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Alemanno: ogni writer preso cancellerà dieci graffiti oltre il suo

Galvanica Bruni

scritte-su-ponte-milvio.jpg“La tolleranza zero sulle regole sarà la stella polare di questa amministrazione. Quello della tolleranza zero è  un principio che può creare dei problemi ma Roma deve indubbiamente diventare la capitale italiana delle regole”. Così ha detto qualche giorno fa il Sindaco di Roma Alemanno il quale, sull’eccesso di graffiti e su come punire gli autori, ha aggiunto ”abbiamo allo studio, con il Ministro degli Interni Maroni, un pacchetto di misure alternative, ad esempio chi verrà preso a sporcare i muri dovrà non solo cancellare la sua scritta ma anche altri dieci ”.
Il problema però sta nel voler cogliere sul fatto il graffitaro. Prendiamo ad esempio – la lingua batte dove il dente duole – Ponte Milvio.

Un ponte di nessuno, un ponte preda di barbari e cavallette come definito in nostri precedenti articoli nei quali abbiamo documentato il continuo scempio a cui viene sottoposto. Scritta dopo scritta, cuore dopo cuore, imbecillità dopo imbecillità i parapetti di Ponte Milvio sono ogni giorno, da anni, oscenamente ponte-milvio-pennarelli.jpgimbrattati e scalfiti dai moderni cantori dell’amore graffiato che sciamano come cavallette ad ogni ora col pennarello nero nella tasca dei jeans o con due euro già pronti per acquistarne uno dagli ambulanti abusivi che stazionano sul ponte, da tempo adeguatisi a soddisfare la richiesta (clicca sulla foto per ingrandirla).
Ma, fino ad oggi, non un abusivo è stato allontanato, non un graffitaro è stato fermato, non una multa elevata e non una denuncia è stata sporta per danni alla cosa pubblica. L’indifferenza degli ultimi tempi usata nei riguardi della furia dei writers, barbari epigoni di finti adolescenti di insulsi film da cassetta girati su Ponte Milvio, ci indigna da tanto ed è perciò che l’annunciata tolleranza zero, per quanto riguarda la tutela del ponte più antico di Roma, non può che trovarci d’accordo purchè dagli annunci si passi presto ai fatti, purchè Ponte Milvio  sia compreso nei siti da tutelare affinchè torni ad essere considerato il ponte di tutti e non il ponte di nessuno, o meglio solo dei barbari e delle cavallette.   

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I nostri recenti articoli citati
25 Marzo – Ponte Milvio, un ponte di nessuno
7 Aprile – Ponte Milvio, solo barbari e cavallette

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9 COMMENTI

  1. Ce l’abbiamo fatta!!!!! Sono stato in Germania nel 96 e gia allora li se ti beccavano ti facevano cancellare tutte le scritte tue (dove c’era la tua firma o “Tag”) in più ti mettevano 1 mesetto a pulire i furgoni delle poste e le macchine comunali.
    In germania presero un mio amico ed effettivamente gli passò la voglia di scrivere sui palazzi altrui.
    bene così!!! no alle ipocrisie!

  2. Come ho scritto sul mio Blog: Sono felice che il nostro nuovo Sindaco si muova verso questa direzione, però mi piacerebbe il pugno di ferro anche contro i partiti – ed i committenti di affissioni abusive – che, ad ogni elezione, puntualmente “arricchiscono” i muri della nostra città di manifesti affissi su muri, ponti, bidoni dell’immondizia…
    Manifesti che poi ci troviamo a dover “ammirare” per mesi e mesi. Nessuno li stacca, nè prima nè dopo le elezioni (L’Ama ci ha informato che non sono neanche utilizzabili nel riciclo della carta), e noi cittadini li dobbiamo subire alla vista fino alla prossima elezione, quando, molto probabilmente, verranno coperti ..da altri manifesti!
    I peggiori in queste ultime elezioni, almeno secondo le mie osservazioni, sono stati i partiti della Destra – anche se poi non se ne salva quasi nessuno (forse Di Pietro, anche se mi è capitato di vedere un suo manifesto su un cassonetto dei vestiti usati a Via Merulana, un giorno di Aprile u.s.), Alermanno incluso. Il nome “Piccolo” (PdL) campeggia sotto molti ponti, la Santanchè ha imbrattato TUTTI i bidoni dei rifiuti di Via Cola di Rienzo, il PdL ha coperto addirittura le pubblicità di aziende paganti, oltre ad impalcature, bidoni dei rifiuti, ecc.
    Insomma, mi viene da ridere quando leggo che Alemanno vuol fare la voce grossa con i writers mentre la sua faccia non si è quasi mai vista, prima delle elezioni, dentro uno spazio legale! Intanto ripulisca la città dai suoi manifesti abusivi, poi parliamo di writers!

  3. se incominciamo con la logica del “intanto faccia questo e poi…” non si comincerà mai a far nulla. perciò al sindaco va.il mio bravo Un’idea eccellente. Resto però in attesa di vedere se sarà effettivamete applicata.

  4. ma lo sapete cosa sono i veri writers???? scrivono con i pennarelli ….ma quando????
    cmq quando qualcuno mette le sue tag nelle scuole,chiese,palazzi, auto ecc.ecc. va contro le regole dei veri writers come cancellare le tag altrui.

    inutile questa cosa gli writers vivranno per sempre!!!!!

  5. Hai ragione. Quelli coi penarelli sono dei bambozzi instupitidi da libri e film patetici. Mentre i “veri writers” secondo me possono essere considerati degli artisti. La questione andrebbe regolamentata. Ci sono (purtroppo) molti spazi brutti, grigi e tristi nelle nostre città. Che vengano dati a loro disposizione! Allo stesso tempo “vera tolleranza zero” (con pene “alla tedesca”) per chi imbratta monumenti, fontane e tutto ciò che è fuori dagli spazi consentiti. Stesso dicasi per le affissioni elettorali!
    Ma, a proposito della sparata di Alemanno, si è mai verificato quanto detto allora o si è trattato del solito annuncio a effetto in stile berlusconiano, destinato a non produrre nulla nella realtà?

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