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Sicurezza e degrado via Stasi, ne discute il Consiglio del XV

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via-stasi240.JPG“Problematiche sicurezza e degrado di via Stasi”. Questo l’unico argomento all’ordine del giorno del Consiglio del XV Municipio che è stato convocato in seduta straordinaria per martedì 5 maggio nella sede di via Flaminia 872 con inizio alle 10. Ermetica convocazione senza nessun allegato. Ma il motivo è chiaro.

Via Stasi appartiene alla collina che chi ci abita la chiama “del degrado”. Si trova in zona via Due Ponti ed è composta, oltre a via Stasi, da via Sinisi, Via Pirzio Biroli, via Bruni, via Theodoli. Strade dove, nonostante le denunce dei cittadini, il degrado avanza di giorno in giorno portandosi via quel po’ di civiltà che è rimasta.

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Di questa situazione ne ha già discusso il Consiglio del XV il 27 febbraio 2014 approvando un documento (leggi qui) col quale s’impegnava la Giunta Torquati in una serie di interventi straordinari per riqualificare la zona. Una zona abbandonata a sé stessa, dimenticata da tutti, come la scorsa primavera ebbero ben a descrivere alcuni nostri lettori chiedendoci di ospitare una lettera aperta (clicca qui) al presidente Torquati e due successive denunce (clicca qui).

Se la situazione di via Stasi merita ora addirittura una convocazione straordinaria di Consiglio vien facile pensare che da allora oggi poco sia cambiato.

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9 COMMENTI

  1. datevi da fare…. questo schifo deve finire…. e sono convinto che fino ad ora ci siano state varie protezioni politiche che hanno permesso questo degrado…

  2. Corsi e ricorsi storici.
    Ciclicamente le tre scimmiette riscoprono l’acqua calda.
    Si agitano, saltano, gridano e raccolgono il plauso del popolo bue.
    Al termine di questa miserevole rappresentazione del circo “barnum” ovviamente
    tutto resterà immutato, con buona pace di don Fabrizio Corbera, Principe di Salina, Duca di Querceta e Marchese di Donnafugata.

  3. “Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo… »
    (don Mariano Arena al capitano Bellodi- Leonardo Sciascia – “Il giorno della civetta”)

    Credo che quaquaraquà sia la loro giusta collocazione.

  4. Come diceva Ezra Pound : Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui.

  5. È bene sapere che le palazzine di Via stasi e quelle intorno fanno parte del business delle garçonnière che come la coppia di filippini andava di moda negli ANNI OTTANTA, esteticamente accettabili, sono con il tempo divenute quello che sono divenute, conosciamo quella ed altre zone per gli appartamenti in affitto (cercavo casa), pubblicizzavano per 450 – 600 mila Lire al mese appartamenti di c.a. 15, massimo 20 mq (NO COMMENT).
    This is the question!
    Che difficile situazione!

  6. La situazione in Via Raffaele Stasi è ormai fuori controllo… la sede stradale è degna di una mulattiera di campagna, con buche e voragini sempre più enormi, sporcizia ovunque ed assenza di cassonetti soprattutto per il riciclo prima presenti almeno all’incrocio con via bruno bruni.
    L’illuminazione poi è una chimera e da pochi giorni al predetto incrocio è crollato in terra addirittura un lampione con rischio per persone e cose, non si sa se urtato per assenza di luce ovvero perché collassato in quanto arrugginito alla base.
    Questo lasciando stare le ben note criticità connesse al promiscuo sovraffollamento dei cd. “miniappartamenti”, spesso cantine fuori norma, alimentate con la presenza di pericolose bombole del gas…
    Tutti problemi noti alle amministrazioni di ogni colore, che si succedono senza che nessuno abbia il coraggio o la reale volontà di intervenire…

  7. L’assenza bipartisan della volontà politica ad intervenire risulta evidente e inconfutabile.
    Bisognerebbe capirne le ragioni.
    Tutte le inchieste giudiziarie che hanno visto e vedono coinvolti gli Uffici Tecnici dei Municipi, XV° compreso, unitamente a quella emersa il 2 dicembre 2014 (Mafia Capitale), qualche sospettuccio di un possibile conflitto di interesse o ancora peggio di cointeressenza comincia a farsi strada…..

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