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XX Municipio – Mori (PDL): Tor di Quinto, nel luogo della tragedia migliora la sicurezza

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comunicati-stampa.jpgMori – (PDL): “Grazie all’intervento del sindaco Alemanno, sono state realizzate, all’interno di un più ampio progetto che coinvolge tutta la capitale, due colonnine di sicurezza “SOS” nella via dove è avvenuto l’omicidio della signora Giovanna Reggiani”

“Si tratta di una realizzazione “ATAC” che però non riesce ancora a trovare una sua piena funzionalità a causa del gravissimo ritardo che coinvolge i lavori, di competenza regionale, finalizzati alla ristrutturazione della stazione ferroviaria di Tor di Quinto. Mentre l’amministrazione comunale va avanti speditamente in materia di sicurezza, la solita incapacità realizzativa della Regione di Marrazzo rischia di vanificare tutto ”
Lo ha documentato e comunicato, in una nota odierna, il vice-capogruppo del Pdl in XX Municipio, Giorgio Mori.
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5 COMMENTI

  1. al collega Mori vorrei fare una domanda:

    ma se la stazione è chiusa per lavori come fa ad essere poco sicura?

    le colonnine SOS, previste e finanziate dalla precendente amministrazione, collegate con la sala operativa di Atac (protocollo d’intesa Prefettura Comune Atac di un anno fa) saranno in funzione con la riapertura della stazione. L’unica cosa che avete fatto con testardaggine è mettere anche lì i militari. Forse a controllare i lavori? O, forse a sperimentare le colonnine?

    Ve lo chiederanno i romani: iniziate a governare, la campagna elettorale è finita.

    sperando di fare cosa gradita invio inoltre alcuni dati sui lavori in corso.

    Nell’ambito dell’appalto in corso per l’ammodernamento e il potenziamento della tratta urbana della ferrovia Roma – Viterbo, che prevede interventi per un importo complessivo netto di 39.280.647,56 oltre IVA, è prevista la ricostruzione della stazione di Tor di Quinto con le seguenti principali caratteristiche:

    – banchine lunghe 100 m con piano di calpestio ad un’altezza di 1,15 m dal piano del ferro per consentire l’incarrozzamento a raso dei passeggeri e l’accessibilità ai treni anche da parte dei disabili;
    – fabbricato viaggiatori con atrio, biglietteria, locali tecnici e servizi igienici per il pubblico e per il personale;
    – passerella pedonale per l’attraversamento dei binari dotata di ascensori per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

    I lavori relativi alla stazione di Tor di Quinto hanno avuto efficace inizio nel mese di novembre 2007 e avrebbero dovuto essere ultimati entro il mese di Luglio 2008.

    Per l’esecuzione di indagini archeologiche richieste dalla Soprintendenza di Roma i lavori sono stati sospesi per circa 4 mesi.

    I notevoli e profondi scavi richiesti da tali indagini hanno comportato la necessità di una modifica sostanziale delle fondazioni del fabbricato viaggiatori che si è dovuto trasformare da dirette a profonde con conseguenti tempi di riprogettazione esecutiva di circa 2 mesi.

    In definitiva tali attività hanno provocato un ritardo di circa 6 mesi del termine previsto per l’ultimazione dei lavori nella stazione di Tor di Quinto, che rimane attualmente fissato per la fine del mese di Gennaio 2009.

    Si precisa che l’intervento in questione non comprende la sistemazione delle aree esterne alla stazione quali la strada di accesso e il parcheggio, peraltro di proprietà privata, che dovrebbero essere realizzati dal Comune di Roma.

    Nell’ambito dei recenti interventi promossi dal Comune di Roma (precedente amministrazione) per il miglioramento della sicurezza in alcune zone particolarmente critiche di recente, lungo la suddetta strada di accesso alla stazione, è stato installato un impianto di illuminazione pubblica ed è in corso di installazione un sistema di videosorveglianza.

    La fonte è l’assessorato ai trasporti della regione Lazio.

    Marco TOLLI

  2. Gent.mo Cons. Tolli,
    Lei sa quanto io apprezzi la Sua serietà e questa è l’unica ragione che mi porta a rompere il silenzio-web che ci siamo imposti.
    Potrebbe infatti sembrare che le Sue parole, peraltro circostanziate, non meritino una esauriente e degna risposta.
    Non è così!
    Sin dai tempi biblici dell’Ospedale S.Andrea, i cittadini romani vi chiedono di finanziare le opere, ma sopratutto di portarle a termine. (e non di tagliare i nastri solo in campagna elettorale o veicolare lavori pubblici in chiave di promesse di lavoro o appalti…)
    E’ una questione di credibilità della politica…
    Ecco perchè allora salutiamo con favore l’introduzione di questi semplici mezzi che non salveranno la vita di chi è oggetto di un’aggressione premeditata, ma danno un segnale che lo stato è presente.
    Nessuno nega che se un uomo forte e violento, magari sotto effetto di alterazione psichica, impedirà l’arrivo di una donna, magari indifesa e stanca, alla colonnina per chiedere aiuto, ma quell’uomo sa che lo Stato non considera questi fatti come invece li ha definiti il padre del nomade che ha travolto 13 persone alla fermata del bus alcuni giorni fa: “fatti che possono accadere a chiunque…”
    No. Sono fatti straordinari. Sono reati. Sono eventi a cui non ci si può e non ci si deve abituare!
    Sono fatti che segnalano l’emergenza!
    Allora io e Lei siamo certamente in sintonia quando pensiamo che quella strada doveva essere illuminata e dotata di strutture di emergenza e videosorveglianza.
    Forse divergiamo sul pensare che “servisse un omicidio per realizzare tali opere…”.
    Io credo che non sia demogogia dire che “poteva essere evitata”, anche se, come anticipato, ritengo di non poterlo dire con certezza.
    Ma Lei può dire che “sia stato fatto tutto per evitare la tragedia?” – Lo può dire in tutta sincerità?

    Sui militari, so che non le sarà facile darsi pace, ma li abbiamo messi e il Governo li confermerà per un periodo di altri sei mesi (peraltro il Cons. Scipione (PDL) ha presentato anche una proposta di risoluzione in tal senso, da noi compattamente approvata.
    Come per l’ordinanza antiprostituzione (efficace…) non si intende risolvere strutturalmente un problema, ma semplicemente dare un segnale di sicurezza che i cittadini, anche se Voi negate strenuamente, apprezzano in modo sensibile.
    La prima fase è ridare fiducia ai cittadini e questo anche per impedire loro di armarsi contro un nemico invisibile.
    L’amministrazione fornisce dunque un segnale nuovo di credibilità, sconosciuto negli anni precedenti…
    Io tengo a precisare che, personalmente però, non sono e non sarò mai favorevole ad una proroga a tempo indeterminato di questo provvedimento, perchè fondato da pure condizioni di necessità ed urgenza.
    A Tor di Quinto possono avere un’efficacia relativa, lo ammetto, ma simbolica si…. Ogni cittadino che fa la rotatoria per entrare e uscire da Fleming ricorda quello che è successo e sa che lo Stato ora è presente.
    Per completezza mi piace riferire che, da colloquio con i militari, mi hanno riferito che la squadra quotidianamente si divide e una parte (due su quattro) si spostano a Via Vitorchiano, per coprire la stazione di Due Ponti.
    A tutto ciò deve seguire per il buon andamento di una P.A., con tutta evidenza, una fase due, di celere conclusione dei lavori progettati e una fase tre di manutenzione e messa in sicurezza delle opere concluse.

    Quando Lei afferma “I NOTEVOLI E PROFONDI SCAVI RICHIESTI DA TALI INDAGINI HANNO COMPORTATO LA NECESSITÀ DI UNA MODIFICA SOSTANZIALE DELLE FONDAZIONI DEL FABBRICATO VIAGGIATORI CHE SI È DOVUTO TRASFORMARE DA DIRETTE A PROFONDE CON CONSEGUENTI TEMPI DI RIPROGETTAZIONE ESECUTIVA DI CIRCA 2 MESI.”, ebbene qui lei si rende conto certamente di segnare un brutto autogol…
    C’è forse un cittadino romano che avrebbe potuto non prevedere indagini archeologiche in tale sito?
    Ebbene io credo di no!
    Riprogettazione… modifiche… ritardo …. mi ricorda tanto la squallida vicenda del sottopassino di Castel S.Angelo…
    I tecnici non avevano preventivato la presenza di elementi archeologici a pochi passi dal Mausoleo di Adriano… Non si può sentire…
    Questo è dilettantismo dell’amministrazione!
    Io spero di tutto cuore che Gennaio 2009 sia la data reale di conclusione dei lavori, ma ho una brutta sensazione…
    Forse le elezioni che si avvicinano potrebbero favorire un’accelerazione, ma ho molte perplessità.

    Infine un po’ di elementi tecnici anche da parte nostra:
    Fonte sito assessorato mobilità della Regione Lazio:
    In tutte le stazioni la lunghezza delle banchine sarà portata a 100 m contro i 40 m circa della situazione attuale.
    Le stazioni di Tor di Quinto e Prima Porta saranno oggetto di interventi sostanziali quali:
    Nella stazione di Tor di Quinto riguardano la realizzazione di un nuovo fabbricato viaggiatori e un parcheggio di scambio di circa 200 posti auto e area per il parcheggio e scambio di autobus Cotral e ATAC.

    Ma Le ricordo pure, come già osservato in comunicato stampa dall’Assessore ai lavori pubblici del XX municipio Marco Daniele Clarke, in data 28 settembre 2008:
    “in data 20 febbraio 2008, con nota prot. 031701/02/2E/00 , l’Assessore alla Mobilità della Regione Lazio affermava tra l’altro: (…) “in particolare, per quanto riguarda la Stazione di Tor di Quinto, i lavori sono già iniziati e termineranno presumibilmente il 30/06/2008. Inoltre, per quanto concerne il miglioramento dell’accessibilità alla Stazione di Tor di Quinto, l’Assessorato alla Mobilità della Regione Lazio ha già manifestato la propria disponibilità alla realizzazione di un parcheggio antistante la Stazione stessa. “

    Io non so se Lei intenderebbe fare il parcheggio adesso (chiunque alla fine ne abbia la competenza), ma spero certamente che non ipotizzi di realizzare la strada di accesso adesso, mentre passano i TIR e le betoniere, prima che il resto della stazione sia concluso, perchè allora dubiterei anche di Lei…

    Vengo allora a rispondere infine a :
    AL COLLEGA MORI VORREI FARE UNA DOMANDA:
    MA SE LA STAZIONE È CHIUSA PER LAVORI COME FA AD ESSERE POCO SICURA?

    Non è la stazione il destinatario dell’accrescimento di sicurezza, ma il cittadino romano, che vede crescere le infrastrutture, seppur lentamente, ma dotarsi di quei necessari elementi accessori che ne garantiscano la fruibilità per tutti i cittadini, maggiormente per i più deboli.

    Con sincera stima.
    G.Mori

  3. Mori , io la ringrazio di una sola cosa che ho individuato come interessante in tutto il suo lungo post : il silenzio-web che ci siamo imposti.
    In effetti sia voi che l’opposizione lo usate ( questo sito ) solo per rimbeccarvi molto amichevolmente alcuni “fatterelli”.
    Se è questo , e questo è, magari risparmiateci pure questo.
    Vi siete imposti il silenzio nel web , così come nei fatti su via mastrigli o sulla casetta di via del podismo o sull’apertura del tratto della cassia, sui tempi per tracciare due righe bianche per i parcheggi a ponte milvio o davanti alle scuole e tanto altro ancora.
    Continuate a rispettare il silenzio che vi siete imposti.

    Il problema è che il silenzio ce lo state imponendo a noi o perlomeno credete di poterlo fare , e non sarà una colonnina di sos a farmi pensare il contrario.

    Continuo comunque ad applaudire al vostro operato sempre consapevole però che le mie mani che plaudono contengono tra loro la sostanza del vostro operato.
    Aria.

  4. Aragon, per favore, parla per te.
    Io ho apprezzato molto il fatto che il cons.Mori abbia interrotto il suo silenzio web. Perchè dopo il silenzio web non rimane che il silenzio assoluto.
    E io non ho voglia del silenzio, temo il silenzio assoluto della politica perchè quando la politica è silente il fossato fra lei e noi non lo colmi più.
    Ben venga Mori e ben vengano i suoi colleghi, anzi ben tornino su questo sito. E chi torna avrà un merito certo: quello di non aver paura di mettere la sua faccia in gioco.
    Ma quale silenzio web ?!?! Le urla web io voglio su questo sito !

  5. Eretico, certo che parlo per me.
    Mai pensato di poterlo e doverlo fare anche a nome di qualcun’altro.
    Detto questo continuo ad essere della mia opinione ossia che questi interventi che servono solo a rintuzzare piccole ( o grandi , fate voi ) polemiche le trovo inutili.
    Quando sui veri , grandi e reali problemi della circoscrizione , il silenzio è calato ormai da parecchio e da parte di tutti.
    Gli unici interventi ultimamente apparsi sono appunto sulla colonnina sos, gli “impicci” più o meno verificati di Casasanta&C contro C e via dicendo.
    Non mi sembrano di grosso o primario interesse rispetto atutto quello che ci sarebbe “in ballo”.
    Perlomeno io ( parlo per me , s’intende ) attendo interventi un attimo più aderenti a tutto quello che è stato chiesto e fin’ora rimasto inascoltato o disatteso.
    Saluti.

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