“Nella mia agenda avranno il primo posto le parola legalità giustizia e battaglia alla corruzione”. Con queste parole Giulia Bongiorno ha presentato la sua candidatura alla presidenza della Regione Lazio alla guida di una lista civica sostenuta da Udc e Fli ed ovviamente benedetta da Mario Monti. Sale dunque il numero dei candidati in corsa per la poltrona di governatore del Lazio, ad oggi ne contiamo sette ma non è detto che sia ancora finita.
Giulia Bongiorno, nata a Palermo nel1966, è avvocato penalista patrocinante in Cassazione, deputata al Parlamento ed esponente politico di Futuro e Libertà.
Ha fatto parte del collegio di difesa di Giulio Andreotti ed è stata l’assoluzione di quest’ultimo dalle accuse di collusione con la mafia a darle la notorietà. Nel 2006 entra in politica e viene eletta alla Camera nelle file di Alleanza Nazionale. Rieletta nel 2008 nelle liste del PdL, le viene poi assegnato il ruolo di presidente della Commissione Giustizia della Camera.
Ed è da lì che comincia a dare del filo da torcere a Silvio Berlusconi passando e ripassando al microscopio i diversi disegni di riforma della giustizia presentati dal governo e, a suo dire, un po’ troppo disegnati ad personam.
Nel luglio 2010 lascia il gruppo parlamentare PdL alla Camera per aderire a quello di Futuro e Libertà.
Sale dunque a sette il numero dei candidati alla presidenza della Regione Lazio. Oltre a Gulia Bongiorno, Nicola Zingaretti e Francesco Storace, contiamo Davide Barillari per il Movimento 5 Stelle, Alessandra Baldassari per il Movimento “Fare per Fermare il declino” di Oscar Giannino, Luca Romagnoli per Fiamma Tricolore e Simone di Stefano per CasaPound. E non è detto che finisca qui. Il movimento “Fratelli d’Italia” deve ancora sciogliere le riserve: appoggiare Storace o candidare Giorgia Meloni?
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