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Vivibilità Ponte Milvio, rispondono i candidati presidente del XV

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VignaClaraBlog.it ha chiesto agli otto candidati alla presidenza del XV Municipio di rispondere a questa domanda, risultata quinta per importanza nel nostro sondaggio: “Qualora eletto presidente, quali iniziative intende mettere in campo nei primi sei mesi del suo mandato per risolvere concretamente il problema Ponte Milvio? (ZTL estiva, si o no?; movida; bancarelle; dehors via Flaminia; riapertura Torretta Valadier; aree sosta per residenti; strisce blu…)”. Così hanno risposto.

Simone Ariola (lista Marchini Sindaco)

Si a una ztl notturna estiva con una dovuta fase di studio e progettazione e poi sperimentazione.

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Bisogna predisporre un piano di regolamentazione delle attività in sede fissa e non e delle OSP, occupazioni sede pubblica. Bloccare immediatamente le vergognose disparità praticate tra i vari commercianti in materia di OSP.

Occorre riaprire e valorizzare la Torretta Valadier ed il suo antico Ponte.

Creare aree sosta per i residenti sarebbe opportuno,ma occorre un valido studio di progettazione e poi sperimentazione.

Leonia Coccia (liste varie)

risposta non pervenuta

Gianni Giacomini (PdL e liste centrodestra)

Anche in questo caso è stato fatto un grande lavoro nella zona di Ponte Milvio, soprattutto con l’installazione di telecamere per la videosorveglianza.

Io stesso ho voluto fortemente la realizzazione della ZTL estiva e del parcheggio pubblico realizzato nell’area dell’ex mercato. Sarà nostra cura intervenire sugli organi capitoli allo scopo di mantenere i varchi di accesso per tutto il periodo estivo, regolarizzandoli con apposite strutture fisse.

Per quando riguarda la Torretta, ho intenzione di chiedere il suo utilizzo per la celebrazione dei matrimoni civili, così come ho indicato nel mio nuovo programma amministrativo.

In questi ultimi anni, a differenza di quanto è accaduto nel passato, ho cercato di limitare la realizzazione di eventi in Piazzale Ponte Milvio, soprattutto quelli destinati a creare problemi di viabilità o di disturbo alla quiete pubblica

Vincenzo Leli (lista civica Vènti di Cambiamento)

risposta non pervenuta

Ivana Perina (Casapound Italia)

La situazione di Ponte Milvio deve oramai ritenersi acquisita. Fenomeni come quello della così detta movida non sono reversibili. Lo sarebbero se vi fosse una chiara volontà di scoraggiare il fenomeno, ma questa presunta volontà si scontra contro la prova dei fatti. Come può definirsi contrari alla movida, salvo poi autorizzare due locali all’allargamento del marciapiede per far spazio ad altri tavoli? Come si può pubblicamente definirsi contrari alla movida, salvo poi permettere il continuo sorgere di nuovi chioschi evidentemente finalizzati alla somministrazione di cibo ed alcoolici?

Un vecchio adagio recitava: vizi privati e pubbliche virtù. Questa è la condizione nella quale da anni vivono i residenti. Quello che, a nostro modo di vedere, si può fare per la zona e che è stato inserito nel nostro programma è revocare immediatamente tutti i permessi per aree sosta destinate al commercio ambulante (che tale non è).

Obbligare gli avventori dei locali, soprattutto nel periodo estivo, ad utilizzare come area parcheggio quella antistante allo stadio Olimpico (magari dopo esserci accertati che frotte di nomadi non possano taglieggiare i malcapitati). Creare delle aree soste riservate ai residenti e vigilare sul loro rispetto.

Gaetano Seminatore (PdCI, lista Sinistra per Roma)

risposta non pervenuta

Daniele Torquati (PD e liste centrosinistra)

Regolamentare le occupazioni di suolo pubblico (O.S.P.) dell’intero territorio, partendo dalla zona di Ponte Milvio, attraverso la realizzazione del Piano di massima occupabilità che, nonostante le nostre richieste, il Municipio non ha ancora realizzato, al fine di agevolare il lavoro di chi ne ha diritto, di eliminare l’abusivismo e di rendere vivibili i quartieri.

Non sono contro gli esercizi commerciali, ma per la vivibilità del quartiere e di chi ci abita, quindi uno dei primi atti che farò da Presidente del Municipio è quello di eliminare la direttiva, emanata da Giacomini, che permette l’allargamento delle pedane e la sottrazione di posti auto per scongiurare ulteriori impianti come i famosi “marciapiedi fai da te”.

Per la ZTL credo che sia realizzabile a patto che sia frutto di uno studio e che sia inquadrata all’interno di un piano complessivo che tenga conto anche delle esigenze dei residenti che abitano anche nelle zone limitrofe.

Vista la presenza di molti locali e la conformità delle abitazioni, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’AMA, vorrei promuovere un progetto sperimentale di raccolta di oli esausti e di raccolta differenziata porta a porta per tutto il quadrante di Ponte Milvio.

In ultimo potremmo adibire la Torretta Valadier come luogo dove poter celebrare i matrimoni civili: dopo la grottesca presenza dei lucchetti, una promessa di matrimonio potrebbe rilanciare la nostra immagine di Municipio dell’amore.

Teresa Maria Zotta (Movimento 5 Stelle)

L’area di Ponte Milvio è il centro dell’aggregazione di giovani e non solo. In questi mesi abbiamo cercato di conoscere sia le problematiche degli abitanti sia quelle dei ristoratori, in primo luogo. E’, comunque, indubbio che la zona, unico centro della movida lontano dal centro storico, debba costituire un’isola felice, che contemperi le esigenze ricreative e di svago con il diritto alla quiete e al riposo.

Si dovrà garantire il rispetto della legalità, esigenza manifestata da tutti, attraverso controlli costanti, non solo nelle ore serali, ma anche di giorno sugli ambulanti, in primo luogo. Questo fatto interessa non solo l’area di Ponte Milvio, ma anche la via Cassia.

Riguardo la ZTL saranno chiamati a decidere le Associazioni e i Comitati; comunque si favorirà l’attivazione di un servizi di navette dalle aree di parcheggio e la identificazione di aree di parcheggio riservate ai residenti.

La Torretta Valadier dovrà diventare polo culturale per giovani artisti; da qui l’impegno a sollecitare le Belle Arti per il rilascio delle necessarie autorizzazioni.

Controlli periodici dovranno essere eseguiti dalle autorità competenti a ridosso del fiume per prevenire e/o rimuovere insediamenti abusivi.

La presenza dei dehors è regolamentata da un protocollo firmato il 6 febbraio da Comune, confcommercio e confesercenti. Si tratterà di verificarne i requisiti previsti.

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2 COMMENTI

  1. Speravo in qualcosa di + efficace dalla signora Zotta, al contrario mi sembra buona la sintesi di Torquati…insignificante quella di Giacomini che x far bella figura dice cosa ha fatto (fatto? vedi anche il post del sig. Michele) e non quello che fara’….la domanda era molto chiara e semplice.

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