Home ATTUALITÀ Villa Paladini in vendita, ne discute il Consiglio del XV

Villa Paladini in vendita, ne discute il Consiglio del XV

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consiglioMartedì 24 febbraio, alle 10, torna a riunirsi il Consiglio del XV Municipio nella sede di via Flaminia 872. Quattro gli argomenti e quattro le ore entro le quali il presidente d’aula, Gina Chirizzi, ipotizza che termineranno i lavori. Fra gli argomenti spicca la vendita della Villa Paladini di Tomba di Nerone.

La seduta avrà inizio con due espressioni di parere su proposte che arrivano dall’Assemblea Capitolina. Comunale. Il Consiglio è chiamato a dire la sua sul nuovo regolamento per l’attività sportiva e multidisciplinare dei Municipi e sul nuovo regolamento delle ludoteche pubbliche e private ubicate sul territorio romano.

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A seguire verranno dibattute due mozioni. La prima riguarda appunto l’alienazione in atto di Villa Paladini-Casartelli, un vero gioiello con grande parco annesso che dopo decenni di abbandono da parte della proprietà è stato messa in vendita (leggi qui i dettagli).  La seconda mozione riguarda alcuni richieste di interventi di Politiche Abitative.

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13 COMMENTI

  1. Sono 9 anni che il progetto di farne un Centro Visita-Centro di Monitoraggio giace in un cassetto: figuriamoci se ora al Comune qualcuno decide di interessarsene! Basta vedere le condizioni in cui si trova il giardino di Tomba di Nerone per capire che i residenti Villa Paladini restaurata e con il parco sistemato LA VEDRANNO CON IL BINOCOLO!

  2. Che si cominci a valorizzarla eliminando quel camper solito occupare il suo “passo carrabile” e che rappresenta la mobilità ed a volte l’ufficio di una prostituta e del suo protettore.

  3. In effetti il Municipio non c’entra anche se in questi 9 anni avrebbe potuto battersi per ottenere l’interessamento di Regione e Comune; quanto meno avrebbe potuto PRETENDERE l’acquisizione al patrimonio comunale di quel terreno, ceduto dai proprietari al Comune di RM e MAI ENTRATO A FAR PARTE DEL PATRIMONIO DEL SERVIZIO GIARDINI. Ma in fin dei conti, meglio così…….lo dico con grandissimo dispiacere: meglio Villa Paladini ai privati che tenerla in quello stato.
    Noi residenti di Roma Nord non la meritiamo!
    Come Comitato ci siamo impegnati in ogni modo: proteste, raccolta di firme, manifestazioni, passeggiate, riunioni in Comune e Municipio per ottenere, dalle ISTITUZIONI, un bel niente! E tutto questo mentre la maggior parte dei residenti stava a guardare…….e allora non poteva che finire così.
    Ieri 23 febbraio, il Comitato RH, per l’ennesima volta ha svuotato i cestini e raccolto i rifiuti e le cacche dei cani nel parco attrezzato dell’Inviolatella: IN 6 MESI IL COMUNE NON HA MAI FATTO UN INTERVENTO DI PULIZIA NELL’AREA.
    Comitato Robin Hood.

  4. in un paese normale quella villa sarebbe stata acquistata dal comune e sarebbe diventata una splendida area verde per un quartiere che sorge all’interno del parco di Vejo ma che non ha neanche un piccolo giardino usufruibile … quanta rabbia….! Si sarebbe potuto anche darla in gestione a privati….

  5. i progetti che ammuffiscono, l’ordine del giorno è sbagliato… ma prima di fare i grilli parlanti non sarebbe meglio informarsi ? chi lo dice che il municipio anche se non è competente non può farsi promotore di qualche iniziativa a favore del recupero della villa magari chiedendo al comune di comprarsela per destinarla a uso pubblico ?

  6. con quali soldi…il comune non ha soldi, il municipio non ha soldi, nessuno ha soldi per nulla…a stento va avanti l’ordinario…

  7. Dai “laboratori” che hanno aderito alla Conferenza Urbanistica sono scaturiti più di 100 “schede progetto” tra cui anche quella relativa all’acquisizione dei terreni atto di donazione (ma mai entrati nella disponibilità del Comune di Roma) e la conseguente riapertura di uno degli accessi all’Insugherata; non è escluso che in una delle schede ci sia anche l’acquisizione e sistemazione di Villa Paladini. Che fine hanno fatto questi progetti? Quando verranno presi in esame e quando si deciderà?
    Questo il XV Municipio, nella persona della Consigliera E.Paris, può dircelo sicuramente.

  8. finalmente un privato ha acquistato la villa, da un altro privato (la fondazione FIRC-AIRC), e sta iniziando le opere di bonifica della zona (siringhe per terra e altri rifiuti pericolosi), di restauro conservativo della potenzialmente bellissima villa e di messa in sicurezza, visto che internamente stava crollando. Bonificando un’area che per tanti decenni è stata colpevolmente in balia di un gravissimo degrado ambientale, dell’incuria, di ubriachi e tossicodipendenti (ricordo il via vai di spaccio sul retro della villa).
    Un acquisto da parte delle pubbliche amministrazioni sarebbe stato un bel progetto, ma irrealizzabile, per i motivi economici che tutti conosciamo. In ogni caso, i termini temporali di quel progetto erano scaduti. E soprattutto le istituzioni pubbliche purtroppo non riescono a mantenere in modo decente neanche le attuali aree pubbliche, figuriamoci se potevano riuscire a portare avanti una riqualificazione di quell’entità…
    Il Municipio XV, con il finanziamento regionale vinto – e prima che il finanziamento stesso scada – pensi adesso a riqualificare in modo degno il confinante Giardino Caduti sul Fronte Russo e tutta l’area attorno al Sepolcro di Publio Vibio Mariano: una zona che potrebbe essere, se risistemata, un punto di aggregazione per le mamme, i bambini e tutti noi residenti. Tra l’altro, quest’area già pubblica non è neanche piccola, continuando al di sotto della Cassia, fino a Via Tomba di Nerone. Ed è una zona pubblica potenzialmente bellissima dal punto di vista paesaggistico (Insugherata), storico (Sepolcro di Publio Vibio Mariano e presenza dell’antica Via Cassia, per niente valorizzata, vedi gli scavi fatti nel 1982) e di Memoria (Monumento Nazionale dedicato ai tanti nostri cari caduti sul fronte russo della seconda guerra mondiale e ai nostri caduti in tutte le guerre).
    Attendiamo ora atti concreti dal Municipio XV sull’agognata riqualificazione dell’adiacente Giardino Caduti sul Fronte Russo

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