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Trionfale, Parco S.Maria della Pietà… nomen omen

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nomen240.jpgDel grande parco all’interno del Comprensorio del S.Maria della Pietà ce ne occupammo tempo addietro descrivendo le potenzialità del luogo ma anche lo stato di abbandono e trascuratezza in cui si trovavano i giardini auspicando, da parte delle Istituzioni, un sollecito intervento. Siamo tornati in questi luoghi e poco ci è sembrato cambiato.

Anche se entrare nell’ex-manicomio è un fantastico viaggio nella memoria e nel verde, il bel parco era e continua a rimanere dimenticato.

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Se lo si osserva dall’alto, grazie a Google-Maps, ci si rende conto dell’ampiezza del luogo e come nonostante ci si trovi su una delle più trafficate arterie di Roma Nord, tutta la zona Trionfale sia circondata dal verde: la Riserva dell’Insugherata, il Parco del Pineto, Quarto degli ebrei e la campagna che costeggia Via del Casal del Marmo sono il contorno verde di un comprensorio verdissimo.

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La storia del S.Maria della Pietà è affascinante e ci viene descritta proprio da grandi pannelli posizionati all’interno della struttura; l’ospedale nasce su di una tenuta, S.Onofrio in campagna, di 150 ettari e comprenderà 27 padiglioni con 1100 posti letto destinati ad ospitare malati di mente di ogni genere.

Tranquilli, sudici, semiagitati, prosciolti, sorvegliati e poi fanciulli tranquilli o recuperabili e oligofrenici parzialmente rieducabili; una umanità sofferente che si spera di tenere sotto controllo all’interno di strutture dove si pratica ancora l’elettroshock ma dove c’è anche una vera e propria colonia agricola dove i “malatini” vengono curati con l’ergoterapia che auspica, attraverso il lavoro manuale, il possibile ritorno alla normalità.

Con la Legge 180 del 1978 cessano i ricoveri nei manicomi e il S.Maria della Pietà muore come manicomio anche se le sue strutture vengono poi destinate a molteplici usi; restaurate alcune palazzine vi si trasferiscono gli uffici del Municipio XIV, della ASL Roma E oltre a numerose associazioni di assistenza sanitaria o cooperative che operano nel sociale.

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Il parco, attrezzato solo in piccolissime aree, viene aperto alla fruizione pubblica e sono tanti i cittadini, sportivi, anziani e possessori di cani che incominciano a frequentarlo; l’area, attraversata da sentierini o viali in terra battuta, presenta una vegetazione particolarmente importante specie per quanto riguarda le essenze arboree.

Pini, lecci, alloro, bosso, biancospino ma anche alberi provenienti da altri continenti. Un enorme polmone verde che affaccia su un ampio tratto di campagna.

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Nonostante il restauro di molte palazzine e l’attività delle associazioni che occupano alcuni fabbricati, l’area verde del S.Maria della Pietà continua però a rimanere in uno stato di deludente abbandono; siepi gigantesche che non vengono potate, erbacce, alberi rinsecchiti, palme moribonde e foglie secche sono gli elementi caratteristici del parco.

Le tante fontane che un tempo servivano ad ingentilire i luoghi sono nella maggior parte dei casi danneggiate e prive d’acqua; lo stesso per i tanti “nasoni” distribuiti lungo i viali.

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Piccole isole felici dove l’erba è tagliata e i viali spazzati si incontrano passeggiando all’interno dell’immenso comprensorio ma riguardano solo una modesta porzione dell’ex-manicomio.

Eppure sistemare i giardini del S.Maria della Pietà significherebbe creare un enorme parco all’interno di un quartiere popoloso dove traffico e smog sono purtroppo una costante. Rispolverare anche il progetto di realizzare un “Ostello della Gioventù”, dopo la chiusura della struttura del Foro Italico, servirebbe inoltre a salvaguardare i padiglioni che anno dopo anno subiscono l’aggressione del tempo.

Francesco Gargaglia

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2 COMMENTI

  1. Sono arrivate in aula di Consiglio Comunale le 4 delibere di iniziativa popolare presentate con la raccolta di 32.000 firma dalla rete sociale “De-Liberiamo”. A margine del Consiglio comunale del 13 gennaio 2015, ancora impegnato nella discussione sulle unioni civili, De-Liberiamo Roma ha incontrato i capigruppo Pd e Sel Fabrizio Panecaldo e Gianluca Peciola e i consiglieri Erica Battaglia (Pd) e Enrico Stefàno (M5s), insieme a Gemma Azuni in sostituzione della presidente Valeria Baglio impegnata in aula, per definire l’avvio di un confronto politico sui contenuti delle delibere “compresa – ha garantito Peciola – la delibera sul S. Maria della pietà”.

  2. ho avuto occasione di frequentare, non per me, la ASL a S Maria della Pietà e condivido pienamente l’articolo. Fino all’anno scorso si parcheggiava agevolmente nel giardinetti vicini all’ingresso. Quest’anno l’accesso è stato riservato all’amministrazione del vicino ospedale

    Ho cercato un posto, scomodo, in fondo alla discesa ove si trovano i capolinea degli autobus e mi sono imbattuto in due rom, donne, che con le braccia conserte, vicino ad un camper fatiscente, controllavano il parcheggio. A scanso di spiacevoli…. sorprese sono dovuto andare altrove a cercare un parcheggio, lontano !!! PS. ho compiuto 20 anni ( 4 volte ! )

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