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Cesano, si temono cedimenti in via Squitieri

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pc.jpgIl maltempo che ha flagellato la Capitale ha infierito in particolar modo sul quadrante nord. La lista provvisoria dei danni resa nota dal Campidoglio – oltre 10 milioni – da noi pubblicata rende l’idea della vera e propria calamità abbattutasi. In quei giorni sono state centinaia e centinaia le chiamate ricevute dalla Protezione Civile. Ne parliamo con Marco Marzuolo, da 14 anni in prima linea sulle emergenze del territorio di Roma Nord.

“Anche questa volta, nonostante le risorse limitate, la Protezione Civile ha rappresentato un punto di riferimento per quei cittadini che si sono trovati in difficoltà” dichiara Marzuolo che parla a ragion veduta essendo il Presidente dell’Associazione Pronto Intervento C.B. – Nucleo Protezione Civile, un gruppo di volontari che lavorano essenzialmente solo sul territorio del XV Municipio.

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Ma quali sono, chiediamo, queste risorse limitate?
“I mezzi di cui disponiamo sono dodici. Ebbene, solo due di questi risultano assicurati. Ciò significa che su dodici mezzi di cui la Protezione Civile dispone soltanto due possono essere usati per le missioni, mentre gli altri dieci giacciono inutilizzati, con tutto quello che ciò significa per il grosso potenziale di cui disponiamo ma di cui non possiamo avvalerci”.
E in cosa consistono questi due mezzi disponibili? “Si tratta di due pick-up polifunzionali con cui riusciamo a portare a termine gran parte dei nostri interventi, sebbene questi siano sempre limitati alle nostre possibilità”.

Interventi a Cesano

Il nucleo guidato da Marzuolo ha sede a Cesano. Gli chiediamo quindi quali sono stati gli interventi effettuati qui, nell’estrema periferia nord.
“A Cesano abbiamo fronteggiato alcuni smottamenti, in particolare a Via della Fontana Morta, la cui viabilità era stata del tutto interrotta, e un altro sulla Via Francigena.”

Memori del nostro impegno circa la cura e valorizzazione della Francigena chiediamo a Marzuolo se i danni che ha subito lo storico percorso a Cesano siano significativi.
“Fortunatamente no, anche se a cedere è stato il costone di una montagna le cose potevano andare peggio, ma già dopo il primo intervento la situazione è tornata alla norma”.

Restiamo a Cesano, dove la situazione è ancora critica. Sono molte, infatti, le segnalazioni giunte da alcuni residenti del posto, e in particolare delle dimore che sorgono attorno all’incrocio tra Via Pietro Bellino e Via Felice Squitieri. Qui sono infatti presenti gli scheletri di alcuni edifici che non sono mai stati ultimati.

Un lago a via Squitieri

In certi casi sono state gettate solo le fondamenta, mentre in altri ci sono solo gli scavi cementati. E’ proprio a questo proposito che ci sono giunte più segnalazioni. Siamo andati a verificare, la situazione è davvero allarmante.

Davanti ai nostri occhi è infatti apparsa una fossa profonda una decina di metri e larga una trentina. Ciò che colpisce è che sia quasi totalmente piena d’acqua, quell’acqua che è caduta senza sosta nei giorni passati e che ora, per quanti abitano nei dintorni, costituisce un serio pericolo.

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Essendo il fondo della fossa cementato c’è il rischio che le piogge dei prossimi giorni possano farla traboccare, e a ciò va aggiunto che essendo il livello dell’acqua quasi al di sopra delle fogne la situazione potrebbe diventare davvero tragica.

Situazione a rischio

Chiediamo a Marzuolo se la Protezione civile sia al corrente del disagio.
“Ci sono giunte molte segnalazioni. Già da diverso tempo infatti conosciamo il problema, ma siamo impossibilitati a intervenire. Il luogo è infatti di un privato e senza la sua autorizzazione non possiamo fare niente, altrimenti rischiamo una denuncia per violazione di proprietà privata”.

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Ma allora perché non contattare direttamente il proprietario del terreno?
“Perché non sappiamo chi è, e finché non avremo la sua autorizzazione non potremo intervenire. Solo con l’intervento della Municipale o l’autorizzazione del Presidente del Municipio potremo fare qualcosa”.

Intanto la situazione per via Squitieri si fa sempre più grave.
“L’acqua sta scavando il terreno circostante – conclude Marzuolo – e c’è il rischio che la strada possa cedere da un momento all’altro”.

Adriano Bonanni

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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1 commento

  1. Il campidoglio di noi abitanti delle periferie se ne frega. Però ha aperto un sito internet in cui gli “spioni” possono denunciare le auto in sosta irregolare a Prati ed in qualche altro quartiere bene. Lunedì 17 febbraio ho appunto visto uno squadrone di vigili urbani che ha spiccato un centinaio di multe a macchine in sosta a viale delle milizie. Sono stati proprio i vigili a confermarmi di essersi mossi in seguito ad una “spiata” via twitter. Il sindaco e la sua giunta hanno mai provato ad arrivare da la storta a piazza mazzini? Sanno cosa è il trasporto pubblico in periferia?
    Insomma, in periferia situazioni da terzo mondo, in centro rigore elvetico!
    Bene.

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