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Nel XX vietato parlare di circhi

Duca Gioielli

silenzio.jpgIl circo Mario Orfei dei Bellucci, impiantatosi in viale Tor di Quinto nell’area parcheggio ex Gran Teatro dal 20 dicembre al 27 gennaio, sarebbe stato abusivo. A questa conclusione erano giunti i consiglieri del XX Municipio Alessandro Cozza (PD), e Alessandro Pica (SEL) che in una nota congiunta di poco tempo fa avevano denunciato il fatto documenti alla mano. Ma a suscitare lo sdegno dell’opposizione è stato, almeno in termini politici, ben altro.

I due consiglieri basavano la loro denuncia su due fatti incontrovertibili. Sia il direttore del XX Municipio che quello del Dipartimento Tutela Ambientale del Campidoglio avevano infatti messo nero su bianco che nessuno aveva mai autorizzato l’installazione del circo che però, nonostante ciò, ha tenuto spettacoli per un mese intero senza pagare la tassa di occupazione di suolo pubblico che, secondo Pica, ammonterebbe a circa 100mila euro.
“Una bella cifra davvero – fa sapere Pica – che corrisponde ad esempio a quanto serve per le spese di un mese delle operatrici ‘AEC’ a supporto degli alunni diversamente abili presenti nelle scuole del nostro territorio”.

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A carico del circo è stata emessa anche un’ordinanza di sgombero: lasciare libero il suolo pubblico entro il 28 gennaio diceva, ma ormai a programmazione degli spettacoli finita, è risultata essere improduttiva.

Ma l’oggetto del contendere, l’evento che ha scatenato lo sdegno dell’opposizione è ben altro.

E’ emerso infatti che, nonostante la situazione di irregolarità del circo fosse ben nota al Municipio, “proprio all’interno dello stesso, una decina di giorni fa – riferiscono i consiglieri d’opposizione Pica e Cozza ai quali s’è aggiunto Andrea Antonini – il presidente Gianni Giacomini ha organizzato una convention politica con l’ex assessore regionale Pino Cangemi, con il consigliere capitolino Roberto Cantiani e il candidato presidente alla regione Lazio Francesco Storace alla quale ha invitato molti cittadini con biglietti omaggio.”

Una decisione che è apparsa quanto meno inopportuna, forse disdicevole e che ha indotto i consiglieri Pica (Sel), Cozza (Pd), Antonini (Casapound), Calendino (FdI) e Massimini (Udc) a presentare stamani, nella seduta di Consiglio, un ordine del giorno di censura nel quale, riportiamo testualmente avendone dato lettura il presidente d’aula Simone Ariola, si “denuncia una totale assenza di controllo del territorio da parte della presidenza del XX Municipio che non solo permette l’installazione di un circo abusivo sul territorio ma organizza all’interno dello stesso addirittura una convention politica per la campagna elettorale”. Non solo, si denuncia anche “il colpevole ritardo degli organi preposti al controllo ed al rispetto delle leggi che hanno permesso al circo abusivo di rimanere al proprio posto fino alla fine della programmazione.”

Chi conosce le dinamiche di consiglio sa che quando un documento viene presentato “fuori sacco”, cioè la sua presentazione non è stata concordata nella conferenza dei capigruppo, basta che un solo consigliere s’opponga per evitare che venga dibattuto.
E così è accaduto stamani, un braccio s’è levato e tanto è bastato perché del circo abusivo e delle frequentazioni circensi del presidente Giacomini non si parlasse.

Apriti cielo.
“I piccoli Fiorito di quartiere danno ottimo esempio di cosa sia per loro la politica territoriale” tuona in una nota Andrea Antonini ricordando che “non solo i vigili hanno permesso alla struttura di concludere la programmazione ma il Presidente del Municipio l’ha per organizzare un incontro elettorale. Nel corso della odierna seduta di Consiglio un membro del PdL ha ritenuto di opporsi alla discussione dell’ordine del giorno che denunciava quanto accaduto, coprendo la indegna prassi instaurata nel Municipio: quella di colpire chi non é amico e coprire chi lo é.”

Non è da meno Alessandro Pica che gli fa eco aggiungendo “il PdL che governa questo Municipio non facendo discutere l’ordine del giorno si schiera di fatto a favore del non rispetto delle regole, a difesa di un circo abusivo e a difesa del Presidente Giacomini che assieme ad altri ha partecipato a una serata elettorale con ingresso omaggio perché in qualche modo il circo doveva sdebitarsi dalla assoluta cecità di Giacomini e company!” sbotta Pica concludendo.

Quando si dice il circo della politica….

Claudio Cafasso

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2 COMMENTI

  1. … se è tutto vero, bisogna denunciare il comandante dei vigili che non ha fatto rispettare l’ordinanza di sgombero e non ha messo i sigilli al circo….

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