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Via Pareto, area fitness o area cani?

Galvanica Bruni

Via Pareto è una di quelle strade dove a piedi non passa mai nessuno; chiusa tra alti palazzi e una grande area verde, mette in comunicazione la Cassia Antica con la Cassia Nuova e Corso Francia. Qui gli automobilisti, credendo di essere su di una “chicane” di Formula 1, viaggiano a velocità folli. Via Pareto, come tutte le strade senza negozi, è in totale stato di abbandono. Sporca, con l’erba alta che ostruisce il passaggio, raccoglie rifiuti di ogni genere; non ci sono marciapiedi e tutti gli spazi liberi sono occupati dalle auto in sosta che giorno e notte stazionano sulla via (anzi ce ne sono di più la notte, specie in curva).

Da qualche giorno, all’interno della zona verde tra un rivenditore di auto e un’area privata, si stanno conducendo alcuni lavori; si tratta di uno spicchio di terreno, di proprietà comunale, bonificato un paio di anni fa e che doveva essere destinato ad un progetto del Bioparco.
L’area è in leggera discesa e costeggia il fosso dell’Acqua Traversa: al centro c’è un vecchio manufatto semidistrutto utilizzato un tempo come abitazione da alcuni senza tetto. Si tratta di un terreno particolarmente verde e con una abbondante vegetazione favorita dalla vicinanza del fosso.

Non c’è un cartello che indica la natura dei lavori e gli operai impegnati con alcune macchine cingolate ci spiegano che è stato sottratto durante la notte; i lavori riguardano però solo la pulizia dell’area con il taglio o potatura degli alberi pericolanti, la recinzione dell’area e del manufatto (che a quanto pare non può essere del tutto abbattuto), la messa in sicurezza.

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Quale la destinazione? Il progetto sembrerebbe destinare l’area al “fitness e giochi per bambini” ma forse, non si capisce bene, ad area cani; un progetto sollecitato da tanto tempo dai residenti che si rifiutano di utilizzare il corridoio fangoso in Via di Villa Lauchli.

La destinazione ad area cani di questo spazio è stata richiesta più volte ed è stata fatta anche una raccolta firme; l’accesso (qualora di questo si tratti) avverrebbe dal parco davanti al Marymount grazie ad un ponticello da realizzare sopra il fosso.

Per saperlo non resta che il cartello con l’indicazione di chi ha ordinato i lavori torni al suo posto; in questo modo si avrebbe anche la certezza che non si tratta dell’ennesimo “punto-verde-qualità”. Ma resta il fatto che così, area giochi per i bambini o area-cani, va bene lo stesso: l’importante è acquisire anche questo ennesimo pezzettino di verde alla fruizione pubblica.

Francesco Gargaglia

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

 

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