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Vigna Clara, stroncato a metà Maratona

Galvanica Bruni

questionmark3.jpgTroppo stanco per restare ancora in piedi, forse distrutto dalla consapevolezza dell’inutilità della sua presenza, gli son venute meno le forze ed è improvvisamente crollato su sé stesso, stroncato a metà della Maratona. E’ accaduto un paio di mesi fa ma solo ora, grazie alla segnalazione di un lettore, veniamo a conoscenza del fatto perché lui è ancora lì, abbandonato sul marciapiede, imprigionato fra sbarre e barriere.

A metà di via della Maratona, a Vigna Clara, è infatti un paio di mesi che un segnale stradale di divieto di sosta giace di traverso sul marciapiede impedendo il transito ai pedoni e ai giovani studenti che si recano nella vicina scuola media.

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Ma non solo, amorevoli mani lo hanno circondato con un paio di transenne erigendo così una vera barriera architettonica. E le transenne continuano, sono esattamente dieci e bloccano il marciapiede per circa venti metri costringendo piccoli e anziani ad avventurarsi sulla strada per proseguire il loro cammino.

Chi e perché le abbia messe non si sa.
Non ci sono lavori in corso, nessun cartello ne segnala la presenza o ne spiega la ragione.

Già a novembre 2012 denunciammo la presenza di una anomala e presumibilmente abusiva recinzione proprio nello stesso punto di via della Maratona (leggi qui).

Anche in quel caso nessun cantiere, nessun cartello, solo una lunga recinzione a bloccare il marciapiede per venti metri. Dopo il nostro articolo venne rimossa, dicono nottetempo.

Ma dopo qualche mese ecco spuntare dieci transenne e un segnale di divieto di sosta. Lui, il poverino, è poi crollato mentre le barriere sono ancora lì a bloccare il passaggio.

Quale mistero nasconde quel tratto di marciapiede di via della Maratona, a chi e perché sta tanto a cuore fino al punto di recintarlo continuamente a discapito dei pedoni?

Edoardo Cafasso

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