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Flaminia, in arrivo il terzo “Memorial Mario Delle Cave”

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mario240.jpgIl 5, 6 e 7 settembre l’Arena “Altero Felici” di via Flaminia 867 ospiterà la terza edizione del “Memorial Mario Delle Cave”, un torneo di basket (e non solo) riservato alla categoria Under 17 Eccellenza al quale parteciperanno otto squadre, compresa ovviamente la Stella Azzurra, il  prestigioso team capitolino in cui giocava l’indimentacabile playmaker.

La vita, le magie e quel maledetto pomeriggio di tre anni fa

Mario Delle Cave nasce in Bolivia il 25 febbraio 1993 e successivamente si trasferisce in Italia, dove due anni prima era nato il fratello Gianni, anche lui giocatore in forza alla Stella Azzurra, la società cestistica fondata nel 1938 nella quale si sono formati (e non soltanto come giocatori) numerosi talenti come Andrea Bargnani e dove ha iniziato la sua carriera di allenatore Valerio Bianchini, il decano dei coach italiani.

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La pallacanestro è da subito la grande passione di Mario: già all’età di sei anni si mette in luce nella palestra del Basket Primavalle e nell’estate del 2007, quando ne ha 14, passa alla Stella Azzurra.

Con la squadra stellina disputa quattro stagioni da protagonista: nel 2008 contribuisce in modo determinante alla vittoria del campionato regionale Under 15, mentre nel 2009 il talento suo e dei compagni porta ancora la Stella al titolo regionale nella categoria Under 17.
Sul finire della stagione 2009-2010, il playmaker stellino, super impegnato e decisivo tanto con la Under 19 quanto con la Serie C Dilettanti, subisce un brutto infortunio alla spalla che lo tiene fuori dal campo per quattro mesi.

Mostrando grande forza di volontà e determinazione, Mario recupera in tempi rapidissimi per la stagione successiva. I suoi sforzi sono premiati: appena rientrato dall’infortunio, riceve la convocazione per la tournée negli Stati Uniti della Nazionale Under18 e successivamente, il 13 novembre 2010, il giocatore della Stella Azzurra debutta nel campionato nazionale di Serie B Dilettanti, confermandosi altresì come il grande trascinatore anche fra gli Under 19, categoria nella quale la squadra romana, che schiera molti elementi ampiamente sotto età, conquista il titolo laziale.

Grazie al lavoro, alla passione e alla perseveranza dello staff tecnico della Stella, il talento di Mario va di pari passo con la sua crescita personale: in vista della stagione 2011-2012, il ragazzo, che ormai ha diciotto anni, è in palestra fin dal mese di agosto e si allena duramente per i molti impegni che lo aspettano con la Under 19 e con la Serie B Dilettanti.

Un maledetto e caldissimo pomeriggio di fine estate la sorte porta via la giovane vita di Delle Cave. Alle ore 14 del 7 settembre 2011 Mario, in sella ad uno scooter insieme ad un suo amico, è fermo al semaforo di viale Tor di Quinto nei pressi della caserma “Salvo D’Acquisto”. All’improvviso, dalla corsia opposta, un mezzo dei carabinieri piomba sui due ragazzi, uccidendo la giovane promessa del basket.

Mentre i primi accertamenti e le dichiarazioni dell’autista fanno pensare ad un guasto ai freni, una successiva perizia tecnica dimostra, invece, che i freni del furgone non avevano nessun problema, che il guidatore affrontò in modo errato la curva e che viaggiava a circa 70 km l’ora, nonostante il limite dei 50.

Il maresciallo alla guida di quel mezzo ha patteggiato ed è stato condannato a due anni di reclusione con sospensione della pena, una sentenza che ha mortificato le aspettative che gli amici, i compagni e i familiari di Mario nutrivano nei confronti della giustizia.

Il torneo e l’8 x l’8

Allo scopo di ricordare ancora una volta il suo talento prematuramente scomparso, la Stella Azzurra ospiterà presso l’Arena “Altero Felici” di via Flaminia 867 la terza edizione del “Memorial Mario Delle Cave”. Dal 5 al 7 settembre otto fra le squadre più prestigiose della categoria Under17 Eccellenza si daranno battaglia all’interno del magnifico impianto coperto che ospita le gare interne della società cestistica romana.

Il numero 8 di Mario Delle Cave sarà grande protagonista anche sul campo all’aperto della Stella.

A partire dal pomeriggio di sabato 6 settembre, parallelamente alle gare del torneo, si svolgerà infatti “l’8 x l’8”, una partita di otto ore fra la squadra bianca e la squadra nera, un match che con rotazioni continue porterà sul playground della Stella chiunque voglia esserci.

L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito e tutti sono i benvenuti.

Mario nelle parole di uno dei suoi coach

VignaClaraBlog.it ha chiesto ad Angelo Santini – coach di Mario in serie C Dilettanti ed assistente allenatore di Germano D’Arcangeli quando Delle Cave militava nella Under 19 – di regalarci un suo ricordo del ragazzo.
Ecco cosa ci ha detto: “per chi, come me, l’ha vissuto quotidianamente, e forse ancora ne assapora le immagini e i suoni, ricordare Mario non è mai facile, perché lui è ancora presente, IL presente, e mai il passato”.

“Molte volte” – prosegue Santini – “mi capita di entrare in una palestra, in un palazzetto, o anche di trovarmi su un campetto all’aperto, e di vedere un movimento, un’espressione, un’ombra, e di riconoscerci qualcosa di suo, sperando che forse ci abbia tutti presi in giro e stia ancora, o forse per sempre, su un campo di basket a giocare uno-contro-uno contro chiunque.
Infatti, per testimoniare la sua importanza per tutti quelli che come me hanno avuto la fortuna di conoscerlo bene, ma anche – e soprattutto – per coloro che lo hanno solo sfiorato o frequentato anche solo per qualche minuto, porto ad esempio quello che è successo quest’estate, a distanza di tre anni dalla sua scomparsa”.

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“La nazionale italiana Under 20 vince l’oro agli europei” – continua il coach stellino – “quella doveva essere la sua nazionale, molti dei ragazzi che hanno vinto quella medaglia lo avevano incontrato sul campo da avversario, o come compagno in qualche raduno prima dell’incidente maledetto.
Per questo, salendo sul gradino più alto durante la premiazione, hanno voluto farlo indossando la Sua maglia numero 8, proprio per dire a tutta Europa che Mario era con loro e che quel giorno aveva vinto anche lui”.

“Ecco: questo era Mario, anche questo” – conclude l’allenatore della Stella Azzurra – “un ragazzo che non ti poteva risultare indifferente, dalla grande energia, che comunque ti toccava e che era capace di trascinarti anche solo con il suo sorriso. E quel giorno, vedendoli alla tv, quei ragazzi che cantavano l’inno, avevano esattamente il suo sorriso”.

 

Giovanni Berti

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