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Salviamo Kenneth Foster

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Agosto è il mese della spensieratezza ma questo non deve far passare in second’ordine un dramma che si consumerà nei prossimi giorni in America.

kennethforster.jpgSalvo contrordine del Governatore del Texas il prossimo 30 Agosto Kenneth Foster, un ragazzo di colore, innocente, condannato a morte e detenuto nel braccio della morte del penitenziario di Huntsville – Texas – verrà “giustiziato”,pur non avendo commesso alcun omicidio, sulla base di un’iniqua legge degli Stati Uniti, la cosiddetta “law of parties” la quale stabilisce che un individuo sia “responsabile di un crimine commesso da altri qualora egli abbia agito con l’intenzione di promuovere o assistere il compimento di tale crimine” e consente alla giuria di condannare una persona a morte quand’anche non abbia commesso alcun delitto.

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Esattamente 11 anni fa, il 14 agosto 1996, Kenneth Foster, 19 anni, studente di college e musicista di talento, era alla guida di un’auto sulla quale viaggiavano altri tre amici, Maurice Brown, Julius Steen e Dewayne Dillard. Mentre transitavano per una strada isolata da una macchina parcheggiata una donna fece loro dei cenni e i quattro si fermarono. Brown, solo lui,  scese dall’auto e senza alcun motivo dopo pochi minuti sparò dei colpi di pistola al compagno della donna, Michael La Hood, studente universitario e figlio di uno degli avvocati bianchi più ricchi e influenti del distretto di San Antonio, uccidendolo sul colpo. Nel processo che seguì Brown ammise la sua colpevolezza ma la pubblica accusa sostenne la tesi che l’omicidio fu la conseguenza di una tentata rapina e questo perchè, stante le leggi americane, la rapina abbinata a un omicidio consentiva di accusare anche Kenneth Foster di omicidio in qualità di complice (nonostante che non fosse mai sceso dall’auto e che il suo unico coinvolgimento fosse stato quello di guidare l’auto sulla quale viaggiava l’assassino).

Brown fu condannato a morte e giustiziato il 19 luglio 2006. Per Kenneth, in un primo momento, venne esclusa la pena capitale in quanto, come sentenziato dal Giudice, “non aveva avuto l’intenzione di commettere il reato” ma tale sentenza venne poi annullata dalla Corte Federale d’Appello che riconobbe Kenneth colpevole sulla base della “law of parties” e lo condannò a morte: la sentenza sarà eseguita il prossimo 30 Agosto.

Possiamo restare indifferenti ? All’ONU da anni diverse nazioni si stanno battendo contro la pena di morte nel mondo ed in questa battaglia l’Italia è in prima fila. Battiamoci anche noi, mettiamo da parte per un momento il piacere del dolce far niente di questi giorni estivi ed attiviamo la nostra coscienza inviando una e-mail al Governatore del Texas, unica autorità USA in grado di sospendere la condanna. Se servirà o no non lo sappiamo, ma ci piace immaginare che migliaia e migliaia di mail provenienti da centinaia di paesi civili possano smuovere la coscienza di un uomo esortandolo ad annullare la pena capitale.

L’indirizzo è : rickperry@rickperry.org ed il testo suggerito è il seguente:

Dear Governor, Excellencies
I am writing to express my deep concern over a ruling that sentenced to death Mr. Kenneth Foster, even though his innocence is unmistakable, as he was not the actual author of the crime, did not help the real executor to carry it out, nor he knew about his purpose to kill someone. Besides, according to the Law of Parties, Mr. Foster’s alleged intent of having conspired to the crime along with his accomplices was never proved. I urge you to intervene on his behalf to prevent this cruel and inhuman punishment from being meted out against him. I implore you to ensure that this cruel and inhuman sentence is not carried out.
Respectfully Yours

In internet ci sono centinaia di siti italiani che si stanno occupando del caso. Fra i tanti ci piace segnalare quello della Comunità di Sant’Egidio da anni civilmente e seriamente impegnata sul fronte dell’abolizione della pena di morte e quello degli amici italiani di Kenneth.

Claudio Cafasso

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