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Campidoglio – Alemanno regalera’ al Papa un terreno all’interno del Parco di Veio

Duca Gioielli
Aggiornamento del 6 marzo ore 19:00. Il portavoce del sindaco Alemanno ha smentito le notizie pubblicate dal Corriere della sera. Leggi qui.

papasindaco.jpgLa notizia gia’ circola negli ambienti ben informati. Lunedi’, in occasione della visita del Papa in Campidoglio, il Sindaco Alemanno gli fara’ dono di un terreno sulla Cassia, all’interno del Parco di Vejo. Un’area di proprieta’ del Comune di Roma che da indiscrezioni parrebbe essere stata individuata in via dell’Inviolatella Borghese, una traversa di via Cassia Nuova a poche centinaia di metri da Corso Francia.

A dare la notizia questa mattina il Corriere della Sera: “per la visita di papa Benedetto XVI in Campidoglio, prevista per lunedì prossimo, il sindaco Gianni Alemanno ha un’idea diversa: donare al Pontefice un terreno sulla Cassia, vicino al Parco di Veio. Un area comunale per un progetto concreto. Lì infatti, dovrebbe nascere una casa d’accoglienza per adolescenti disagiati, aperta anche agli stranieri” cosi’ recita l’articolo gia’ rilanciato da alcune agenzie che specificano che il centro si chiamerà “Benedetto XVI” e che sara’ gestito per conto del Vaticano da Don Giovanni d’Ercole. L’ufficializzazione, se la notizia sara’ confermata, avverra’ lunedi’ mattina in Campidoglio.

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vedute del Parco dell’Inviolatella Borghese
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Mentre fervono i preparativi, Il sindaco Alemanno, non nasconde di provare ‘emozione e paura” in vista della visita di papa Benedetto XVI. Intervistato dalla Radio Vaticana ha detto che il suo saluto al pontefice ruotera’ attorno a tre parole: vita, accoglienza e speranza.

Nel frattempo Francesco Storace, capogruppo de La Destra nell’aula Giulio Cesare, lancia una proposta dalle pagine del suo blog: “ho appreso che i consiglieri presenti alla visita del Papa al Consiglio Comunale si vedranno corrisposto il gettone di presenza, piu’ di cento euro, per il solo fatto di esserci. Ho chiesto al presidente del Consiglio di evitare che si precipiti nel ridicolo e comunque di convocare con immediatezza una nuova riunione dei capigruppo, per decidere che chi partecipa alla seduta deve essere onorato per il solo fatto di esserci. Il gettone di presenza che mi riguarda se lo tengano nelle casse del Campidoglio. Molti cittadini romani pagherebbero per essere presenti ad una cerimonia ad ascoltare il Papa, sarebbe beffardo che ad essere pagati fossero i rappresentanti di quei cittadini” (Red.)

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11 COMMENTI

  1. Ma c’è propio bisogno di regalare i ‘nostri’ terreni ad un altro Stato? Non poteva darne in concessione l’uso ai fini sociali e assistenziali citati? E proprio dentro un’area protetta?
    Mi stupisce Storace. Non lo facevo capace di tanta demagogia. I Consiglieri dovrebbero essere onorati di rappresentare i cittadini in ogni seduta. Vogliamo abolire il gettone di presenza sempre?

  2. Un terreno è come un diamante, è per sempre.
    Ma la sacra romana chiesa ne aveva proprio bisogno ? non sembra difettare a terreni, palazzi, case generalizie e quant’altro. Un dono più simbolico al papa e l’apertura del terreno come parco pubblico sarebbero stati i giusti gesti.
    Civis romanus sum.

  3. A me sembra una follia.

    Regalare un terreno pubblico – cioè nostro – ad uno stato non laico che è unico al mondo anche per avere possedimenti e proprietà in ciascuno degli stati del mondo stesso.

    Gli serviva quel pezzetto di terra ?
    Proprio non sapevamo come utilizzarlo ?

    Non poteva farci un parco pubblico ed attrezzato magari a saldo di quello che verrà smantellato a vigna stelluti per far posto ad un parcheggio?

    Il nostro sindaco sarà pure vicino all’opus dei ma perchè fare il pederasta con il nostro posteriore ?
    Poteva regalargli qualcosa di suo , non di nostro.

    Esistono ad esempio ettari ed ettari di terreno lungo il litorale laziale, appartenenti al s.spirito quindi il vaticano.
    Se proprio dovevano e volevano fare qualcosa perchè non usare i loro ?
    Chi ci garantisce che fra qualche anno non diventi un bed&breakfast o mini appartamenti o alberghi come è già spesso successo in molti edifici di proprietà vaticana ?
    Eliminando scuole ed asili.

    Più che da sindaco a me sembra un gesto da monarca assoluto.

    Prendano pure il gettone e lo diano subito in beneficenza.

    Regalano gli altrui terreni conservando però ben stretta la propria “piotta”.

  4. Per quanto mi riguarda la vicenda è vergognosa.
    Qui non si tratta di essere pro o anti clericali; il punto è diverso.
    All’interno di un municipio dove gli spazi pubblici si contano sulle dita di una mano, dove centinaia di ettari di uno dei più grandi parchi “protetti” (anche se non sembra), sono stati regalati a imprenditori di ogni specie per realizzare enormi e redditizi centri sportivi con rette salatissime, non si riesce a pensare a soluzioni che concilino le necessità di sviluppo, socialità e fruizione pubblica.
    Ora, almeno a quanto ne so (anche se ammetto che è pochissimo), le regalie nei confronti dei privati sono terminate e quindi cominciano quelle nei confronti di uno Stato straniero…… non bastava villa Manzoni agli americani.
    Sono schifato perchè manca una visione dello Stato, sono schifato perchè non si riesce mai a pensare ad un utilizzo pubblico di beni pubblici, sono schifato perchè temo che questo grande centro (che il Vaticano, operando in deroga a molte regole edilizie, costrirà in brevissimo tempo) trasformerà quella zona in un’altra Colle Oppio (come avviene per la Caritas locale).
    Sono schifato perchè questa città continua ad essere svenduta al miglior offerente: ieri era Caltagirone, oggi è il Papa, per me poco cambia (e questa considerazione non ha nulla a che vedere con la religione).
    Solo un’ultima considerazione su Storace; parlare dei gettoni di presenza quando 13 ettari di verde ex-pubblico si sono volatilizzati è a dir poco imbarazzante ed io lo sono fortemente a rappresentare quel gruppo in municipio.

    Andrea Antonini

  5. Consigliere Antonini… chapeau!
    Non tanto, o non solo, perché condivido le cose che ha scritto, ma per il coraggio e l’onestà intellettuale di averle esposte.
    Spero vivamente che all’interno della sua formazione politica non vigano le logiche di sudditanza e ‘controllo’ presenti in molti altri partiti e in generale nella politica. E mi auguro quindi che lei non debba pagare politicamente per la sua autonomia di pensiero.
    Forse non se ne farà nulla dei miei complimenti, ma sappia che, qualche tempo, fa l’ho criticata aspramente per quel suo commento, come dire, sopra le righe fatto in questo blog. E per me questo ha un grande valore.
    Saluti

  6. Ave Romani!
    Ricordatevi che non c’è fumo senza arrosto. Nonostante la smentita, sono in molti a credere che ci sia da parte del sindaco una seria intenzione di regalare al papa un terreno italiano.

    D’altra parte, il sindaco Alemanno non è quello che il 20 settembre del 2008 a Porta Pia ha “onorato” i mercenari papalini tradendo la memoria dei bersaglieri e dei soldati italiani morti nella liberazione di Roma da una delle ultime più becere teocrazie del mondo che costringeva gli ebrei romani a vivere in condizioni pietose nell’ultimo ghetto d’Europa?

    Alemanno dovrebbe smettere di comportarsi come un suddito di uno stato straniero dando l’impressione di tradire la propria Patria e i propri concittadini e dovrebbe chiedere scusa ai discendenti dei soldati italiani morti per la libertà e la Patria. Il tradimento non paga.
    Vale!

  7. E se invece del terreno nel parco dell’inviolatella Alemanno donasse un pezzo del parco dell’insugherata, quello con la discarica dentro ? Sai che risate quando i preti se ne rendono conto della bella sorpresa ?

  8. Perche’ dedicare ad un discusso capo di stato straniero un centro giovanile pagato con i soldi di tutti i contribuenti e invece non dedicarlo ad un illustre italiano come la Montalcini? Questo e’ tradimento della patria. E’ una vera vergogna da parte di alemanno.

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