Home ATTUALITÀ La Storta, MDC si oppone all’antenna di via Falcioni

La Storta, MDC si oppone all’antenna di via Falcioni

Duca Gioielli

stazione-radio-base240.jpgDopo quello di via Leonessa, si apre un altro fronte caldo anti antenne telefoniche sempre sulla Cassia, questa volta a La Storta, in via Domenico Falcioni, dove all’altezza del civico 12 la Vodafone Omnitel vorrebbe installare una stazione radio base. L’avviso era stato pubblicato il 7 aprile e c’era tempo 90 giorni per presentare opposizione.

E proprio oggi, 3 luglio, Il Movimento Difesa Del Cittadino, sede di Roma Nord, informa di aver depositato in data odierna l’atto formale di opposizione all’installazione della stazione radio base, agendo sia in proprio come associazione legittimata per Statuto che in virtù degli incarichi ricevuti da circa 130 cittadini e residenti.

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“Molteplici i profili d’illegittimità e carenza riscontrati nella richiesta avanzata dal Gestore telefonico, con evidente mancanza dei presupposti di fatto e diritto. In primis, la mancanza della facoltà di sublocare il lastrico alla Vodafone da parte delle Società che conducono in locazione i locali commerciali del supermercato CONAD- UPIM. Inoltre la presenza dei numerosi luoghi sensibili a meno di 100 metri,come l’asilo comunale Peter Pan, il parco comunale in adozione e la casa di cura vicina, rende illegittima l’installazione dell’antenna”.

Così l’MDC spiega a VignaClaraBlog.it i motivi dell’opposizione sostenendo che “a tutto ciò si aggiungono i comprensori posti a meno di 20 metri come pure una palestra con piscina, un bar, un ristorante ed un pub che rendono la zona interessata oggetto di alta frequentazione dei residenti, molti dei quali bambini, per diverse ore della giornata in modo continuativo. Il tutto si tradurrebbe in un gravissimo danno alla salute per i danni evidenti provocati dalle onde elettromagnetiche alla popolazione già esposta per le altre antenne e SRB presenti nel municipio XV.”

“Inoltre – aggiunge l’MDC – la relazione tecnica del Gestore è carente e non specifica la potenza delle antenne che superano dal tetto i 6/8 metri con impatto sul paesaggio e l’ambiente, attesa l’insistenza del Parco di Veio.Perciò nessuna autorizzazione potrà essere rilasciata al Gestore in assenza della quale, attesa la mancanza di tutti i presupposti di fatto e diritto, vi sarà una palese violazione delle norme vigenti, del protocollo del 2004 adottato dal Comune di Roma e del recentissimo Piano regolatore delle Antenne approvato il 14 maggio 2015.”

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