Home ATTUALITÀ XX Municipio, nuova sede: pochi numeri tante parole

XX Municipio, nuova sede: pochi numeri tante parole

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xx3.293 mq coperti. Questa la superficie della nuova sede del XX Municipio e questo e’ l’unico dato emerso nella seduta straordinaria di consiglio, ieri appositamente convocata, in quanto l’assenza del Presidente Giacomini ha impedito ai presenti di saperne di piu’. Tutte le domande e le osservazioni sollevate non hanno avuto risposta.
Il dibattito tenutosi ieri, non potendo quindi affrontare le questioni tecniche delle quali neanche i consiglieri della maggioranza parevano essere al corrente, ha preso una piega politica. Dubbi sui criteri di scelta della sede, sul fatto che non sia adeguatamente servita dai mezzi pubblici, che la viabilità non ne agevoli il raggiungimento ma soprattutto sulla poca chiarezza relativa all’operazione immobiliare – che vede coinvolti Comune di Roma e proprietario dell’immobile contestualmente debitore al Comune di svariati milioni di oneri concessori – sono stati sollevati per il gruppo PD da Alessandro Sterpa ,Marco Tolli e Daniele Torquati. “Non per polemica ma e’ per capire” è stata la loro premessa denunciando l’assoluta mancanza di trasparenza su questa operazione gestita negli ultimi 12 mesi in presa diretta ed in prima persona dal presidente Giacomini.

Ed  e’ “in termini politici e non tecnicistici” che ha loro risposto il vice presidente del Municipio, Marco Perina, affermando che nel momento contingente “quella di via Flaminia 872 era la miglior scelta che poteva essere fatta” pur essendo questa una soluzione provvisoria. “La nuova e definitiva sede è stata già messa a bilancio capitolino, tempo 4-5 anni la avremo”. Ed ha concluso rivendicando per la giunta che rappresenta e per il gruppo PdL la bontà “anche in termini di trasparenza” dell’operazione.

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Nei banchi dell’opposizione l’insoddisfazione è stata palese, Sterpa ha sfidato i consiglieri avversi a citare numeri, date, dati e metri quadri, informazioni che sp_a0042.jpgsembrano non essere in possesso di nessuno (tranne il numero 3.293 riferito poi da Federico Targa) mentre Tolli ha denunciato la scarsa trasparenza e le atipiche modalità di comunicazione adottate dal Presidente basate su volantinaggio e manifesti affissi ovunque mentre negli ultimi 12 mesi non una comunicazione è avvenuta nei riguardi del consiglio e delle commissioni consiliari. A tacitare l’usuale bagarre dialettica che fa da sfondo a questi interventi sono state le dichiarazioni pacate ed intellettualmente oneste dell’Assessore al Bilancio, Umberto Sacerdote, che ha preso la parola “con disagio” dovendo condividere tante delle obiezioni sollevate, in primis la mancata condivisione istituzionale del problema. Ma, secondo l’assessore, una soluzione immediata, per quanto provvisoria, era inevitabile: lo stabile di via Poma doveva essere abbandonato perché fatiscente e non a norma.

Al via dunque il trasferimento, pare entro fine maggio, auspicando che le pareti tutte di vetro della nuova sede facciano del XX Municipio una vera casa di vetro.  Perche’ lo auspichiamo? Perche’ ad esempio, sul sito del Municipio, a tutt’oggi il Presidente ancora informa , nella sezione “varie”, di essere alla ricerca di una nuova sede idonea  mentre gia’ da una settimana giornali ed agenzie stampa, manifesti e volantini hanno dato notizia della prossima inaugurazione. A cosa serve avere uno strumento istituzionale per comunicare con i cittadini a costo zero se poi non viene usato? (Red.)

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1 commento

  1. Vorrei sapere se è giusto che il presidente del municipio abbia fatto attaccare centinaia di manifesti, come quello che si vede in questa piccola fotografia, sui muri dei palazzi privati, su quelli pubblici, sotto le arcate dei ponti insomma ovunque tranne che nei posti regolari. Sul manifesto c’è il nome di Giacomini, Antoniozzi e Alemanno. L’ufficio affissioni del Comune avrà il coraggio di multarli per affissione abusiva ? Perchè ricordo di aver letto che in base ad una ultima legge è colpevole tanto l’attacchino, se colto sul fatto, quanto il mandante.
    Tutti i soldi buttati per questi manifesti non potevano essere donati a qualche associazione che sta lavorando in Abruzzo ? Andrebbero multati due volte, prima per le affissioni abusive e poi per spreco di denaro pubblico !!

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