La chiusura, con relativa sospensione della licenza, arrivata dopo diversi esposti e denunce inoltrate negli ultimi tempi da parte dei residenti al XV Distretto di Polizia “Ponte Milvio”.
Il bar che per un provvedimento del Questore di Roma ora resterà chiuso per una settimana si trova in via Flaminia, nel cuore della movida di ponte Milvio e a due passi dalla piazza.
Da tempo, spiega una nota della Questura, i poliziotti, durante i numerosi servizi svolti per garantire la sicurezza sul piazzale e sulle vie limitrofe, avevano più volte controllato il bar facendo particolare attenzione al consumo di alcolici da parte degli avventori più giovani.
Di controllo in controllo, i poliziotti hanno potuto così documentare che il titolare del locale non effettuava nessuna verifica sull’età dei clienti più giovani e infatti, in un’occasione, proprio davanti al bar sono sono stati trovati cinque minorenni che consumavano bevande alcoliche. Avviata l’istruttoria, subito dopo è emerso che il titolare del locale era già stato multato dagli agenti della Polizia Locale di Roma sempre per vendita di alcol a minori.
Sulla base di ciò, al termine dell’istruttoria e avvalendosi dell’articolo 100 del TULPS (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), il Questore ha emesso un provvedimento di sospensione della licenza commerciale per sette giorni.
Sono stati poi gli agenti del Distretto Ponte Milvio a notificare il provvedimento e, come previsto dalla normativa, all’entrata del locale hanno apposto il cartello “Chiuso con il provvedimento del Questore”.
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c’erano minori che consumavano nei pressi dell’attività ma non era stato venduto dal titolare della stessa è diverso e stai un mancato controllo no una cessione questo serve a colpire a caso ricordatevi enzo tortora.
Puoi rivendicare l’innocenza dei minimarket che vendono alcolici ai minori… , ma per favore non ti permettere il paragone con Enzo Tortora
Egregio Chicco, lei è in grado di documentare quel che va dicendo?
Attendo risposta, stia bene
sig Urbano quando lei vuole ci prendiamo un caffè insieme e io le spiego cosa è accaduto veramente. io sono nato in questa attività in quanto era dei miei nonni sono più di 60 si ha capito bene sessant’anni che siamo lì questo dovrebbe farla riflettere. sono stato messo alla gogna senza aver potuto spiegare le mie ragioni perché è stato così deciso bisognava colpire qualcuno(che non ha santi in paradiso). mi ritengo una persona onesta che non manca mai ai suoi doveri. chieda in giro