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Passeggiando nell’Insugherata con Robin Hood

Galvanica Bruni

La Riserva dell’Insugherata con le sue bellezze naturali e i suoi angoli nascosti è sempre un richiamo irresistibile; se poi ci aggiungi anche una bella giornata di sole ecco che una semplice passeggiata si trasforma in un successo di pubblico. Alla “passeggiata nella riserva” organizzata domenica 21 ottobre dal Comitato Robin Hood hanno partecipato 82 persone: giovani, meno giovani, uomini, donne, bambini e qualche cane.

Due ore e mezzo di camminata sotto un bel sole caldo a contatto con una splendida campagna che nonostante l’autunno continua a rimanere rigogliosa e verdissima.

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All’appuntamento delle ore 10 si sono presentati in tanti e primi fra tutti i rappresentanti dei Comitati Cittadini che hanno aderito all’iniziativa: dal Comitato per il XX Municipio a quello di Via Gradoli, dalla Giovane Montagna ai Verdi Ambiente e Società e Imago XX. Mancava solo (assente giustificata) RetaKe Roma.

Era presente anche Giuseppe che insieme ad Andrea hanno consentito l’accesso attraverso l’ingresso di Via Panattoni rimasto chiuso per oltre tre anni. E’ grazie alla loro comprensione e disponibilità che questo importante passaggio tornerà ad essere, anche in futuro, fruibile.

La passeggiata si è svolta lungo quello che è uno dei più bei itinerari della Riserva perché dalla piana attraversata dal Fosso dell’Acqua Traversa si sale all’interno del bosco di Santo Spirito per poi tornare indietro lungo la Valle dell’Insugherata.

Un percorso abbastanza facile, accessibile a tutti e di grande suggestione; non bisogna dimenticare che la Riserva dell’Insugherata è uno spicchio di quello che un tempo doveva essere il selvaggio territorio alle porte di Roma.

Pianori che si alternano a boschi e macchie fittissime il tutto attraversato da tre fossi che continuano a mantenere le loro acque pulite e con una buona ecologia.

Durante il percorso si è anche cercato di spiegare brevemente quali sono le caratteristiche morfologiche del territorio, quale la sua flora (oltre 600 specie censite) e quale la fauna (50 specie tra mammiferi, uccelli, anfibi e rettili).

Particolare curiosità ha suscitato nei partecipanti la presenza abbastanza diffusa nei presi dei fossi dell’erba del diavolo (o Stramonio), una pianta “aliena” le cui foglie e i semi hanno un elevato potere tossico e allucinogeno.

Anche sapere che all’interno del fosso dll’Insugherata vive la “salamandrina dagli occhiali” ha suscitato molto interesse.

Scontate le tante domande sui cinghiali che nell’Insugherata sono oramai diventati una scomoda presenza; va detto però che il suide dalle abitudini notturne, come è nel suo schivo carattere, se ne è rimasto ben rintanato nel folto della macchia, senza farsi vedere.

Sul terreno rimangono però numerosissime le sue tracce insieme a quelle meno vistose degli istrici.

Il passaggio sul Fosso dell’Acqua Traversa è stato effettuato su una passerella improvvisata allestita nelle prime ore del mattino dal Comitato Robin Hood e poi, a passeggiata ultimata, rimossa.

Soddisfatti i tanti partecipanti la maggior parte dei quali non conosceva (o conosceva poco) la Riserva, le sue caratteristiche naturali e la sua storia: sapere che l’Insugherata è stata istituita con una Legge Regionale che ha inglobato anche proprietà private (come quella da cui è avvenuto l’accesso) ha suscitato non poco stupore.

Il bilancio di questa splendida giornata è senza alcun dubbio positivo e la partecipazione di così tante persone né è la evidente dimostrazione; l’Insugherata come sempre sa offrire al visitatore attento particolari meraviglie e se non fosse per lo sciagurato comportamento di chi vi abbandona rifiuti o la percorre con una moto da cross (le tracce sul terreno sono ben evidenti), l’ambiente sarebbe perfetto.

Certo una cosa manca, ed è quella di un Centro Visite presente in altri parchi o riserve come al Pineto e Aguzzano.

Un centro peraltro previsto dalle Schede Progetto del Piano di Assetto e individuato in Villa Paladini; un intervento che trasformerebbe la vecchia villa in un centro di documentazione ambientale a disposizione dei cittadini.

Un progetto mai attuato a causa dell’assenza di risorse finanziare anche se le recenti e vergognose vicende della Regione Lazio ci hanno mostrato proprio il contrario.

Francesco Gargaglia

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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