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Volo Libera, una rete per le donne di Roma Nord

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immagine di repertorio
ArsBiomedica

Una nuova rete di solidarietà contro la violenza di genere è nata Roma Nord, esattamente a Prima Porta. Si chiama “Volo Libera”, ed ha fatto il suo esordio il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nel corso di un incontro dedicato al tema tenutosi della sede del Municipio XV.

Violenza sulle donne, dati allarmanti

Secondo l’ultima indagine Eures sul femminicidio, “il Lazio sarebbe al secondo posto nel 2014 tra le regioni italiane per numero di femminicidi consumati. Analoga posizione per quanto riguarda i femminicidi in ambito familiare; il Lazio presenta un indice di rischio significativamente superiore al valore medio nazionale, pari a 6,2 femminicidi per milione di donne residenti (a fronte di 4,9 in Italia) ed a 5,3 femminicidi in famiglia per milione di donne (contro 3,7 in Italia)”.

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L’evento in XV

Presente all’incontro del 25 novembre il Presidente del XV Municipio, Daniele Torquati, che ha celebrato la giornata citando i dati delle ultime indagini sull’argomento, e ricordando che “questa è una data particolare. Troppo spesso parliamo di sicurezza senza coniugarla in qualcosa di concreto. Il senso di sicurezza deve arrivare innanzitutto dalle nostre vite quotidiane, dalle famiglie e dalle mura domestiche.”

“Ringrazio associazioni come Volo Libera, perché riescono a dar voce a ciò che avviene oltre le giornate commemorative del 25 novembre o dell’8 marzo. Affinché la giornata per le donne abbia un significato infatti, deve seguire un dialogo costruttivo. Sì quindi a giornate come queste – ha concluso Torquati –  sì alla sicurezza del genere femminile e maschile, il cui reciproco sostegno è necessario per affrontare problematiche congiunte”.

Presente all’inaugurazione anche il Presidente della Commissione scuola Emilia Tricoli, che ha confermato l’impegno del Municipio ad esportare l’educazione di genere all’interno delle scuole di Roma Nord.

Chi è Volo Libera

L’associazione “Volo Libera” nasce dall’incontro e dalla condivisione di un progetto di genere di tre donne: Lucia Favoccia, Presidente dell’associazione, Maria Gonaria Demontis, psicologa e consulente d’ascolto, e Paola Di Mario, segretaria e referente comunicazione.

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Insieme, le tre organizzatrici hanno dato vita ad un’associazione che tutela le donne vittime di violenza, fisica o psicologica, promuovendo politiche di genere che, partendo dalla giusta valorizzazione delle differenze tra i generi maschile e femminile, portino alla pari dignità ed opportunità tra uomo e donna.

“Vogliamo lanciare un messaggio: subire violenza non è una colpa. La forza della nostra associazione risiede nelle persone, le stesse che hanno provato certe esperienze sulla propria pelle e che scelgono, consapevolmente, di aiutare a loro volta altre donne”, ha così esordito Lucia Favoccia.

Una testimonianza

Significativa, a tal riguardo, la testimonianza di una donna che ha raccontato la sua battaglia personale contro gli abusi, difficile da vincere senza l’aiuto di una rete di associazioni per le donne, come quella a cui aderisce appunto Volo Libera.

“La mia storia è andata avanti per più di un anno: ero incinta di mia figlia e quando mio marito ha cominciato a picchiarmi, ho capito che avevo bisogno d’aiuto. Poi ho incontrato Lucia Favoccia, oggi Presidente dell’Associazione Volo Libera. Il sostegno delle operatrici e delle volontarie degli sportelli d’ascolto mi ha aiutato a prendere possesso della mia vita: con solo qualche vestito e insieme alle mie figlie, una nel pancione e l’altra spaventata a mio seguito, ho portato la mia storia ed il mio referto medico ad uno sportello d’ascolto, che ha collaborato con una rete associativa su scala regionale”.

Da lì poi, la rete l’ha salvata: “ha protetto me e la mia bambina, permettendomi di portare avanti la gravidanza e sostenendomi nel post partum psicologicamente, fornendomi quell’aiuto umano che l’uomo che avevo accanto mi ha negato. Oggi sono libera, senza ricatti psicologici, posso vivere la mia vita senza sentirmi in gabbia, e questo è possibile solo grazie ad associazioni come Volo Libera”.

Gender e violenze di genere

Quella appena raccontata è solo una delle tante storie che accomunano ben il 35% delle donne in Italia, solo l’8% di loro però denuncia le violenze subite da chi, sempre più frequentemente, detiene le chiavi di casa.

È importante però, quando si parla di “gender”, non cadere in facili fraintendimenti: con gender, infatti, s’intende “genere”, “identità sessuale”. Quando si parla di “violenze di genere”, quindi, è necessario aprire un capitolo a parte per tutte le altre realtà “LGBT”, acronimo con cui s’inseriscono lesbiche, gay, bisex e transessuali.

A ricordare questa differenziazione è stato Valerio Mezzolani, segretario nazionale di “Gaynet”, presente all’inaugurazione.
“L’attuale società è imperniata su sistemi di pensiero maschilisti e patriarcali. Con grande difficoltà ci accorgiamo spesso di assecondare inconsciamente delle espressioni e dei modi di pensare che rivelano logiche sociali e culturali offensive, volgari, svilenti. Anche qui risiede il concetto di violenza, una privazione di dignità e rispetto alle rispettive identità di genere”.

I servizi offerti da Volo Libera

Volo Libera è un’associazione senza scopro di lucro, che assiste su scala regionale donne vittime di violenza, ma anche minori, anziani e disabili. L’associazione, a titolo completamente gratuito, offre un sostegno psicologico e legale alle persone che chiedono aiuto, guidandole in un percorso affiancato da una rete di associazioni di genere.

“Il nostro principale obiettivo è portare i nostri assistiti ad una presa di coscienza, far realizzar loro che si trovano in una condizione di violenza”, ha aggiunto Maria Gonaria Demontis. Da marzo, sono circa una decina le persone che l’associazione ha preso in carico e sta aiutando.

Oltre ai progetti che Volo Libera sta presentando al XV Municipio, ogni venerdì dalle 10 alle 13 le operatrici dell’associazione si trovano presso il Centro anziani di via della Farnesina per lo sportello ascolto. “Presto vorremo realizzare dei corsi di formazione per le operatrici, un ruolo difficile che richiede una preparazione necessaria”, ha aggiunto Lucia Favoccia.

L’associazione Volo Libera si trova a via Saronno 26 (Prima Porta), per entrare in contatto con la struttura cliccare su www.associazionevololibera.it

Barbara Polidori

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1 commento

  1. Buona sera a tutti,scusate ma ora dico la mia l’associazione Volo Libera è nata da quattro Donne e nn da tre,l’altra ero io che ho dato le dimissioni 2 giorni prima x motivi personali che dirò a suo tempo e nn qui ovvio ma una precisazione la voglio fare,quando si fa un associazione si sa perfettamente che è un impegno,cosa che io sapevo benissimo,mi sono data da fare fino all’ultimo e il video è stato fatto da me e se le signore hanno una coscienza cosa che nn è x ciò che è accaduto all’interno,e ora risponderò solo al Municipio di ciò che è successo,ci o sempre messo la faccia e la responsabilità e continuerò a farlo !

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