Home ATTUALITÀ Disperati protagonisti di un Consiglio

Disperati protagonisti di un Consiglio

Galvanica Bruni

Oltre sessanta persone gremivano questa mattina il piccolo spazio riservato al pubblico nella sala Consiglio del XV Municipio, abbarbicati l’un l’altro come sulla metro nell’ora di punta. Tutti di Prima Porta, tutti venuti per portare le loro istanze, per gridare la loro rabbia, per chiedere aiuto da veri disperati. Qualcuno, non troppo disperato, ha tentato di di buttarla in politica ma è stato tacitato da chi voleva parlare di problemi veri e non di quelli della politica.

Doveva iniziare alle 10.30 il Consiglio straordinario richiesto con lettera firmata dai consiglieri NCD e PdL. Doveva sì, ma l’aver dato la precedenza ai cittadini – com’è di prassi e come era doveroso proprio oggi – ne ha fatto slittare l’inizio alle 12.

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La parola ai cittadini

E in quei novanta minuti si è ascoltato di tutto. Dai cittadini ospitati nell’albergo Flaminius che hanno ringraziato il municipio ma che ora chiedono un tetto vero sulla testa a chi, tanto per esser certi che nulla sfugga, chiede che gli interventi vengano registrati e acquisiti agli atti di Consiglio.

C’è chi chiede l’apertura di uno sportello municipale a Prima Porta per aiutare i cittadini e c’è chi racconta la sua esperienza. Come quella di un’anziana che vive a Prima Porta da decenni e che per la seconda volta in vita ha perso tutto: casa e negozio. Un caldo applauso le avvolge le spalle.

Presente anche uno dei comitati spontanei sorti in questi giorni. Il suo portavoce chiede cosa succederà, quale tipo di aiuto possono aspettarsi perché loro vogliono comunque sperare nel futuro e nelle istituzioni.
E chiedono al Consiglio e ai consiglieri di non fare sterile politica ma di impegnarsi nel fare cose concrete, di quelle che si toccano con mano. E da subito.

E non sono mancati, come dicevamo, interventi politici dal pubblico accolti da chi stava lì con la disperazione in gola anche con un po’ di fastidio.

Polemiche politiche? no grazie

Da parte di esponenti di Fratelli d’Italia si è tornati sull’episodio della manifestazione notturna davanti l’hotel Falminius spiegando che il loro obiettivo erano i nomadi lì ospitati gratuitamente dal Comune. “Se abbiamo creato panico fra i bambini ci scusiamo” dicono ora insistendo sul fatto che la politica capitolina sui nomadi è senza senso. Ma il pubblico si inquieta. “Che c’entra tutto questo con i nostri problemi? Torniamo a discutere dell’alluvione” dicono in coro.

Interviene la segretaria del circolo PD Labaro-Prima Porta, chiede di aprire uno sportello locale, che si facciano subito cose concrete come ad esempio rimuovere dalle strade le auto danneggiate, che si costituisca una commissione municipale ad hoc per Prima Porta, che si resusciti il Piano di sicurezza del 2006 steso per minimizzare il rischio allagamenti a Prima Porta.

Si scaldano poi gli animi quando giovani rappresentanti dell’NCD locale criticano il presidente del Municipio per eccesso di “presenzialismo” da social network. Non serve far sapere urbi et orbi ogni cinque minuti cosa si sta facendo. Si è pagati per fare il presidente di municipio, quindi testa bassa, bocca cucita e prendere esempio dal precedente presidente, lui sì che non si faceva tutta questa pubblicità.

Richiami all’ordine, basta la parola ai cittadini, sono le 12: è l’ora della politica. Con un nuovo appello inizia la seduta.

Claudio Cafasso

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1 commento

  1. Il “Piano Speditivo finalizzato a ridurre le condizioni di rischio dei soggetti esposti a rischio allagamento nel quartiere di Prima Porta-Anno 2006” è un documento importante per capire le cause (inadeguatezza del sistema di raccolta delle acque piovane e delle idrovore) e coordinare gli interventi per la segnalazione di allarme e l’eventuale evacuazione dei residenti (non certo per impedire l’allagamento). Molti sono gli Enti interessati ma la responsabilità maggiore ricade sulla Protezione Civile del Comune di Roma.
    Se il piano viene applicato “integralmente” è in grado sicuramente di ridurre rischi per i resident. Sarebbe importante perciò capire se:
    – è mai stato distribuito il “questionario”
    – è mai stata realizzata la “brochure” e se viene distribuita periodicamente
    – se il piano è mai stato illustrato (ad esempio nelle scuole)
    – se si fanno mai prove ed esercitazioni sia con gli organi tecnici che con la popolazione
    – se durante l’estate viene abbassato il livelo delle acque alla traversa di Castel Giubileo.
    Tenuto conto che in futuro (anche facendo i debiti scongiuri) la possibilità di caduta della pioggia sia superiore a 28mm/h è assai probabile, sarebbe bene verificare rapidamente quanto sopra esposto. Comitato RH.

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