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Le tre B di via Val Gardena

Galvanica Bruni

Buio, buche e barriere: queste le tre “B” che contraddistinguono Via di Valgardena, la strada che mette in comunicazione la Cassia Antica con Via dell’Acqua Traversa e Via Panattoni nonché il Villaggio dei Cronisti, sulla Cassia. La strada, anche se interna, è molto trafficata perché è anche l’unica via per raggiungere la grande Caserma della Marina Militare. E da anni è completamente al buio.

Su 17 lampioni disposti sul lato destro ben 15 sono spenti; alcuni sono piegati e danneggiati, gli altri semplicemente morti. Ed è dal 2011, sì dal 2011, che se ne parla. Il fatto ha dell’incredibile.

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Considerate le tante richieste avute dai residenti e dai vertici militari della Marina affinchè la strada fosse illuminata, dopo un’animata seduta andata a vuoto (leggi qui), in quella successiva, era il 30 maggio 2011, il Consiglio dell’allora XX Municipio votò una risoluzione, la n.22 (clicca qui), con la quale chiedeva all’assessore ai Lavori Pubblici municipale di attivarsi presso ACEA affinchè si ultimasse quanto prima il processo di acquisizione dell’impianto di illuminazione provvedendo ad attivarlo.

Ma in via Val Gardena è ancora buio fitto.

Eppure parliamo di una strada molto frequentata e non di un viottolo di campagna come parrebbe essere dalle sue dimensioni, e quindi l’illuminazione è il primo elemento alla base della sicurezza degli utenti.
In via Val Gardena si trova infatti un grosso comprensorio abitato da decine e decine di famiglie, più in là un grande circolo sportivo, per non parlare della Caserma della Marina Militare e dei tanti marinai che vanno e vengono e, infine, dei tanti automobilisti che la usano come valida alternativa alla Cassia per raggiungere la zona Villaggio dei Cronisti.

E veniamo alle buche sull’asfalto che sono invece una costante perché il manto stradale, sollecitato anche dal passaggio dei bus, viene continuamente rappezzato. E’ sufficiente un forte acquazzone per allagare la strada e quando le acque si ritirano viene fuori una specie di groviera.

Si tratta di un “cocktail”, buche più buio, pericolosissimo specie per moto e scooter.

L’ultima “b” è rappresentata dalla barriera costituita dalle auto che parcheggiano sul marciapiede, nei pressi di un frequentato circolo sportivo; le vetture occupano l’intero marciapiede costringendo i militari che la sera, al termine del servizio, lasciano la caserma a camminare sulla carreggiata nell’oscurità più totale.

Poco distante, in Via dell’Acqua Traversa, il 2 luglio 2009 Emanuele Murgia, 18 anni ancora da compiere, perse la vita in un incidente stradale; tra le possibili cause si parlò anche di tombini malmessi e dell’assenza di una riga di mezzeria che poi venne fatta.
Prima che si ripeta una analoga tragedia sarà bene intervenire; ripristinare l’illuminazione, rifare il manto stradale e impedire alle auto, dal momento che vige il divieto di sosta e fermata, di occupare il marciapiede.

Francesco Gargaglia

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3 COMMENTI

  1. Piove… le buche di Val Gardena ricompaiano come sentono un po’ di umidita’ che vergogna……non dico altro se poi ci mettiamo luci e maccchine sul marciapiede abbiamo fatto BINGOO.
    Ma lo vogliamo rifare quel tratto di strada ??Quanto costa e costata la Romanella negli anni???

  2. Per le buche il sindaco non fa nulla, però ha aperto un sito internet in cui gli “spioni” possono denunciare le auto in sosta irregolare a Prati ed in qualche altro quartiere bene. Lunedì 17 febbraio ho appunto visto uno squadrone di vigili urbani che ha spiccato un centinaio di multe a macchine in sosta a viale delle milizie. Sono stati proprio i vigili a confermarmi di essersi mossi in seguito ad una “spiata” via twitter. Il sindaco e la sua giunta hanno mai provato ad arrivare da la storta a piazza mazzini? Sanno cosa è il trasporto pubblico in periferia?
    Insomma, servizi da terzo mondo, ma in centro rigore elvetico sui posteggi!
    Bene.

  3. Ancora nell’Italia del 2014 chi denuncia l’inciviltà altrui viene bollato come spione.
    Avanti così….

    Riguardo a via Val Gardena credo che la strada sia privata e non acquisita dal comune quindi rifacimento del manto stradale ed illuminazione spetterebbero ai frontisti proprietari.

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