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XX Municipio – Torquati (PD): e’ il Consiglio Comunale a volere il campo nomadi a Santa Maria di Galeria

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comunicato“Dopo molte assemblee dove tutti gli esponenti della PDL si sono mostrati contrari al campo nomadi, dopo i comunicati stampa del presidente Giacomini, che si dichiara disposto a scendere in piazza, il Consiglio Comunale boccia la mozione contro la localizzazione del campo a S.Maria di Galeria”. Lo dichiara in una nota Daniele Torquati, Consigliere PD al XX Municipio.

“Gli esponenti del PDL e Giacomini dicono una cosa e poi il Consiglio Comunale si pronuncia in maniera totalmente diversa, sostenendo la proposta del XIX Municipio. Allo stato attuale dei fatti esistono solo atti che confermano la scelta di localizzare un campo nomadi a Santa Maria di Galeria. Basta con gli equivoci – afferma Torquati – e’ora che il Sindaco faccia chiarezza sul valzer delle localizzazioni dei campi nomadi, i cittadini hanno il diritto di sapere che cosa succede nel proprio territorio” 

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“Continuo a chiedere l’annullamento della delibera del Municipio XIX e chiedo al Presidente Giacomini di esprimere la propria contrarieta’ alla localizzazione del campo nomadi – conclude Torquati – attraverso un atto di Giunta del XX Municipio, come richiesto nell’ordine del giorno presentato da me che si votera’ nel Consiglio Municipale di domani, Giovedi’ 5 Marzo”.  
Daniele Torquati, Cons. Municipio Roma XX
(tel. 3937951544 http://danieletorquati.blogspot.com/)

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15 COMMENTI

  1. La localizzazione dei campi deve essere decisa e ratificata dal prefetto Giuseppe Pecoraro, commissario per l’emergenza Rom nella regione Lazio sulla base di analisi attente di sostenibilità ambientale e sociale.

    Sarebbe utile un suo parere e intervento sull’ipotesi S. Maria di Galeria.

  2. Caro Torquati,
    vorrei cortesemente chiederle un chiarimento tecnico: quale è la differenza e il peso tra una risoluzione votata all’unanimità dal Consiglio municipale e un atto di Giunta del Municipio?

    Penso sia utile conoscerla perchè si rischia di creare confusione nei cittadini.
    Mi spiego.

    Nel comunicato qui sopra lei conclude:
    “Chiedo al Presidente Giacomini di esprimere la propria contrarieta’ alla localizzazione del campo nomadi attraverso un atto di Giunta del XX Municipio, come richiesto nell’ordine del giorno presentato da me che si votera’ nel Consiglio Municipale di domani, Giovedi’ 5 Marzo”.

    Ma il Consiglio del XX Muncipio già il 30 gennaio 2009 con la risoluzione n.10, approvata all’unanimità da tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione presenti compreso lei, aveva espresso

    “la totale contrarietà riguardo alle scelte fatte dalla giunta del Municipio Roma XIX nella fattispecie di indicare come area idonea per lo spostamento di un campo nomadi a Santa Maria di Galeria”

    e aveva stabilito di

    “impegnare il Presidente del Municipio Roma XX presso il Sindaco di Roma, Il Prefetto Pecoraro, il Presidente del Municipio Roma XIX e quanti di competenza per impedire la localizzazione di capi nomadi in prossimità dei confini del Municipio Roma XX.

    Il XX Municpio, quindi, già si è espresso contro la localizzazione dle campo rom a Santa Maria di Galeria e ha impegnato in tal senso anche il presidente Giacomini.
    Tuttavia lei nel suo comunicato chiede la presidente dle XX Muncipio di esprimere la propria contrarietà al campo rom attraverso un atto della giunta del XX Municipio che vada nella stessa direzione.
    Potrebbe cortesemente spiegare ai cittadini il motivo, la differenza con l’atto votato all’unanimità dal Consiglio del XX Muncipio altrimenti a chi non è avvezzo delle dinamcihe politiche, come la maggioranza dei cittadini, sembra una ripetizione difficilmente comprensibile. Ci si domenda: perchè chiedere un atto di giunta che ribadisce quanto già stabilito da tutti i consiglieri del Muncipio?
    Rischia di apparire come un cavillo formale di cui non si comprende la ragione.
    Un atto di Giunta ha più valore e quindi maggiore possibilità di far sentire le ragioni presso il prefetto, il sindaco e il presidente dle XIX municipio di un atto del consiglio?
    Eppure il consiglio, eletto tra l’altro con le preferenze dai cittadini, non dovrebbe avere una leggittimità e un potere di rappresentanza maggiore rispetto alla giunta?

    Le pongo questa questione perchè questa può anche essere l’occasione per far comprendere ai cittadini i meccanismi interni all’amministrazione della cosa pubblica e quindi per contribuire a formare/informare cittadini sempre più consapevoli e impegnati.

    La ringrazio per la gentile attenzione e per la disponibilità.

    Saluti

    Angela

  3. Credo che su questa vicenda dei nomadi si stia facendo una grande confusione sulle competenze. Come diceva bene qualcuno non è stato e non sarà il Consiglio Comunale di Roma ha decidere le nuove localizzazioni. Questo compito spetta al Commissario Straordinario del Governo per l’emergenza nomadi che è il Prefetto di Roma. Il Comune di Roma si è impegnato per quanto di proprio competenza a redigere il nuovo regolamento dei campi che verranno gestiti con un sistema molto diverso dal passato. In sintesi: numero chiuso per ogni campo, tessera identificativa per tutti gli appartenenti al campo, videosorveglianza, presidio fisso all’ingresso dei campi, tassa di stazionamento di 70 euro per il pagamento delle utenze. Inoltre per poter sostare nel campo vi è l’obbligo di mandare i bambini a scuola e non a fare accattonaggio o peggio ancora a rubare, essere in regola con la legge, ovviamente chi delinque va via dal campo. Verranno regolarizzati con questo sistema soli i campi attualmente autorizzati e i nuovi che indicherà il Prefetto, per il resto contrasto totale ad ogni forma di insediamento abusivo.
    Rispetto al passato è un cambiamento a 360° nella gestione dei campi Rom, si possono comprendere le tante preouccupazioni dei cittadini, ma quelle di alcuni esponenti del PD no. Se oggi ereditiamo questa situazione lo dobbiamo a chi ha permesso che Roma divenisse la terra di nessuno dove tutto era permesso e dove i campi nomadi abusivi sono sorti come funghi.
    Federico

  4. anch’io credo che su questa vicenda dei nomadi si stia facendo non una grande confusione sulle competenze ma un gran polverone solo per tenere lontana la figura del sindaco dalle decisioni che saranno prese. Mio caro Federico, fomalmente hai ragione, questa decisione spetterà al Commissario Straordinario del Governo per l’emergenza nomadi che è il Prefetto di Roma. Ma tu ce lo vedi il Prefetto che prende questa decisione in totale autonomia senza coinvolgere il Sindaco ? Ma dai, non nascondiamoci dietro il dito delle formalità, guardiamo alla sostanza ! Ma ti pare credibile che un Prefetto dialoghi con i 19 presidenti di municipio mentre il comune se ne sta alla finestra dicendo non sono fatti miei ? Devo ricordarti che questo Prefetto lo ha voluto Alemanno dopo aver fatto allontanare il precedente dal governo perchè sul censimento dei nomadi la pensava in modo diverso da lui ?
    Allora se volete fare i formalisti accomodatevi pure, ma non pensiate che gli altri sono tutti con l’anello al naso.

  5. Cara Angela, spiegherò a lei e ai cittadini, non la differenza tra risoluzione e atto di giunta, ma tra i poteri del consiglio e i poteri della giunta. Il Consiglio è un organo legislativo che promuove delle proposte, mentre la giunta è un organo esecutivo ciò vuol dire che deve far eseguire quello che il consiglio promuove.
    E in questa direzione che il mio ordine del giorno chiede al Presidente Giacomini di adottare un atto esecutivo del XX Municipio, mi sembra una differenza sostanziale.
    A maggior ragione quando gli atti tutt’ora votati sono tre.
    L’atto di giunta del XIX, la proposta di risoluzione, che senza un impegno del Presidente non vale nulla e la mozione respinta in Consiglio Comunale, nella quale il centrodestra si è mostrato favorevole alla localizzazione proposta dal XIX Municipio.
    Il Presidente Giacomini piu volte sui giornali si è mostrato contrario alla proposta, ma non c’è un atto che sancisce questo, e io, da consigliere del XX Municipio esigo che le parole vadano di pari passo con gli atti.
    Penso che questo sia sufficiente a spiegare le sue obiezioni.
    Per quanto riguarda invece il commento di Federico, mi viene da dire cosi in prima battuta, che prima, il “problema” nomadi era solo ed esclusivamente legato al pessimo operato del Sindaco invece adesso sembra che da quando c’è Alemanno ci sia solo la figura del Prefetto. Non è cosi. Anche se il Prefetto ha una delega speciale il Comune di Roma è a tutti gli effetti il principale attore di questo film. Nascondersi dietro le deleghe è un giochetto che i cittadini sanno e scopriranno al più presto. Infine quando sento che il cambiamento è di “360 gradi” mi viene da sorridere… è di trecentosessanta gradi solo perchè nessun amministratore serio penserebbe mai di mettere nel proprio programma un punto che dice: “Spostamento dei campi nomadi fuori dal Grande Raccordo Anulare”, una scelta che sa di emarginazione più totale, sia nei confronti dei nomadi che dei quartieri che soffrono endemicamente della mancanza di servizi. Questo è un vero cambiamento. Un altro è che per 5600 persone, questo è il numero dei nomadi nel Comune di Roma, verranno spesi 23 milioni di euro, somma mai esistita in un annulità nel bilancio capitolino, mi sembrano un po’ tanti. Voi che dite?
    Invece per quanto riguarda le utenze e il regolamento, che vengono presentate come innovazioni, vi comunico che sono tutte cose che esistono ed esistevano, ad esempio nel campo di Salone e altri. Forse era meglio con quei 23 milioni, ripeto somma mai esistita negli anni precedenti, incentivare e proseguire quello che era stato cominciato. Ma forse questo non avrebbe l’impatto con l’opinione pubblica che il Sindaco di Roma vuole avere su questa questione. Le promesse elettorali, o meglio gli slogan elettorali, si pagano, e quelli a pagare sono i cittadini.

    Daniele Torquati
    Cons. Municipio Roma XX -Gruppo PD-
    danieletorqauti@virgilio.it
    http://danieletorquati.blogspot.com

  6. Caro Troquati,
    grazie per la sua spiegazione alla mia richiesta di chiarimento (mai parlato di obiezione) sulle logiche e le regole dell’amministrazione locale.
    Vista la sua cortese disponibilità, mi permetto di approfittarne ancora una volta. Per capire bene.Anzi, per verificare se ho compreso bene.

    1)Il XX Municipio ha fatto una risoluzione.
    Però lei la chiama “proposta di rosoluzione”. Perchè è una proposta se nel documento si legge che “il Consilgio del XX Muncipio risolve che..” ? Anche nel sito del municipio alla voce Atti del Consiglio si accede alla sezione Risoluzioni e non proposte di risoluzione: è un errore o una mancanza di trasparenza dell’amministrazione?

    2)Il Consiglio del XX Municipio ha votato all’unanimità una risoluzione che -si legge- “impegna il Presidente”. Ma dalla sua spiegazione mi sembra di capire che questo impegno senza un atto di giunta non vale niente. Allora che impegno è? O meglio, che senso e utilità ha votare una risoluzione, qualsiasi essa sia, se poi senza un atto di giunta è aria fritta? Praticamente in questo modo anche una risoluzione che chiede un atto di giunta che impegna il presidente non vale di fatto niente.

    3) Lei spiega che “il Consiglio è un organo legislativo che promuove delle proposte, mentre la giunta è un organo esecutivo” che “deve far eseguire quello che il consiglio promuove”. Allora, il Consiglio con i propri atti impegna e orienta l’azione della giunta. Oppure nonostante gli atti del Consiglio (Consiglio eletto con tanto di preferenza nominale dai cittadini, quindi da questo punto di vista più rappresentativo della giunta), la giunta può non eseguire mai quanto stabilito dal Consiglio? Vale a dire che il COnsiglio è nella pratica un organismo esautorato di ogni potere e che a governare a livello locale è solo la giunta, libera di decidere senza consultare o tenere i nconsiderazione le decisoni del Consiglio.

    Come avrà notato la mia è una richiesta di spiegazione che parte da un episodio concreto solo per porre una questione più generale e “ordinaria”.

    Sul caso specifico invece volevo chederle come è andato il consiglio in cui si doveva votare la sua proposta?

    Grazie ancora.

    Angela

  7. Roma, 7 marzo 2009

    Al Sindaco di Roma
    Al Presidente del Consiglio e ai Consiglieri del Comune di Roma
    Al Presidente del Consiglio e ai Consiglieri del XX Municipio del Comune di Roma
    Al Presidente del Consiglio e ai Consiglieri del XIX Municipio del Comune di Roma

    Alla Redazione di Vignaclarablog.it
    Alla Redazione di Vejo.it

    Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord dichiara di essere assolutamente contrario all’installazione di un campo nomadi nel territorio di Roma Nord ed in particolare nell’area individuata fra Osteria Nuova e Santa Maria di Galeria.

    Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord è altresì assolutamente contrario all’installazione del megadeposito di autodemolitori previsto nell’area compresa fra Cesano e Osteria Nuova.

    Ricordiamo che il territorio di Roma Nord costituito dalle zone di Santa Maria di Galeria, Cesano, Osteria Nuova, Olgiata, La Storta, Isola Farnese, è soggetto da molti anni a degrado ambientale determinato dall’impianto nucleare dell’ENEA della Casaccia, dal deposito di scorie nucleare gestito dalla Nucleco posto nel medesimo sito dell’ENEA, dalle immissioni elettromagnetiche a radiofrequenza della centro trasmissioni radiofoniche intercontinentali della Radio Vaticana di Santa Maria di Galeria (via Braccianese) e del centro trasmissioni della Marina Militare di Santa Rosa (via della Storta).

    Ricordiamo che attualmente al Tribunale di Roma sono in corso due procedimenti penali nei confronti di alcuni responsabili dei due impianti:

    1. procedimento penale giudiziario di 2° grado per getto pericoloso di cose (ex art. 654 c. p.) nei confronti di due responsabili della Radio Vaticana, già condannati in 1° grado a 10 giorni di reclusione, con sospensione della pena, ed al pagamento dei danni e delle spese processuali.

    2. procedimento indiziario per omicidio plurimo colposo e lesioni plurime colpose contro alcuni responsabili della Radio Vaticana e del centro trasmissioni della Marina Militare, che si sta esplicando attraverso incidente probatorio tramite indagine epidemiologica volta a accertare, entro 6 km. di distanza dai due centri trasmittenti, il nesso fra:

    -immissioni elettromagnetiche a radiofrequenza

    e

    – mortalità per patologie a carico del sistema emolinfopoietico (leucemie, linfomi e mielomi) negli adulti (individui di età superiore a 14 anni);

    – incidenza delle medesime patologie nei bambini (individui di età fra 0 e 14 anni) .

    Coordinamento dei Comitati di Roma Nord.

  8. @ Angela: su questo blog centinaia di post denunciano decine e decine di risoluzioni approvate dal consiglio e non realizzate dalla giunta – vale per le precedenti giunte ma anche per l’attuale – e tu stai ancora a porre di questi quesiti ?
    @ Torquati: si proponga per delle ripetizioni private, gliele pago io.
    Ed ora vogliamo parlare di Santa Maria di Galeria ?

  9. Sono molto d’accordo con Vittorio, al quale va il merito di ricordare anche le ragioni “dell’espulsione” dell’ex prefetto Mosca. Anche dopo la firma del patto Roma sicura, quando il Ministro era Giuliano Amato, era il Prefetto a rappresentare su un terreno istituzionale le scelte di governo sui temi della sicurezza e dei campi. Sappiamo però che i 4 villaggi della solidarietà sarebbero nati attraverso uno studio da parte di una commissione tecnica e sotto la regia del gabinetto del sindaco.

    Personalmente mi sono schierato contro quell’impostazione prendendo posizione contro la giunta Veltroni anche in iniziative pubbliche. Questo lo dico per non essere, in questo mio giudizio, considerato di parte. Ricordo però che per AN i 4 villaggi erano diventati 40!!! in molti quartieri, addirittura al parco papacci, iniziarono a terrorizzare i cittadini sostenendo che lì sarebbe arrivato un campo da 1500 persone.

    saltò tutto e ora alemanno cerca di fare lo stesso. Bene. Le 20.000 espulsioni non ci sono state, servivano solo come argomento di campagna elettorale. Intendiamoci, noi non stiamo facendo le barricate quartiere per quartiere. Conosciamo la complessità del problema e l’esigenza di mettere al centro cultura di governo e responsabilità. Spero che il sindaco alemanno un giorno ci ringrazi per non esserci comportati come ha fatto lui o i suoi uomini.

    Venendo poi alle questioni credo che la battaglia dei cittadini di osteria nuova e del consigliere torquati sia corretta e giusta. un piccolo nucleo senza servizi non può sostenere un impatto di questo tipo. quale integrazione se mancano le scuole?? ma avete presente di cosa stiamo parlando? un gruppo di case di edilizia ex abusiva a confine del comune di anguillara dove ancora non è chiusa la partita delle opere di urbanizzazione primaria. Non ci sono opportunità di lavoro, i collegamenti sono complicati e mancano servizi essenziali. Ma secondo voi questo sito è idoneo???

    a me pare che l’unico criterio che venga utilizzato è quello elettorale. Facciamo incazzare un piccolo nucleo anzichè un grande quartiere. Noi non siamo e non saremo d’accordo.

    sugli organi istituzionali serve fare una precisazione. il consiglio non ha funzioni legislative per il semplice fatto che non produce norme in un quadro certo che è quello delle leggi in vigore. Ne fa leggi. questa competenza spetta alle regioni e al parlamento. i consigli municipali sono i luoghi degli indirizzi e delle decisioni in merito alle competenze affidate. La giunta è l’organo che mette in essere tali decisioni e realizza il programma di governo.

    E’ vero che l’esecutivo si dimostra sordo rispetto agli atti di consiglio. Questo accade da tempo e tale situazione può essere modificata solo e soltanto se il consiglio, in modo compatto, inizia a farsi rispettare. ha gli strumenti. Mi dispiace però segnalare che questo non potrà mai avvenire se noi continueremo ad avere nei consigli non consiglieri ma “dipendenti” del presidente e dei vari assessori.

    Marco TOLLI
    Partito Democratico

  10. Non si possono condividere le parole di Torquati.
    Lui voleva far votare una risoluzione (atto di indirizzo politico) che chiedeva al Presidente e alla Giunta di fare un atto che era sostanzialmente più debole.
    Tutto questo perché doveva passare il teorema ribadito da Tolli:
    “l’esecutivo si dimostra sordo rispetto agli atti di consiglio. Questo accade da tempo e tale situazione può essere modificata solo e soltanto se il consiglio, in modo compatto, inizia a farsi rispettare. ha gli strumenti. Mi dispiace però segnalare che questo non potrà mai avvenire se noi continueremo ad avere nei consigli non consiglieri ma “dipendenti” del presidente e dei vari assessori.”
    Il fatto è che questa rappresentazione non è veritiera e noi (quantomeno io certamente…) non siamo dipendenti del Presidente e dei vari assessori.
    Anche se però nessuno è riuscito a spiegare il fatto che l’unica opposizione nel XX Municipio, ad oggi, sia stata fatta sulla “Cultura” e sui metodi di gestione dei relativi bandi e sulla legittimità dell’Assessore relativo.
    Questo fatto potrebbe maliziosamente lasciar pensare a qualcuno un’altra lettura, secondo cui altri potrebbero essere i dipendenti…

    Tornando a S.Maria di Galeria.
    Quando Torquati dice: ““Spostamento dei campi nomadi fuori dal Grande Raccordo Anulare”, una scelta che sa di emarginazione più totale, sia nei confronti dei nomadi che dei quartieri che soffrono endemicamente della mancanza di servizi.”, ma lui è mai stato in Romania? In Moldavia, in Serbia, in Bulgaria, in Bosnia… In quali città ha visto i campi nomadi dentro il centro urbano?
    E poi:
    “Invece per quanto riguarda le utenze e il regolamento, che vengono presentate come innovazioni, vi comunico che sono tutte cose che esistono ed esistevano, ad esempio nel campo di Salone e altri.”
    Ma come si fa a dire questo? Ma chi ci crede? Regolamento nel campo nomadi? Ma se negli ultimi anni nemmeno la polizia se la sentiva ad entrare senza una scorta militare? Allora ricordiamo che esiste una differenza enorme tra scrivere le norme e farne rispettare l’applicazione…
    In quest’ultimo campo il Partito Democratico non può dare lezioni a nessuno…

    G.Mori
    Cons. XX Municipio – PDL

  11. Grazie Consiglieri… ma il dibattito era acceso già e comunque si era riuscito a parlare, in questi giorni di commenti e di comunicati, in maniera più serena, senza entrare nel gioco troppo spesso perpetuato dai politici italiani, del “è colpa mia è colpa tua” senza mai entrare nel merito della questione. Nonostante questo mi ritengo ovviamente d’accordo con il mio compagno di partito Tolli in tutte le considerazioni precisando che il termine legislativo ovviamente era inteso in senso lato ovvero seguendo la divisione dei tre poteri: Legislativo, Esecutivo e Giudiziario. E in queto senso che la mia affermazione riguardo il Consglio Municipale, come organo legislativo, va interpretato. Ovviamente chi promuove leggi lo sanno tutti che è la Regione Lazio secondo la riforma del Titolo V della Costituzione sancito dall’art. 117 e ovviamente il Parlamento Italiano. Nessuno voleva confondere l’essere “Legislativo della Regione o dello Stato Italiano con il Consiglio del Municipio Roma XX.
    Per quanto riguarda il Cons. Mori e la Sig.ra Angela, c’è da specificare una cosa io non ho protocollato una Proposta di Risoluzione, ma un Ordine del Giorno. La differenza dovrebbe ed è sostanziale. Nella Proposta di Risoluzione si impegna qualcuno, mentre nell’ordine del giorno si chiede.
    Quindi veniamo al dunque: il Consiglio del XX Municipio ha già votato una Risoluzione che risolveva di impegnare il Presidente e nella quale si è espressa l’opinione del Consiglio di non accettare l’ipotesi del Campo Nomadi a S. Maria di Galeria.
    Invece il mio rodine del Giorno chiede al Presidente Giacomini di far pronunciare la Giunta, ovvero chiede un atto che sancisca la contrarietà di quest’ultima alla localizzazione del campo. Cons. Mori non si tratta di forza che hanno gli atti, ma si tratta di pretendere che la Giunta del XX Municipio voti un atto per specificare la propria contrarietà al campo oltre che sui giornali. Non volgio e non dobbiamo cadere nell’errore di dire questo atto è più forte o questo è più debole, è semplicemente giusto che la Giunta e il Presidente si pronuncino con la votazione di un atto, come d’altronde lo ha fatto il Consiglio, in quanto sono e rimarrano due organi diversi uno “legislativo” e l’altro esecutivo. L’amministrazione oltre che essere fatta di comunicati stampa è fatta anche e soprattutto di atti che sanciscono la volontà politica di un organo. Il mio parere rimane inalterato il Consiglio si è pronunciato la Giunta e il Presidente, no. Ed ora che lo faccia.
    Per quanto riguarda invece tutte le obiezioni del Cons. Mori sui campi nomadi mi sembra quasi una prosecuzione della campagne elettorale, cerchiamo di non continuare di questo passo. L’immagine di alcuni campi nopmadi nei quali non si può entrare è qualcosa di veramente agghiacciante. Quello che dice lei COns. Mori non è vero! Tanto è che, adm esempio, nella passata consiliatura l’Assessore Clarke è stato il promotore di ben due sopralluoghi al campo di Via del Baiardo. Finiamola di dare questa immagine di Roma come in preda agli Unni. Finiamola per davvero.
    Infine Cons. Mori fuori dal GRA è cosa ben diversa da fuori dai centri abitati, dietro le parole “fuori dal GRA” c’è una volontà politica quasi persecutoria nei confronti non della periferia ma dell’estrema periferia a ridosso dei Comuni di Provincia, molto spesso governati dal centrosinistra. Ma poi che esempi sono Bulgaria, Moldavia, Serbia… non mi sembra che siano proprio da prendere come esempio visto che la maggior parte dei nomadi romani sono serbi, bulgari e bosniaci. Forse questi paesi non sono proprio gli esempi adatti se i nomadi dei suddetti paesi sono in Italia. Cons. Mori prenda ad esempio la Spagna, paese nel quale, per storia e per cultura, risiedono quattro volte il numero dei nomadi che ci sono in Italia.
    Spero di essere stato esauriente e nello stesso tempo non noiso.
    A Presto

    Daniele Torquati
    Cons. Municipio Roma XX -Gruppo PD-
    danieletorqauti@virgilio.it
    http://danieletorquati.blogspot.com

  12. Una domanda a Mori e Torquati: dopo che avete detto tuto qello che non fareste vorrrei sapere invece voi cosa fareste. Mettiamo il caso che possiate decidere voi, solo voi, una per volta s’intende e mettiamo il caso che domani dobbiate azzerare il campo nomadi di via del Baiardo e trasferirlo da un’altra parte sempre nel territorio di competenza del municipio 20. Mori, dove lo metterebbe ? e lei Torquati, dove?
    Senza se e senza ma per favore: ditemi località e motivi della scelta. Grazie.
    Maurilia

  13. capisco tutto e tutti ma ci dicano allora i signori del centro sinistra dove li mettiamo questi campi nomadi e come li vogliamo realizzare e organizzare?
    quello che ci hanno lasciato veltroni e rutelli lo hanno visto tutti 120 campi tra abusivi e regolari. oltre 20000 nomadi salvo poi scoprire che i campi autorizzati erano solo 7 arrivando a 22 con quelli riconosciuti. tutti gli altri sono spuntati come i funghi e sono rimasti li per anni e anni. quanto alle cifre non saranno sicuramente quelle si parla di 8 milioni di euro per attrezzare i nuovi campi e ci saranno degli interventi dell’Unione Europea che ha dei fondi specifici per questo.
    Non so da dove abbia preso informazioni il cons. torquati per dire 23 mln. basta pensare che veltroni in un solo anno ne spese ben 27 ma per avere cosa? baraccopoli e favelas. se domani verranno spesi dei soldi sarà per avere campi attrezzati e soprattutto controllati, con regole e tassa di stazionamento. sarò forse ottuso io ma ci vedo una bella differenza tra oggi e il passato.

  14. E gli ultimi 15 anni di governo nazionale (12 dei quali di centro destra) a cosa hanno portato ? Un caos nelle politiche di immigrazione (aumento dei clandestini) e onde xenofobe e razziste che non riesce a controllare (vedi cambio di tono da parte dell’on, Fini).

    Federico non spari numero a caso per favore. Dove ha letto di 20 mila nomadi (sic) 120 campi (sic) abusivi. La campagna elettorale e la semina di paura ha già dato i risultati che la destra aspettava. Vincere le elezioni. Ora chi è al governo ha la responsabilità di trovare le soluzioni, non dando le colpe sempre al passato. Il comune ha deciso di fare i campi, si assuma la responsabilità di trovare i posti che ritiene più adeguati e gestire le conseguenze di consenso con l’elettorato e i cittadini.

    Ai posteri poi le ardue valutazioni dell’effetto che fa.

  15. Io so solo che questa situazione sta diventando insostenibile e non vedo – neanche lontanamente – la possibilità di una risoluzione definitiva del problema.
    Non vedo la presenza e l’efficacia delle istituzioni che per prime – anche a fronte di una vittoria alle elezioni comunali – hanno proclamato la necessità di intervenire a favore della difesa di un bene primario: la sicurezza.
    Parlo come cittadina, ma soprattutto come donna che deve tornare a casa tutte le sere in un quartiere che, se fino a pochi anni fa, era considerato tra i più belli e prestigiosi della città, ora sta diventando un coacervo di gente pericolosa e male intenzionata, annidata ovunque e senza scrupoli. Mi chiedo solo che seguito abbiano avuto quei proclami, dove sono coloro che, cavalcando l’onda di un disagio generalmente avvertito, ci avevano promesso una maggiore tranquillità, quali azioni concrete, dai risultati effettivi e palpabili sono state messe in atto.
    Finora ho assistito solo a grandi chiacchere, rimpalli di responsabilità tra uffici, ma purtroppo nessuna percezione di miglioramento.

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