A breve, si suppone entro i primi mesi del nuovo anno, dovrebbe concretizzarsi il processo di accorpamento e rinumerazione dei Municipi di Roma, che passeranno dagli attuali diciannove a quindici. Non sarebbe piccola cosa se si pensa che sono passati più di due anni dall’approvazione della Legge 42/2010, il cui articolo 24 sanciva la nascita del nuovo ente amministrativo territoriale Roma Capitale e che finora l’unica innovazione percepita dai cittadini consiste nella nuova scritta sulle portiere delle macchine dei Vigili Urbani.
In realtà tale passo è solo una parte del lungo e tormentato processo di approvazione dello statuto di Roma Capitale; approvazione che, secondo la legge sopra citata, sarebbe dovuta arrivare entro il mese di aprile 2011, ma che si è arenata nella definizione delle competenze del nuovo ente e dei singoli municipi che ha scatenato una tenzone in cui sono stati protagonisti tutti gli enti locali coinvolti, ovvero i Municipi e Roma Capitale stessi più Provincia di Roma e Regione Lazio.
Non a caso la circolare del 05.12.2012 , che impone ai Municipi di esprimere un parere sulla proposta di riforma entro il 28 dicembre, parla solo ed esclusivamente di rimappatura e rinumerazione e non c’è alcun accenno ad eventuali competenze di cui investire i nuovi municipi in accordo a quegli indirizzi di decentramento amministrativo, di cui spesso si parla, ma che raramente si applicano.
In sostanza, almeno per ora, è solo un cambiar tutto, per cambiar poco o niente; per di più con un po’ di condimento in salsa di burocrazia kafkiana: la circolare di cui sopra infatti motiva la riduzione del numero dei Municipi facendo riferimento allo Statuto di Roma Capitale, peccato che ad oggi tale statuto ancora non esista.
Per il dettaglio delle modifiche che subiranno tutti i Municipi ci si può rifare allo schema e all’immagine in fondo al presente articolo.
Per quanto concerne invece quello che per ora è il Municipio XX, il Consiglio Municipale si riunirà il prossimo 19 dicembre per discutere ed esprimere il parere richiesto su questa riforma, che comunque, per quello che lo riguarda, prevede solo il cambio di nome in Municipio XV senza modifica alcuna dei sui confini territoriali.
Gli accorpamenti di alcuni Municipi, che materialmente porteranno alla riduzione del numero degli stessi, non andranno a togliere al XX (prossimo XV) il primato per estensione: con i suoi 186,70 kmq si conferma il Municipio più grande di Roma Capitale, addirittura più grande dell’intero Comune di Milano (181,76 kmq), caratteristica questa che lo accomuna all’attuale Municipio XII (183,17 kmq). Quella che si perderà è invece la peculiarità di essere il ventesimo municipio di una città che di municipi ne ha (aveva?) solo diciannove.
↓seppe Guernica Reitano
Municipio I: definito dall’accorpamento degli attuali Municipi I e XVII più tutta la zona del Municipio IX a Sud del Vallo Ferroviario
Municipio II: definito dall’accorpamento degli attuali Municipi II e III
Municipio III: sostituisce l’attuale Municipio IV
Municipio IV: sostituisce l’attuale Municipio V
Municipio V: definito dall’accorpamento degli attuali Municipi VI e VII
Municipio VI: sostituisce l’attuale Municipio VIII
Municipio VII: definito dall’accorpamento dell’attuale Municipio X più tutta la zona del Municipio IX a Nord del Vallo Ferroviario
Municipio VIII: sostituisce l’attuale Municipio XI
Municipio IX: sostituisce l’attuale Municipio XII
Municipio X: sostituisce l’attuale Municipio XIII
Municipio XI: sostituisce l’attuale Municipio XV
Municipio XII: sostituisce l’attuale Municipio XVI
Municipio XIII: sostituisce l’attuale Municipio XVIII
Municipio XIV: sostituisce l’attuale Municipio XIX
Municipio XV: sostituisce l’attuale Municipio XX
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