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Manifesti di Papa Francesco pagati dal Comune e mai affissi

ArsBiomedica

polizia-locale.jpgUn migliaio di manifesti commissionati dal Comune di Roma per pubblicizzare gli incontri del Pontefice, invece di essere regolarmente affissi sono stati ritrovati nei cassonetti dell’immondizia. I poster sono stati sequestrati dagli agenti del Gruppo Sicurezza Sociale e Urbana, diretti dal comandante Maurizio Maggi, che hanno proceduto a ispezionare la tipografia che li aveva stampati.

Si sono così individuate le società che avrebbero dovuto procedere alle affissioni. La gara d’appalto da circa un milione di euro era stata aggiudicata con un ribasso del 53%. Ai responsabili delle aziende coinvolte sono stati contestati i reati di frode e inadempimento di contratti nelle pubbliche forniture nonché di truffa ai danni di Roma Capitale.

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7 COMMENTI

  1. Un milione di Euro per mille manifesi fa mille euro a Manifesto.
    Mi sembra un poco tanto.
    Forse erano solo una parte dei maifesti da affiggere.

  2. Superfluo ogni commento sulla vicenda. Piuttosto…perchè mai il Comune di Roma si sarebbe fatto carico di pubblicizzare gli incontri col Pontefice?

  3. E finirà tutto a tarallucci a vino. E poi, perché non si è occupato il Vaticano di pubblicizzare gli incontri, magari in modo più ecologico, senza sporcare i muri?

  4. sarebbe interessante vedere un’immagine del manifesto, per capire a quale titolo la spesa era a carico del comune. Spero che l’amministrazione di centrosinistra spenda meglio i nostri soldi

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