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A proposito di sicurezza a Ponte Milvio

Galvanica Bruni

“Fermato un pusher mentre spaccia”, “preso dopo pochi minuti l’assalitore”… quante volte avremmo voluto scrivere un titolo così in occasione dei tanti fatti che accadono a Ponte Milvio, vuoi per i derby vuoi per la movida, invece di registrarli come eventi senza un finale. E al verificarsi di ognuno di essi, come la recente mega rissa con due accoltellati, la domanda che ci poniamo è sempre la stessa: ma quelle otto telecamere installate oltre tre anni fa, funzionano? Non dovevano servire a garantire la sicurezza di Ponte Milvio?

La loro installazione venne annunciata con grande enfasi a febbraio 2010. Avrebbero dovuto monitorare e prevenire in real-time gli effetti della movida e della microcriminalità a Ponte Milvio consentendo anche alle forze dell’ordine di agire su base pronto intervento.

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Così si espresse l’allora presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, nel corso della trasmissione “Buongiorno Regione” del TGR Lazio presentando le otto telecamere, tutte di ultimissima generazione, posizionate in modo da consentire alla sala controllo della Polizia Municipale di visualizzare a 360 gradi tutti gli angoli della Piazza in presa diretta, istante dopo istante (leggi qui).

Il progetto, che richiamava alla memoria il grande fratello orwelliano, era costato ai contribuenti circa 200mila euro ottenuti dal Municipio grazie ad un finanziamento della Regione Lazio servito anche all’installazione di un analogo sistema di videosorveglianza a Prima Porta, in Piazza Saxa Rubra, ed alla realizzazione del famoso, e poi risultato di scarsa efficacia, “Quadrilatero Roma XX” caduto subito nell’oblio.

Ma torniamo a Ponte Milvio, dove l’avvento delle telecamere fu salutato dai residenti con un sospiro di sollievo: da oggi, si dissero, minuto dopo minuto c’è chi controlla, staremo dunque tutti più tranquilli.

Ma la prima sorpresa arrivò un anno dopo.
Intervistando il comandante del XX Gruppo di Polizia Municipale, Giuseppe Bracci, l’8 febbraio 2011 VignaClaraBlog.it apprese che le telecamere di Ponte Milvio non erano ancora state collegate alla Sala Controllo. “Lo saranno nei prossimi giorni” ci venne detto.

Per un anno dunque avevano svolto solo la funzione di spaventapasseri. Più in là ci avvisarono che il collegamento era stato realizzato.

Ma da allora ad oggi non abbiamo mai potuto scrivere un titolo che cominciasse così: “Grazie alle telecamere di Ponte Milvio…..”. E quindi il dubbio risorge forte: funzionano? Qualcuno le presidia? Esiste un monitoraggio in real-time della Piazza ai fini prevenzione e pronto intervento? Servono quanto meno a catturare le immagini consentendo il riconoscimento a posteriori degli autori di fatti criminosi?

L’assenza negli ultimi tre anni di titoli siffatti dalle pagine dei quotidiani nazionali e locali pare fornire l’unica risposta possibile al dubbio: sono state un  flop?
La comunità di Ponte Milvio attende smentite in tal senso. A fornirle potrebbe essere la Commissione Sicurezza appena insediatasi in XV Municipio.

Claudio Cafasso

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5 COMMENTI

  1. Gentile Cafasso, attendo anch’io risposta ufficiale alla sua domanda.

    Ma non posso fare a meno di rammentare che le telecamere, se dall’altra parte del “filo” non c’è qualcuno che guarda le immagini trasmesse, non servono praticamente a nulla… forse a capire “a posteriori” la dinamica di certi eventi.

    A voi pare credibile l’attività continuata, anche di notte, di una postazione di controllo del municipio che controlla le immagini e segnala eventuali problemi?

  2. siamo in tanti ad aspettare una risposta ! Abito a Ponte Milvio da quando sono nata e ho visto questa piazza scivolare anno dopo anno nel degrado. Non voglio sembrare una bacchettona perchè non condanno la movida di per sè che ha portato tanta gioventù e quindi ha smosso anche l’economia locale, ma si sa che dove ci sono centinaia e centinaia di ragazzi arrivano subito anche chi ne vuole approfittare, ladruncoli, spacciatori, esaltati con bande che vogliono impadronirsi delle strade. Ero contenta delle telecamere ma a quanto pare non servono a niente, sono stati soldi buttati, forse era meglio spenderli per fare la ztl con i varchi eletrronici come nel resto di Roma, almeno ci saremmo risparmiati il caos del traffico e delle macchine in terza fila sotto casa.

  3. ….ma la passata presidenza non aveva fatto del QUADRILATERO il suo cavallo di battaglia?
    Su questa vicenda, c’è stata e c’è, come al solito poca trasparenza !!

  4. Mi permetto di ricordare, auspicando di non compiere lesa maestà, che un impianto venne installato anche all’incrocio tra via Cassia e via Gradoli.

    Nonostante le farneticazioni del delegato del sindaco alla sicurezza, detto sistema non è mai entrato in funzione e non è pertanto risultato di ausilio alcuno nelle indagini relative ai gravi danneggiamenti che ha subito la mia famiglia nella notte del 25 marzo.

    Fin quando tollereremo questi abusi e sperperi?

  5. Invito l’attuale dirigenza del Comitato per Via Gradoli a sollecitare nuovamente i referenti politici municipali e comunali.
    Delle due l’una: se non sussiste possibilità alcuna di rendere l’impianto funzionante, esso venga rimosso o, in caso contrario, definitivamente attivato.

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