“Il verbo leggere non sopporta l’imperativo”, scriveva Gianni Rodari. Leggere è una scelta libera e consapevole che si armonizza con il carattere e le proprie inclinazioni, e che è in sintonia con l’età, gli stati d’animo e le esigenze più profonde dell’anima. Altri tre consigli da VignaClaraBlog.it: buona lettura.
In questo nono ed ultimo appuntamento con “Un libro per l’estate” vi proponiamo un romanzo di grande impatto emotivo, un originale poliziesco ambientato in Cina e un commovente viaggio nelle scarpe di qualcun altro.
John E. Williams: Nulla, solo la notte (Fazi, 138 pagine, € 13,50)
Una scrittura meditata ed onirica per un viaggio doloroso all’interno di un’anima giovane, fragile e traumatizzata.
Se consideriamo che l’autore era poco più che ventenne quando scrisse questo suo primo romanzo, è davvero sorprendente notare quanto queste pagine possano essere mature ed evocative, essendo in grado di delineare un percorso esistenziale tormentato e di trasmettere con efficacia la visione distorta, ma talvolta fin troppo consapevole, i propositi stentati e le forze oscure che lo connotano così precipuamente.
Il libro, ambientato in una San Francisco che rimane molto sullo sfondo, richiama le atmosfere desolate di “Tre Camere a Manhattan” di Georges Simenon, che più o meno fu pubblicato nello stesso periodo.
Qiu Xiaolong: Di seta e di sangue (Marsilio, 392 pagine € 12,50)
Quinto romanzo dedicato alle inchieste dell’ispettore capo Chen Cao della polizia di Shanghai, questo libro presenta un meccanismo narrativo molto solido e convincente, fondato sulla fusione fra indagine poliziesca, letteratura, psicologia e storia.
Ancora una volta Xiaolong percorre i sentieri oscuri della Rivoluzione Culturale, portando alla luce i crimini volutamente dimenticati da una società che oggi è in bilico fra tradizione e progresso, fra socialismo sbandierato e capitalismo sfrenato, fra materialismo e confucianesimo.
L’autore ne segnala i contrasti e i limiti e ne riunisce la contraddizioni nella figura di Chen Cao, che al tempo stesso è poliziotto e poeta, e che qui è alle prese con due inchieste politicamente sensibili, due occasioni per raccontare attraverso la finzione letteraria un mondo che sta cambiando.
Rachel Joyce: L’imprevedibile viaggio di Harold Fry (Sperling & Kupfer, 310 pagine, € 13,00)
Avvertenza: questo romanzo non è uno di quelli che fanno scattare un feeling immediato, sarete tentati di abbandonarlo, considerato che le prime trenta o quaranta pagine non sono fra le più esaltanti.
Non fatelo, vale la pena andare avanti! Dentro c’è molto e avrete la sensazione vivida di camminare e di peregrinare insieme ad Harold Fry, il suo indimenticabile protagonista.
L’autrice riesce a infondere ai suoi personaggi una verità ed una intensità convincenti e commoventi, e a regalare al lettore un senso di partecipazione alle situazioni raccontate davvero ragguardevole.
Man mano che si snoda la trama e che Harold Fry attraversa l’Inghilterra, vi persuaderete anche del fatto che le prime trenta o quaranta pagine sono funzionali al resto della narrazione, che con estrema delicatezza e sensibilità affronta i temi della consapevolezza, del dolore e della sua elaborazione, e dell’amore.
Buona lettura, e se vi siete persi gli appuntamenti precedenti potete cliccare qui.
Giovanni Berti
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