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Venti di secessione a Polline Martignano

polline martignano
ArsBiomedica

C’è a Roma, all’interno del XV Municipio, uno spicchio di terra ignorato e semi abbandonato. Non tanto dai cittadini, che seppur in pochi qui vivono e vogliono continuare a vivere, quanto dalle istituzioni. E’ un caso che raramente ci siamo trovati a documentare. Non è il degrado che colpisce chi va per la prima volta va a Polline e Martignano, quanto la strana sensazione di trovarsi in un posto invisibile, che c’è ma ufficialmente sembra non esistere.

Lo scenario è quello magnifico del lago di Bracciano, 40 km a nord di Roma, tra il Comune di Anguillara e il Comune di Trevignano. Ma la particolarità di Polline è questa: pur trovandosi tra due diversi Comuni e a 40 km dalla Capitale è un territorio di circa mille ettari che appartiene in tutto e per tutto al XV Municipio di Roma.

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Il termine tecnico è exclave, vale a dire che pur terminando a Osteria Nuova, dove poi ha inizio il Comune di Anguillara, il XV Municipio ingloba al suo interno la piccolissima frazione di Polline che da Osteria Nuova distanzia una decina di chilometri.

Di questo exclave, che offre spiragli di vita agricola che farebbe bene a valorizzare, il Comune di Roma, dicono i residenti, non si occupa. Al contrario, pare mantenere una costante indifferenza verso i disagi di un territorio che sembra sempre più una terra di nessuno, con abitanti che vorrebbero appartenere un po’ ad Anguillara, un po’ a Trevignano, un po’ a Bracciano. Nessuno a Roma.

La disillusione e la rabbia verso il Comune d’appartenenza sono tali che in molti vorrebbero annettersi a uno dei territori vicini, perché nessuno qui sa tirare pietosi veli sulla realtà, e la realtà è quella di un posto dimenticato, messo definitivamente da parte.
Ma quali sono questi disagi che Polline soffre da ormai tanti, troppi anni? Dove le cause? E soprattutto, quali le soluzioni per mettere fine al disagio, al silenzio, all’indifferenza?

Non si capirà molto dell’urgenza di queste problematiche se non si entra prima nell’ottica di una realtà non riconosciuta, dove le difficoltà materiali non sono frutto di disattenzione – e perciò, nel bene e nel male, rimediabili – quanto di non ammissione. Vale a dire che la maggior parte dei problemi di seguito elencati pur se risaputi, se non addiritutra ufficialmente riconosciuti, vengono sistematicamente ignorati.

Manca tutto, dalle strade alle fogne

Prima di tutto a Polline mancano le strade. Quando ci sono spesso vengono rese impraticabili da buche o dissesti tali che è necessario percorrerle a piedi. Di conseguenza la posta qui non arriva, l’ultimo avamposto valido per gli abitanti della zona è Cesano, a oltre dieci chilometri di lontananza. Ma, mancando i collegamenti, è difficile da ritirare.

L’Atac infatti non serve la zona che, di notte, causa mancanza di illumanazione pubblica, è totalmente immersa nell’oscurità.
Allo stesso modo manca la raccolta dei rifiuti, perché l’Ama non raggiunge la zona, con conseguente emergenza rifiuti sempre dietro l’angolo.

Anche l’Acea latita, cosicché gli abitanti di Polline sono costretti a rifornirsi di acqua potabile da soli, magari facendo ricorso a pozzi privati. Ma essendo l’acqua della zona di origine vulcanica, in molti devono pagarsi autonomamente gli esami clinici per verificare che il livello di arsenico non sia troppo elevato.

Di un impianto fognario poi nemmeno l’ombra. Per rimediare ad alcuni di questi disagi a Polline ci si ingegna come si può. Dopo gli esami clinici dell’acqua c’è chi ha sottoscritto un accordo inividuale con il Comune di Trevignano per lo smaltimento dei rifiuti, previa autorizzazione da parte del Comune di Roma e relativo pagamento della tassa sui rifiuti al vicino Comune.

Alcuni si autofinanziano per realizzare infrastrutture minime necessarie. Altri hanno scritto all’Unione Europea per ottenere lo status di zona disagiata, e quindi esente da tasse, ma l’iter è tutt’altro che facile e i requisiti devono esserci tutti.

Ma in questo senso il riconoscimento, se così può essere definito, c’è già stato. Nel 2011 infatti il Comune ha deliberato l’esenzione per Polline dalla tassa di soggiorno. Ufficialmente per mancanza di pubblica utilità ma in realtà, ed è tutto scritto nella delibera, per una lunga serie di carenze che assumono così, involontariamente, un riconoscimento ufficiale del disinteresse.

Secessione come soluzione?

La soluzione che qui tutti invocano è una: annessione ad un comune vicino. Uscire cioè dai limiti puramente burocratici del XV Municipio ed entrare a far parte di uno dei due Comuni limitrofi. Per far questo bisognerebbe per prima cosa ricorrere a un referendum popolare, scrivere al Presidente della Repubblica e sentire il parere del Comune accogliente.

Molti suggeriscono Trevignano, in quanto le aziende agricole, di cui Polline è colma, lì sono esenti da tasse. Oltre a questo si fa leva sul richiamo turistico della zona: tra camping, aziende e agritutismi c’è chi scommette che una rivalutazione turistica di Polline potrà portare benefici economici di indubbia utilità.

A Polline nessuno vota

Ci si chiedeva come mai a Polline la qualità dei servizi fosse così scadente. Una risposta non c’è, ma di supposizioni se ne possono raccogliere molte. La più logica è quella che imputa alla lontananza territoriale dal XV Municipio tutti i disagi patiti.

Ma c’è chi va oltre e punta il dito verso il clientelismo tipico della politica intesa, sempre più spesso, in senso utilitaristico.

E’ l’opinione qui diffusa, che ci viene riferita da uno degli abitanti: “la verità è che la maggior parte degli abitanti di Polline sono qui per seguire le aziende e le varie attività, quasi nessuno ha la residenza. E non avere la residenza vuol dire non votare. Anche se a candidarsi fosse qualcuno che per Polline si è attivato”.

Adriano Bonanni

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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6 COMMENTI

  1. Contrariamente che a Polline sulle rive del lago di Martignano si è ben saputo speculare, dall’esosissimo parcheggio che il comune di Anguillara si è (più o meno) accaparrato a personaggi senza alcun tipo di scrupolo “etrusco” che hanno “lottizzato” ogni mq. di spiaggia… …poco più di vent’anni fa era un piccolo paradiso terrestre a pochi km da Roma ora …”mi fa strano”…

  2. Un posto paesaggisticamente molto bello che aspetta solo che gli si dedichi un minimo di attenzione, ma allo stato dei fatto è come se non esistesse, ma forse questo è il destino di chi non porta voti…

  3. La frazione di Polline Martignano fa parte del parco naturale regionale del complesso lacuale di Bracciano-Martignano, il cui Ente di gestione (al momento commissariato) dovrebbe coordinarsi un pò di più di quanto ha fatto finora con il XV Municipio, che a sua volta dovrebbe fare altrettanto.
    Ne deriva che il neo Presidente Daniele Torquati ha il compito di far dotare questa frazione dei dovuti servizi mancanti nella loro piena compatibitlià con la tutela dell’area naturale protetta, interfacciandosi con l’Ente Parco se non altro per l’acquaisizione di tutti i preventivi ed obbligatori nulla osta.

  4. 1) Per la modifica dei confini comunali (anche del comune di Roma Capitale) serve una legge regionale su proposta di 5000 cittadini e un referendum con la popolazione interessata (art 133.2 Cost.) anche in caso di richiesta di adesione ad altro Comune limitrofo. Si tenga presente che al momento Polline Martignano fa parte di Roma Capitale. Il terzo decreto legislativo su Roma Capitale pubblicato in GU pochi giorni fa ha lasciato in piedi la previsione dal 1 gennaio 2014 della Città metropolitana di Roma Capitale. Così dal 1 gennaio 2014 avremo la Capitale Comune e la Capitale Città Metropolitana. Quest’ultima però non avrà nessuna delle funzioni speciali spettanti alla Capitale, ma solo le ordinarie funzioni spettanti oggi alle Province e domani alle Città Metropolitane. Va approfondito se vi sono difficoltà aggiuntive per la > di un territorio oggi nel Comune di Roma Capitale e domani fuori dal Comune di Roma Capitale.

    2) Il Lago di Bracciano, sulla cui sponda Roma si affaccia per 4 km proprio grazie alla frazione di Polline Martignano, è riserva idrica di Roma. E’ un Peschiera BIS. Okkio a togliere a Roma la riserva idrica di sicurezza. Si veda l’imbocco dell’acquedotto presso il monumento papalino accanto al ristorante sul lago tra Anguillara e Trevignano.

    3) Esistono il Consorzio idrico e il consorzio per la navigazione del Lago di Bracciano. Bisogna approfondire il ruolo che in essi esercita il Comune di Roma Capitale – XV Municipio.

    4) Nella frazione è presente l’Incubatorio Ittico della Provincia di Roma, gestito dal Servizio Pesca in Via Tiburtina 695. Proprio da pochi giorni è stata stanziata una piccolissima cifra per migliorarne la fruibilità da parte delle scolaresche che già oggi visitano la struttura.

    5) Il Comune di Trevignano -nonostante le speculazioni dalla villettopoli all’Acqarella a quelle su Rocca Romana al tentativo di lottizzare Vicarello – è quello che ha meglio conservato il suo territorio. Non è affatto garantito che il passaggio sotto Trevignano garantisca una migliore salvaguardia ambientale e paesaggistica del sito….

    6) Dalle spiagge del Lago di Martignano con accesso dalla Cassia bis-Valle del Baccano (quella con accesso da Anguillara fa parte del Comune di Anguillara) agli agriturismi o ristoranti o campeggi o circoli ippici nella frazione Polline sul Lago di Bracciano stiamo parlando di un territorio eccezionalmente bello e meritevole di piu’ di una escursione (pubblicità gratis a POLLINE MARTIGNANO).

  5. La questione Polline è stata lanciata lo scorso anno dal direttore del giornale Sentire di Corona Perer , per chi volesse saperne di più http://www.giornalesentire.it/2008/aprile/794/parcodibracciano-ilcasodei7abitantidellariservadipolline.html.

    Ancora oggi il caso Polline viene sostenuto dall’associazione di Turismo responsabile “Terra Tua” nella persona di Elena Riccioni e dall’associazione youQ nella persone di Barbara La Rosa. Entrambe le associazioni attraverso l’apertura all’ascolto, alla solidarietà, alla collaborazione e all’etica vogliono porre l’attenzione su alcune tematiche spesso nascoste dal SILENZIO . . . .
    Per portare alla luce i piccoli e grandi problemi delle nostre terre, infatti, c’è bisogno di fare squadra e di coalizzarsi.
    E’ proprio l’Empatia, cioè la capacità di mettersi in collegamento con gli altri, che ci ha unito nelle comuni battaglie contro le ingiustizie e a favore della valorizzazione delle nostre meravigliose terre.
    Cogliamo l’occasione nel ringraziare Adriano Bonanni per aver sostenuto questa causa e averla portata nelle pagine di VignaClaraBlog.it
    Per chi volesse saperne di più potete visitare il sito http://www.terratua.net o http://www.barbaralarosa.it/2013/03/22/polline-e-martignano-la-frazione-del-xx-municipio-di-roma-dimenticata-da-tutti/ .

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