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Il XX Municipio incontra i residenti di via del Podismo

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Prove di dialogo Municipio-cittadini. Giacomini: ascolteremo le vostre proposte. Tolli: la via certa è un bando di gara ad evidenza pubblica

xx.JPG“Problema dopo problema, è con il dialogo con i cittadini che intendo trovare le giuste soluzioni”. Queste le prime rassicuranti parole dette dal Presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, all’apertura dell’incontro con i residenti di via del Podismo avvenuto oggi nella sala consiliare di via Sabotino. Presenti una ventina di cittadini, il Presidente del Comitato Cassia-Flaminia signora Sandra Giannoccaro,  il Presidente Giacomini, gli Assessori Molinari e Perina, i Consiglieri Cozza (PD), Pasero(PdL) e Tolli (PD) ed il responsabile dell’Ufficio Tecnico Municipale, si è svolto un incontro, già chiesto e rimasto inascoltato nella precedente consiliatura, per fare il punto sull’annosa vicenda dell’area verde di via del Podismo.

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Ripercorsi da più parti gli episodi e gli errori del passato, si è guardato al futuro di questo piccolo spazio verde ma soprattutto al futuro del manufatto costruito, anzi “ricostruito” ha precisato l’Assessore Perina. Vero è che l’aspetto estetico suona come un pugno nell’occhio del contesto urbano in cui si trova ma “la ricostruzione era un atto dovuto – ha affermato Perina – il vecchio manufatto abbandonato da anni costituiva una situazione di degrado inaccettabile, un ritrovo di sbandati”.
Voci dall’aula: “bastava buttarlo giù e non sprecare 128mila euro per ricostruirlo, 128mila euro distolti da situazioni di vera emergenza”.

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Ma visto che cosa fatta capo ha preoccupiamoci del futuro, sempre che l’indagine giudiziaria in corso a seguito di un esposto alla Procura della Repubblica non dimostri che nell’edificazione sia avvenuto un abuso edilizio, visto l’apparente raddoppio della cubatura oggetto della denuncia. In tal caso che fare ? “è probabile che verrà abbattuto ogni metro cubo eccedente” ha affermato il Presidente Giacomini il quale, riprendendo la parola, ha poi detto: “per quel che riguarda la destinazione finale del manufatto basta con le chiacchiere. Non ci sarà un bar, una pizzeria, una ludoteca, non una sola attività a fini di lucro. Useremo quella ‘casetta’ per un servizio di pubblica utilità a favore del quartiere, un servizio istituzionale”. Poi, rivolgendosi al responsabile del Servizio Tecnico Municipale ha precisato : “quel muro di cinta in costruzione, che toglie altro spazio al verde, non lo voglio. Disponga che ne venga interrotta la costruzione”.

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Voci plaudenti dall’aula, ma anche voci scettiche che dicono “vogliamo essere parte attiva nella decisione sulla destinazione d’uso, così si fa in democrazia”. Di parere opposto l’Assessore Perina: “nella decisione no, gli eletti sono stati eletti proprio per questo, per prendere decisioni, tutt’al più fate suggerimenti”.  Sul tema, più morbido è apparso il Presidente Giacomini chiedendo ai presenti di farsi parte attiva nel presentare progetti, idee e proposte qualificate sull’utilizzo del manufatto, “sicuramente le analizzeremo con attenzione e ne terremo conto” ha precisato.
Sulla stessa scia l’intervento del consigliere Marco Tolli, accolto con favore dai presenti. “E’scritto nella carta dei diritti, il cittadino partecipa allo svolgimento dell’azione amministrativa. Perché non indire un referendum consultivo ? perché non raccogliere dai residenti i loro desideri, i loro bisogni reali e fra questi scegliere con loro la migliore destinazione d’uso del manufatto ? E una volta scelta, la via maestra per garantire trasparenza e certezza è affidarne la realizzazione ad un soggetto terzo tramite un bando di gara ad evidenza pubblica”.

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Si scioglie l’incontro. I presenti danno atto al Presidente Giacomini di aver teso loro una mano, di averli ascoltati, restituendo dignità al loro essere cittadini. Qualche perplessità è però rimasta in quanto è apparsa palese la divergenza di opinioni sul tema all’interno del governo locale, pur se è sembrato oggi che un sanpietrino in più sulla via della partecipazione sia stato messo.  Amara però la conclusione di una simpatica, matura signora che uscendo ha esclamato “ma perché in questo municipio prima si costruisce e poi si discute sul perché si è costruito e cosa fare della costruzione? ”  

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