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Puliamo insieme il Tevere, in 150 rispondono sì

Galvanica Bruni

pulizia-tevere.jpgSorprendente il risultato ottenuto dai cittadini impegnati sabato 25 gennaio nella pulizia delle sponde del Tevere in via Capoprati; in appena tre ore è stato possibile bonificare la pista ciclabile, il canneto e le scarpate lungo il tratto che da Ponte Milvio porta a Ponte Duca d’Aosta. Alle 12.30 via Capoprati era irriconoscibile.

Centinaia di bottiglie, stracci, scarpe e materiali di ogni tipo erano stati raccolti e imbustati in sacchi di colore diverso; una pulizia capillare fatta all’insegna della “differenziata”.

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La partecipazione alla manifestazione “I cittadini puliscono il Tevere-2” è stata davvero eccezionale; non meno di 150 persone tra operatori e cittadini. Si è trattato di un lavoro impegnativo che è stato fatto in collaborazione con AMA Decoro, il Gruppo PICS della Polizia Municipale, e la Cooperatva “Il granellino di senapa”; gli operatori sono intervenuti con alcuni mezzi per sgomberare i rifiuti, idropulitrici per togliere le scritte e decespugliatori.

Già alle otto il personale dell’AMA era in azione nei pressi di Ponte Milvio mentre alle nove e trenta, ora di appuntamento, è iniziata la faticosa pulizia dei canneti, delle aiuole e delle scarpate che affacciano sul Tevere.

Nei pressi del Ponte Duca d’Aosta le postazioni di “Retake-Roma” e del Comitato”Robin Hood” distribuivano guanti e sacchi per la raccolta mentre gli operatori delle idropulitrici cominciavano a togliere le numerose scritte che imbrattavano le scale in marmo bianco.

Particolarmente impegnativa è stata la bonifica delle aree adiacenti al ponte dove stazionano in genere numerosi gruppi di senza tetto che dormono e cucinano sotto il ponte; si è reso necessario entrare tra le canne e i rovi per asportare lattine, contenitori, pentole annerite oltre ad una consistente quantità di abiti usati.

La decisione di differenziare la raccolta (vetro, stracci, fogliame ecc.) ha reso ancora più problematica l’opera di pulizia. Determinante il lavoro svolto dai giovani studenti delle varie scuole di Roma Nord che tra cui alcune studentesse della Facoltà di Ingegneria Ambientale e i ragazzi del “Comitato Balduina”.

L’opera di pulizia, che si è protratta per circa quattro ore, ha permesso di ripulire quasi 500 metri di sponda e di cancellare la maggior delle scritte fatte su Ponte Duca d’Aosta; purtroppo non è stato possibile bonificare il greto del fiume a causa del livello delle acque innalzatosi per le recenti piogge.Si è trattato comunque di un lavoro impegnativo e faticoso dal momento che l’area che da Ponte Milvio arriva al Foro Italico è particolarmente sporca e degradata.

Al secondo appuntamento de “I cittadini puliscono il Tevere” hanno aderito il Comitato Robin Hood, Retake Roma, Cooperativa il Granellino di Senapa, Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, Comitato per Via Gradoli, Marymount International School, Cittadinanzattiva Lazio, Legambiente, American Overseas School of Rome, Bastacartelloni, Parco Fluviale Capoprati, Istituto Tecnico Industriale “Bernini”, Liceo Gaetano De Sanctis.

 La manifestazione è servita inoltre per mettere in evidenza due aspetti.

Il primo riguarda il Tevere come vera e propria “risorsa”: un fiume pulito e con banchine accessibili diventa risorsa per il turismo, lo sport o il semplice svago dei cittadini. Attualmente un lungo tratto di banchina è ricoperto da terra, sabbia e canne che ne impedisce la fruizione mentre il greto è talmente sporco da scoraggiare chi vorrebbe praticare il canottaggio o la canoa.

Un intervento corposo di sistemazione pertanto non è più dilazionabile; i tanti Enti che hanno competenza sul Tevere devono uscire dalla loro ambiguità e definire con precisione competenze e interventi da compiere

L’altro aspetto riguarda i folti canneti che oltre ad ospitare numerose baracche di senza tetto è quasi impossibile pulire; sarebbe pertanto opportuno eliminarli e sostituirli magari con piante di alto fusto in grado di dare ombra e permettere la visione del fiume.
Questa proposta probabilmente non sarà gradita a quegli ambientalisti che ritengono i canneti (all’interno dei quali trovano rifugio numerose specie animali) intoccabili. Nella realtà, il canneto tra Ponte Milvio e il Ponte della Musica è un ricettacolo di rifiuti organici, e non, che neppure la buona volontà dei cittadini potrà mai bonificare.

Francesco Gargaglia

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