Home ATTUALITÀ Roma Nord non è solo SUV e crapuloni

Roma Nord non è solo SUV e crapuloni

Galvanica Bruni

Banalizzazioni, esemplificazioni false, tutto e di più è stato scritto in questi giorni su Roma Nord. Blasonati quotidiani nazionali hanno fatto a gara nel rappresentare questo quarto di Capitale come un coacervo di crapuloni dediti ad aperitivi ed allo sfoggio dell’ultimo modello di SUV. Beh, io non ci sto.

Prendendo a spunto quanto emerso dallo scandalo sull’uso dei fondi da parte del gruppo PdL alla Regione Lazio e riferendosi al toga-party, una deprecabilissima, triste e squallida festa in costume avvenuta in un circolo di Roma Nord, Il Messaggero, La Stampa, il Corriere della Sera e La Repubblica si sono sbracciati nel dipingere questo territorio come se fosse tutti lustrini e paillettes, aperitivi e micro-car, ragazzotti palestrati e ragazzine arrampicate sui tacchi.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

Limitandoci al solo XX Municipio – 187 km quadrati per 160mila residenti – Roma Nord è invece un territorio estremamente eterogeneo nel quale coesistono zone consolidate con campagna urbanizzata, agro romano con borgate abusive, centri medioevali con quartieri densamente popolati da ogni tipo di ceto sociale.

Un territorio al 50% verde, non Fiorito ma dove fioriscono discariche e abusi edilizi.
Un territorio che risulta essere il secondo Municipio di Roma per presenza di cittadini stranieri, un territorio nel quale contraddizioni, contrasti sociali e problema sicurezza sono uguali a tante altre aree della Capitale.

E allora io non ci sto.

Non ci sto quando leggo su La Stampa che Roma Nord “è la Roma che ha fatto la fortuna delle Smart prima e delle Microcar poi. La Roma che ha nel mensile Vigna Clara Pocket il magazine in cui specchiarsi orgogliosa. La Roma in cui i ragazzi non si riconoscono nei Cesaroni ma nei film di Gabriele Muccino, vero eroe locale, raro caso di profeta in patria.”

Specchiarsi in Vigna Clara Pocket? Con tutto il rispetto per i colleghi, chiedetelo ad un residente di Labaro dove si specchia la mattina quando si affaccia in via Comparini. O a un cittadino di Cesano, la cui casa dista un tiro di schioppo dalle antenne di radio Vaticana.
Perché, per chi non lo sapesse, Roma Nord è anche Labaro, dove in migliaia attendono pazientemente da oltre due anni, quasi tre, che un’immensa voragine che ha spaccato in due un quartiere venga richiusa.
E Roma Nord è anche Cesano. Chiedetelo ai “bambini senza onde” in cosa si specchiano.

E non ci sto quando leggo sul Corriere della Sera che Roma Nord “Non è un posto dove anche i cani portano le Hogan….c’è sicuramente un’altra marca costosa (non troppo) di polacchine per cani con cui i cani di Roma Nord sono «ti ggiuro, troppo carini» (ragazze e giovani signore lì dicono così). Ci sono sicuramente i lucchetti di Ponte Milvio e le opere di Moccia, i Suv in seconda fila nella movida e il pensiero dei Vanzina, le toghe e le teste di maiale e le feste alla Carlo De Romanis; che hanno rivelato al Paese eccessi e degrado di un pezzo di città che qualcuno vorrebbe indicare come peculiare. Ma che riflette, ingigantisce, interpreta la deriva di un bel pezzo di borghesia italiana. Per questo ora la saga di Roma Nord affascina; per questo domina i social network, soprattutto Twitter, colonizzato dai giornalisti. Tra l’altro, Roma Nord (nella componente che rientra nella Ventesima Circoscrizione) è la zona d’Italia che ha dato più giornalisti/e alla Patria. Ora ne parlano a manetta. Avrebbero dovuto iniziare prima. Anzi, avremmo.”

Certo cari colleghi, avreste dovuto iniziare prima a parlare di Roma Nord. Ma non per dipingerla come l’isola dei famosi.

Solo un paio di anni fa avreste dovuto parlare ad esempio di via Mastrigli, sulla Cassia, del suo famoso residence nel quale si stipavano centinaia di extracomunitari e della immensa discarica nascosta sotto il cemento.
Oggi potreste, ma non lo fate, parlare ad esempio di Valle Muricana, dove vivono più di 10mila cittadini senza un solo servizio pubblico e dove i bus passano ogni ora (se va bene).
O di via Volusia, dove alcune famiglie attendono che sia loro restituita la casa danneggiata dai lavori su GRA per la costruzione della Galleria Cassia.
O degli immobili non idonei sul piano tecnico – sanitario per uso abitazione ma che continuano ad essere affittati a cifre esorbitanti nelle zone di Largo Sperlonga, via Mastrigli, via Stasi e via Biroli piuttosto che in via Gradoli, dove da anni si invoca un’ordinanza di sgombero che non arriva.

E invece no. Lucchetti e movida sono stati i soli argomenti di cui parlare negli anni. Ed oggi del toga-party, la festa di un grappolo di politici crapuloni che nulla hanno a che vedere con Roma Nord.

E ancora non ci sto.
Anzi, mi arrabbio pure quando sul maggiore quotidiano romano, Il Messaggero, leggo che Roma Nord è “Una Roma che nell’immaginario collettivo non è popolare bensì abbronzata in pieno inverno, quella che quando fa due fiocchi si traveste da alta montagna con i Suv e i chirurghi plastici che non mancano per nessun terremoto al mondo. Una Roma in tiro, precisa, gommata, palestrata, multifilippinata (le donne sono belle), da scuola privata ma per niente cantata da Alvaro Amici.”

Palestrata? Chiedetelo agli abitanti di Colli D’Oro che si stanno battendo contro la costruzione di un palazzetto dello sport privato che distruggerà un intero parco di 6 ettari.
Quando fa due fiocchi? Ma dove eravate quando sulla Cassia si formarono dieci km di fila per la neve?
In tiro, multifilippinata? Orribile neologismo a parte, cercatemi un filippino a servizio nelle case del borgo diroccato di Cesano o nei palazzoni popolari a La Giustiniana.

Vigna Clara, che non rinnego, Collina Fleming, Ponte Milvio sono sì Roma Nord ma non sono tutta Roma Nord.

Alle lussuose palazzine di via Zandonai si contrappongono i casermoni di Prima Porta, ai negozi scintillanti di Vigna Stelluti fanno riscontro le botteghe d’un tempo di Isola Farnese.
A ragazzotti dall’aperitivo facile i giovani delle onlus locali che spendono il loro tempo per i bambini del Guatemala.
Questa è Roma Nord, simile per tanti versi a Roma Sud, Est ed Ovest.

Civis romanus sum, senza punti cardinali. Ecco perché non ci sto.

Claudio Cafasso

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

© RIPRODUZIONE RISERVATA

38 COMMENTI

  1. Concordo con il direttore Cafasso, e aggiungo che come non abbiamo di tutta la gentaglia che ha rubato soldi pubblici, di tutti i partiti indistinstamente, non abbiamo bisogno di lezioni moralistiche da parte di gente che ha la puzza sotto il naso come la Rodotà… come dice Aragorn , anche per questi bisogna chiamare l’infermiere…

  2. … anche a Roma Nord si è consumato qualcosa di analogo….. non proprio un “toga party” ma la “festa della Befana” con soldi pubblici…. ci sono le foto????
    Quanto è costata alle “nostre tasche” ?????

  3. Condivido pienamente “il non ci sto” della redazione ( diversamente da quello del
    defunto presidente Scalfaro, che c’era dentro con tutte le scarpe).
    Anche io sono rimasto basito dalla lettura dell’articolo sul “Corrierone”, infarcito di banalità e luoghi comuni ( mancavano solo i trans), ma vedo che il “Messaggero” non gli è certo da meno !
    Parlare male della “politica” va per la maggiore, ma l’informazione dominante credo meriti analoga considerazione.

  4. Su “INDISTINTAMENTE” ho molto da dire. In altri luoghi ho avuto modo di difendere Roma Nord da questi luoghi comuni che purtroppo come sempre poggia su elementi di verità. Comunque le generalizzazioni e le volgarizzazioni sono sempre sbagliate.

  5. Caro Cafasso, ciò che scrivi è sacrosantemente vero. Ma, converrai, altrettanto veritiere sono le “colorite” descrizioni che ritraggono una buona fetta degli abitanti di Vigna Clara, Farnesina e Fleming (che sono “Roma Nord” nell’immaginario collettivo).
    Nella stampa quotidiana romana un esponente di punta del XX municipio, lamentandosi della decisione del Sindaco di cancellare la rievocazione storica del 28 ottobre a Ponte Milvio sosteneva qualcosa di simile: “Se la prende proprio con noi che governiamo il territorio da quasi 20 anni con le stesse persone”. Senza farsi sfiorare dal dubbio che proprio quello potrebbe essere il problema.

  6. «Roma Nord libera!», dagli inciuci, dalla corruzione, dai lucchetti e dalle macchiette, e ci speriamo tutti, ri-ggiuro. Se non ora quando ?

  7. Condivido quanto scritto da Cafasso; inviterei però a questa riflessione:
    quale classe politica è stata votata dagli abitanti di questo municipio negli ultimi anni?

  8. Fantastico ! Non trovo altre parole per commentare questo articolo a difesa dei nostri quartieri che condivido parola per parola. E lo dice una che abita e vive a Ponte Milvio dalla nascita, zona incriminata…
    Buona giornata a tutti e in special modo a vignaclarablog che non ha nulla da invidiare ai quotidiani “blasonati” !

  9. Mi ero appassionata a quanto scritto prima ancora di riconoscerci qualcosa che mi coinvolge molto da vicino, ringrazio Claudio Cafasso per avere scritto un articolo del genere, essere nati a Roma Nord (come nel mio caso e quello della mia famiglia) non è né un privilegio né una colpa, semplicemente una cosa che è successa,
    vivere in maniera degna cercando di lasciare questo posto un pò migliore di come l’abbiamo trovato fa la differenza.

    Le generalizzazioni non mi sono mai piaciute e a mio avviso sono anche indice di grande superficialità, quindi di nuovo e pubblicamente ringrazio VignaClaraBlog per aver scritto questo articolo e aver fatto la scelta di andare oltre le apparenze.
    Cinzia Armelisasso

  10. Sono anni che dalla Roma nord “incriminata”, i ragazzi e i loro insegnanti delle scuole come la Nitti, Zandonai, Maratona e Farnesina, aiutano i loro coetanei lavoratori nella costruzione dei fuochi d’artificio in Guatemala.
    Da questa zona di Roma ci arrivano la maggior parte delle donazioni in famaci, denaro, e sopratutto simpatia e affetto per quei bambini.
    Un’alta percentuale dei circa 80 medici che ogni anno, con i propri soldi e con le proprie ferie si recano in Guatemala per aprire un ospedale da campo e curano, operano assistono migliaia di persone vengono da quella zona di Roma.
    Ogni volta che abbiamo fatto iniziative di solidarietà gli abitanti di Ponte Milvio sono sempre in prima fila! Tanti li troverete a dare il loro aiuto e il loro contributo, al nostro pranzo della solidairietà il prossimo sabato.
    Lorella
    http://www.sullastradaonlus.it

  11. Bravo Cafasso: ben detto, ben scritto, ben fatto!
    (@Renata: ma che c’entra la “classe politica votata” con i Suv, l’abbronzatura, le smart, le belle donne, i chirurghi plastici……ma perchè se a Roma Nord c’avevano tutti le pezze al culo votavano PD?).

  12. Gentile sig. Nico, per partigianeria e simpatia per il PD le dico che faccio fatica a trovare importi a due cifre, faccio fatica a trovare finanziamenti di feste e festini per decine di migliaia di Euro, faccio fatica a trovare acquisti di smart o suv e nonostante mi sia impegnato non riesco a trovare traccia di bonifici verso conti esteri. Con questo CONDANNO l’uso improprio di fondi pubblici da parte di chiunque, senza distinzione e ho chiesto ufficialmente al mio Partito (da tempo) di smetterla con il finanziamento di cene, convegni e feste paesane con l’IRPEF regionale. Le aggiungo, ma è notorio, che il costo dei circoli del XX Municipio sono a totale carico dei loro iscritti per i quali pagano, quando non di proprietà, affitto ed utenze di tasca propria senza che mai un Euro sia mai arrivato da Regione, Comune o Municipio. Aggiungo che a volte nei circoli vengono svolte attività sociali per le quali nessuna amministrazione ha mai collaborato economicamente. Sulla simpatica chiosa di Strix avrei da rispondere che almeno UNA volta si potrebbe provare a cambiare.
    Siate trasgressivi a primavera, fatelo strano, votate centrosinistra. Hai visto mai che vi possa piacere.

    Grazie ancora a Claudio Cafasso per l’articolo e per quanto con la redazione è stato fatto sino ad oggi con VignaClaraBlog

    Claudio Marinali
    Presidente PD RomaXX

  13. Gentile Marinali è evidente che anche con un PD al governo del XX Municipio le donne del Fleming-Vignaclara continuerebbero a farsi fare il seno dal chirurgo plastico, i loro mariti girerebbero sempre in SUV o Audi o Mercedes, i loro figli avrebbero la minicar, i loro cani il cappottino firmato. Da questo punto di vista non cambierebbe nulla; da altri, non so. So solo che prima di questi disastrosi governi di centro destra ce ne sono stati altri di centro sinistra. Fra tutti e due ci hanno regalato uno dei debiti pubblici più alti al mondo (credo il 3°).
    So anche che mentre operai e pensionati si tolgono la vita perchè non hanno i quattrini per campare i nostri politici spendono i “nostri soldi” (non ha importanza se si tratta di un bonifico di 10.000 euro o di una cena in trattoria) per farsi i cavoli i loro! Nessun voto a chi ruba!

  14. Da quando ero piccolo piccolo , non sono mai riuscito a capacitarmi del perchè.
    Perchè questa sfiga immane ?
    Perchè non sono nato anche io al tiburtino , a torpagnotta , ma che bello san basilio , torpignattara , corviale ed il casilino.
    Con tutto il rispetto dovuto.
    E’ vero che mi domando , nun ciò il suv , nun so’ indagato , mokbel nun me deve n’euro perchè niente gli ho dato , la moglie non è con la capoccia ossigenata o parti rifatte , non mi avvicino manco al giardino del mary mount , ciò paura che me chiedono la retta pure a me , e allora che sto a a fa qui ?
    Sto a fa’ che quando so venuto , da ponte milvio a vigna clara la strada era sterrata e la topolino arrancava nel fango , la titanus occupava i giardini della maratona , all’acqua traversa c’era il rimessaggio delle carrozze.
    Poi il caso ha voluto che diventasse vigna clara dell’odierna accezione. Accanto ai palazzi costruiti in cooperativa sono sorti i comprensori, Eppoi è arrivata la “bella gente” , magari forse perché a parioli non c’era posto e la balduina alla fine troppo “ordinaria”.
    Vigna , è vigna. Parioli ormai un quartiere di vecchi ed uffici , il Fleming l’hai sorpassato ancora prima di finire di pronunciarne il nome e la Balduina , appunto , ordinaria.
    Io sto bene qui , alla faccia di quei cronisti dei vari giornali.
    Avremmo forse dovuto sopprimere Moccia da piccolo , già fesso – ma furbo – era , umani errori che si fanno. Si può riparare , prima o poi.
    Una sorta di “razzismo” al contrario , come se uno avesse da dire sui 15cm di unghie finte e variopinte delle commesse del tufello , od i pantaloni altezza ano dei ragazzotti del portuense, i zatteroni delle parrucchiere di tor tre teste , i trucchi stile maori delle studentesse dell’alberone.
    Le autovetture abarthizzate , i motorini e moto ipertruccati , stanno in seconda fila anche li e magari è pure più pericoloso farglielo notare, Da queste parti perlomeno sono quasi sempre ed esclusivamente solo petulanti.
    Ad ognuno il suo.
    Io mi tengo vigna.

  15. Marinali , se la sua non dovesse essere simpatia o partigianeria , un consiglio , Ottica Avanzi per una vista più chiara.
    Per il cervello spero di poterle consigliare qualcosa a breve , ma dubito.
    Il PD si deve grattare la rogna come il PDL.
    D’altronde una L non fa la differenza.
    La Polverini si è dimessa , cosa non fatta da nessun altro.
    In Campania a suo tempo da messuno della banda Bassolini , nè Vendola attualmente indagato , nè Rutelli che anzi dopo Lusi scioglie tutto e si rifugia nel PD.
    Ma perchè l’avete accettato ? Non poteva non sapere anche lui come voi affermate per la Polverini ?
    Detto questo , che mi ha fatto pure schifo scriverlo perchè sembra che sia in difesa di qualcuno mentre sono per l’attacco a tutti ( che in realtà sarebbe la nostra difesa ), sarebbe il caso di piantarla con queste inutili e sterili difese dettate da simpatia e partigianeria.
    Vergognatevi tutti perchè io sono sicuro che nessuno di VOI non era al corrente di queste pratiche che ne facesse uso un Fiorito o un Lusi.
    Vorrei dire , onore alla Polverini ma il vomito mi strozza la gola.

  16. @ Sig. Marinali, implicitamente ammette che il suo partito ha sprecato soldi come gli altri, ed è lo stesso suo partito insieme all’Idv a votare l’aumento delle erogazioni politiche da 1 a 14 milioni, quindi fate parte a pieno titolo e siete anche voi rssponsabili di quegli sprechi. Se poi vuole qualche importo a 2 cifre, io gliene propongo addirittura a 3 : le dice qualcosa il numero 263 , sono esattamente i milioni che il presiidente Zingaretti spenderà per un ente,la provincia, che non esisterà più; questo cos’è per Lei, non è uno spreco di gran lunga superiore alle cifre circolate in questi giorn alla regionei, e di cui, tra l’altro, bisogna ancora conoscere la verità processuale. Sono sicuro che se era un presidente provinciale di destra a fare una cosa del genere, ci sarenbero già state le “barricate”, ma dato che a farlo è uno di sinistra , allora tutto tace. Come tutto tace a livello nazionale per un altro caso a 3 zeri, quello di Penati, braccio dx del segretario politico del suo partito.
    Buona serata

  17. L’articolo del corriere a mio avviso invece e’ molto bello, malinconico se visto nell’ottica di chi viene dagli anni 80. D’altronde si parla di vigna clara e dintorni, non di grottarossa, e’ evidente e d’altronde, al di la’ delle posizioni di bandiera e delle ipocrisie, ci sono i commenti sopra che confermano la realta’ di quanto detto. Ma non siamo partiti tutti, per fortuna. Resistiamo alla tribalizzazione, e i tempi cambieranno, forse, prima o poi.

    http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_settembre_23/lucchetti-macchiette-rodota-2111936745040.shtml

  18. Ben due ferimenti, peraltro non congruenti perchè trattano il finanziamento ma non la loro destinazione. Difficoltà Aragorn. Pensare una vita spesa per la causa tanto da doversi tutelare dietro un nickname.Come ha definito la Polverini i consiglieri della PDL? Banda di malfattori.
    Insisto. Gli elettori di destra ci hanno regalato Storace, Alemanno Polverini, Berlusconi, tutti e quattro travolti da gravissimi scandali economici e di malagestione. La prossima volta, per piacere fate un regalo, a voi stessi ed ai vostri concittadini.
    Facciamo così, voi fate pulizia, noi ci compriamo degli occhiali più forti.

  19. @ Sig. Marinali, attendevo una Sua risposta, forse per una svista non ha letto il post che le scritto… o forse le interessano solo gli importi a due cifre, quelle con le centinaia di milioni di euro li lasciamo stare…

  20. io sono di Tor di Quinto, il Fleming rimane sempre un albergo costruito sopra il prato dove giocavo da bambino. A ponte Milvio ricordo con affetto la “porchettara” . . . sicuramente altri tempi !! Sarebbe importante che ognuno di noi abitanti di tutta ROMA, sud nord, est ovest si comportasse in maniera civile, semplicemente : non buttare la carta in terra; non parcheggiare in doppia fila,
    fermarsi e dare la precedenza ai pedoni sulle strisce, ecc. . . . cerchiamo ognuno di noi con semplici gesti di cambiare questa società senza aspettare niente da nessuno e sopratutto ricordatevi che il voto è l’unico strumento che abbiamo . . . . a Roma Nord sud est ovest

  21. Stessero più per strada e meno su google i giornalisti, scoprirebbero cose più interessanti. Roma nord è parecchio eterogenea, ma manca ai suoi abitanti un’attitudine trasversale all’utilizzo di questa fetta di capitale: ognuno ha la sua circonferenza e difficilmente l’abbandona per perdersi in cerchi altrui. Perdetevi, è l’unica soluzione per non ritrovarsi sistematicamente seduti ad un banchetto di cloni.

  22. Credo si tratti (se ricordo bene dalla scuola) di “sineddoche”. Si parla di “Roma Nord” per intendere “Vigna Clara” o “Parioli” dove effettivamente la situazione è abbastanza simile a quanto descritto più o meno ironicamente nei quotidiani citati.

    ah… ho vissuto 30 anni a Vigna Clara ma non ho mai parcheggiato il SUV (che non ho) in mezzo alla strada davanti a Euclide 😉

  23. Egr. direttore Cafasso,

    anche io sono rimasto fortemente negativamente sorpreso per le banalità dell’articolo scritto dalla Rodotà sul Corriere della Sera. Luoghi comuni, frasi fatte, slogan di secondo ordine.

    Ma il territorio di Roma Nord è invece quello della Storta, Isola Farnese, Osteria Nuova, l’Olgiata, Cesano, Santa Maria di Galeria, la Giustiniana, Ottavia, ……, cioè tutto quel territorio posto entro 12 km. di distanza dagli impianti radiofonici della Radio Vaticana, entro il quale la perizia del Tribunale di Roma denominata “Studio Marconi”, nell’ambito del processo indiziario per omicidio plurimo colposo in corso nei confronti dei responsabili di quell’emittente, ha fatto rilevare un fattore di rischio di morte per leucemia, per tutte le età, fino a 6.7 volte maggiore del valore statisticamente atteso per chi invece vive lì da meno di un anno, ed un fattore di rischio di leucemie e linfomi infantili (età fino a 14 anni) fino a 6.9 volte maggiore del valore statisticamente atteso oltre i 12 km. di distanza.

    Roma Nord è quel territorio che ha subito e subirà i maggiori danni della megadiscarica di Malagrotta e che si sta strenuamente battendo contro la sua sostituzione con un’altra, definita “provvisoria”, da piazzare nella stessa zona.

    Roma Nord è quell’mmensa area che ogni giorno langue e soffre nell’incessante traffico automobilistico che riposa solo nelle ore notturne.

    Invitiamo la giornalista M. G. Rodotà a scrivere anche di questo,

    Cari saluti

    Raffaele Capone
    presidente del Coordinamento dei Comitati di Roma Nord

  24. D’accordo con Gianluca: è evidente che si parla di Roma Nord intendendo Vigna Clara-Farnesina-Fleming, non Cesano e Labaro. L’articolo di Maria Laura Rodotà è calzante. Chiunque viva in zona e non rientri nella categoria biondona rifatta e palestrata con marito danaroso (spesso più vecchio), SUV e bambini che vanno sullo scivolo con piumini da 200 euro , chiunque non parcheggi in doppia fila bloccando il traffico per prendere il cappuccino al bar, COVERRA’ che queste zone sono un po’ così. Ovviamente è un cliché e non tutti gli abitanti delle suddette zone si riconoscono nelle “teste di porco” delle famose foto. Io spero che questo “scandalo” (come se qualcuno si fosse scandalizzato) renda meno popolari certi personaggi.

  25. Certamente non bisogna fare di ogni erba un FASCIO, certamente il XX Municipio non è solo Fleming e Vigna. Ma che siano queste zone più centrali a fissarsi banalmente nell’immaginario popolare, colonizzate come sono da una fauna antropomorfa fatta di femmine eccessivamente griffate di ogni età, maschi adulti tendenzialmente avvicinabili solo all’interno delle aree sportive, soggetti giovani eternamente erranti fra l’uno e l’altro appuntamento cool, il tutto condito da minicar, tacchetti e permettetemi, in alcuni casi anche da una discreta dose di tracotanza, a volte accompagnata da qualche debolezza cognitiva nell’area del rispetto per il prossimo, beh ma insomma, vi stupisce davvero tanto?

  26. Anche io non gradisco quel che si dice del mio quartiere, ma ahime’ e’ proprio vero, troppo vero ! e se l’ esagerazione di pochi attira l’attenzione, il resto dei cittadini rimane inosservato. Pero’ ci siamo, ci vestiamo dignitosamente, non andiamo a sfoggiare risultati orrendi di chirurghi plastici e mandiamo avanti una vita normale e senza eccesso alcuno. E certe volte anche io rimango basita da certe immagini che penetrano nei miei occhi.
    Pero’ accettiamolo, e’ cosi !

  27. Buongiorno, mi dispiace leggere tutto quanto si legge adesso su roma nord, m apurtroppo è il pensiero che avevano già prima dello scandalo “Fiorito” in tutti gli altri quartieri. e , purtroppo, la stessa idea ce l’avevamo molti anche dello stesso quartiere. Roma Nord (quella degli articoli), in cui abito, è quella in cui c’è la maggior concentrazione di microcar (che costano quanto le macchine e sfrecciano a 70 km/h su corso francia, via zandonai e cvie minori guidate da 14enni viziati, ovviamente) in Europa (dato oggettivo), basta anpassare davanti al convitto nazionale la mattina. E’ il quaritere in cui il parcheggio in doppia fila è la normalità (passi a via della farnesina, solo per farle un esempio) e dove a domanda specifica qualcuno mi ha risposto “ma lei se deve comprare il pane non si mette in doppia fila ?” (terzo mondo), E’ il quartiere in cui lìil sacchetto per la raccolta degli escrementi canini viene tenuto in bell amostra per i terzi, ma mai usato (a via zandonai ho contato una volta, in media, 1 escremento canino sul marciapiede ogni 4 metri !! (e solo da un lato). E il quartiere in cui l’estate si chiudono i balconi creando vani prima inesistenti (e non glielo devo dire io). Ma ci si rende conto di quello che succede a ponte milvio ? I week end da giugno viene chius la piazza, snodo fondamentale, perchè bisogna prendere l’aperitivo. Il ponte il sabato mattina è tutto un porcilaio (per non parlare dell’odore delle deiezioni non canine sulla pista ciclabile prima del ponte. Le macchine parcheggiano ovunque. Su via Flaminia vecchia qualche locale si è inglobato un pezzo di strad aper metterci i tavoli (come sei io mi prendessi un pezzo di strada, lo coprissi e ci mettessi il mio posto auto). Mi dispiace, la mia non è nè demagogia e nè qualunquismo. E’ solo realismo (e al fleming è lo stesso). Smettiamola di credere che sono gli altri che ci vedono male, siamo “noi” che siamo così. Siamo noi che dovremmo smettere di avere tali comportamenti e farlo presente agli amici, ai parenti o anche solo ai conoscenti. Grazie dello spazio e buona giornata.

  28. LA POSTA DEL CUORE
    Da quando sono venuta ad abitare in questo strano quartiere sulla Cassia, sono circondata da un’aria familiare di personaggi di confusa sessualita’ che mi ricordano le zie un po’ zitelle un po’ vedove barocche che molti di noi hanno nella propria famiglia provinciale. E gli voglio bene…..capisco perchè gli voleva bene anche il nostro ex presidente di regione….Poi incontro tette esplose dentro camicette dal miracoloso tessuto stretch in bilico su plateau nascosti dalla lunghezza dei pantaloni che portano a spasso i cagnolini…….Ecco i cagnolini…ma quanti cagnolini sono impegnati a portare a spasso gli abitanti di questo quartiere (analisi grammaticale: il soggetto di quest’ultima frase e’ “i cagnolini”). E naturalmente i cagnolini non sono in grado di togliere i loro bisogni dalla strada, per cui si cammina facendo un utilissimo allenamento di slalom tra le cacche, che sono numerosissime soprattutto nei marciapiedi vicino alle scuole materne ed elementari….il piacere di avere i figli piccoli…! Ma qui, come in tutta Roma, s’usa cosi’…Naturalmente tutti vanno in macchina, di solito enorme (ma non e’ detto….il piu’ delle volte cio’ che e’ enorme e’ la spocchia, la presunzione). Pronti a passarti sopra se accenni a rallentare perche’ c’è un’altra auto di fronte, per fare attraversare, per tenere la distanza di sicurezza….o semplicemente per parcheggiare (di solito si rallenta per le manovre, no?) …Ma qui, come in tutta Roma, s’usa cosi’…Trans a piedi, vamp a cavallo…..papponi con la lingua di fuori: va bene tutto….basta che se’ magna…la macelleria e’ aperta: quarti di bue in ridicoli costumi da bagno che neanche un bue vivo avrebbe il coraggio di indossare sfilano da Milano a Roma mentre siamo circondati dalla facciona “tosta” dell’ex presidente di regione che promette di essere il baluardo dell’opposizione a s’è stessa….ieri mi avreste trovato “appesa”sulla via Cassia mentre giocavo con mio figlio a cercare di strappare i poster illegali della Polverini, ma qui, come in Italia, s’usa così’ …..

    Raffaela Tomassetti

  29. Gent.li Raffaela e Carlo,
    quella da voi descritta è semplicemente la cruda realtà, ma non credo che sia una situazione peculiare del nostro municipio, in quanto riscontrabile in tutti i quadranti della capitale, senza distinzione di punti cardinali.
    Appunto la capitale: c’è ancora chi continua a recitare il perenne “mantra” della città più bella del mondo…..a costoro consiglierei di viaggiare e andare oltre i fraschettari di Ariccia.
    E ancora parliamo ( parlano ) di cosidetta società civile contrapposta ai palazzi del potere !
    Scusate il qualunquismo, ma aveva proprio ragione il Ginettaccio: l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare !

  30. Che tipino la signora/signorina Rodotà: ve lo ricordate il tormentone di “striscia la notizia” : CI SI PAGA LO STIPENDIO! Come dire: il bue che dice cornuto all’asino.
    Chissà se la signora/signorina Rodotà è come alcune delle signore che hanno voluto commentare l’articolo: vestono da MAS o al massimo da Standa, portano scarpe comprate sulle bancarelle, borse prese dai “vu-comprà”, girano in 600, fanno le vacanze a Torvaianica, usano la metro………………Ragazze, siamo serie!

    PS: Raffaela (che nome snob!) ma quando porti “a giocare” tuo figlio strappate anche i manifesti del PD? Io comunque ti consiglierei come alternativa Villa Borghese (borghese) o il Parco Papacci (popolare). Villa Balestra direi proprio di no (troppo chic).

  31. Roma Nord è anche il paradiso dei Viados, protetti da chi ha preceduto la Polverini. Circolano anche loro con i cagnolini, indisturbati e anche arroganti, sicuri del loro stanziamento permanente nel quartiere. Ormai abbiamo di tutto

  32. Non capisco cosa sarebbe snob secondo Strix….il mio nome? Me l’hanno dato e me lo tengo, non mi sembra che Lei se ne sia scelto uno migliore…Ma mi dovrei tenere anche politici ladri e la loro prepotenza con cui corrodono la societa’ e , nel piccolo di un semplice passeggiata, inquinano i muri promettendo di fare pulizia…?! E la mia intolleranza vale nei confronti di tuti gli schieramenti, e’ quella di una qualunque,n’è vamp e n’è trans se vi piace la definizione, che si illude di avere fiducia nel mondo e di darla ai propri figli. Per quanto riguarda il suggerimento dei parchi di zona, forse Strix non sa che il parco lo scelgono i bambini….chi e’ che e’ snob?

  33. Tutto vero! Facile scrivere. Ma allora cosa facciamo?Indignati, giusto. Ma….SOLO per questo? E per tutto il resto altrettanto schifoso….cosa facciamo? Di Roma nord si parla anche nel libro appena uscito da Gangemi ed. L’odore del Novecento, autore Luciano Trincia. Forse lì si può trovare qualche suggerimento. Leggetelo, vi farà bene, come a me, che a Roma Nord ci sono nata, nel Novecento, appunto. E l’odore non era quello delle deiezioni, canine o peggio.
    Odorava di rispetto per gli altri e per sè,profumava di dignità. Nel dopoguerra anche i ricchi erano poveri,con le ovvie sfumature. Ma tutti erano CIVILI.
    Ma come si può essere cives senza una vera appartenenza alla città?Perchè i municipi di Roma Nord NON SONO UNA CITTà. ! Ma voi che idea avete di una città? Siamo tutti noi abitanti che dobbiamo far qualcosa perchè Roma Nord diventi CITTà. Togliere la maschera ai porcelli che vengono a sporcare solo di notte, e non lavarsene le mani, ma anche rimboccarsi le maniche e impegnarsi senza deleghe. Come nel dopoguerra, quando Roma Nord stava appena nascendo.

  34. Non ti arrabbiare Raffaela ma a me sembra che tu ce l’abbia un po’ troppo con i manifesti (ovviamente solo quelli di Giacomini e della Polverini)……a meno che non sia il tuo bambino a scegliere quali strappare.
    PS: io non ho mai avuto una zia che assomigliava ad un trans!

  35. Caro direttore, mi chiamo paul e vivo a Vigna Clara da quando sono nato ,per la precisione agli Stellari. Ora io leggendo il suo articolo provo un duplice sentimento…da una parte apprezzo la sua volontà di esorcizzare il ritratto demoniaco della gente di RomaNord che più volte è stato dipinto dalle diverse testate giornalistiche, per l’altro verso mi domando se lei pensa realmente quello che scrive oppure cerca semplicemente di dare spessore al suo giornale/blog. Dando per scontato che lei viva a RomaNord(altrimenti la sua opinione conterebbe quanto un 2 di coppe quando regna bastoni) le voglio chiedere pertanto : la sua è miopia o vergognoso perbenismo giornalistico ? Lei vuole veramente analizzare i fatti e trarre delle conclusioni o fare semplice demagogia degna della stessa classe politica che dice di disprezzare ?
    Nel suo articolo lei cita posti che nessuno considera RomaNord,posti che proprio per gli evidenti problemi strutturali ,in termini di urbanizzazione, e sociali ,in termini di ceto/etnia, contribuiscono ad evidenziarne i confini più che limitati a Vigna clara,Fleming,Camilluccia e Ponte Milvio. A mio avviso la sua analisi della situazione è sbagliata non solo in termini toponomastici e topografici ma anche e soprattutto per la proposta di una “vera versione dei fatti” più che lontana dalla realtà effettiva; conducendo ,in definitiva, al risultato opposto a cui suppongo si volesse arrivare…
    RomaNord è una casta,un circolo in cui si è ammessi per diritto di nascita o tramite il raggiungimento di requisiti finanziari e gli stessi personaggi che pur abitandoci la rinnegano ne costituiscono una sottocategoria…quello delle mamme con i SUV,delle feste e della “leggerezza” delle persone è sostanzialmente è un clichè attribuitoci da poveri invidiosi.
    In ultima analisi ritengo quindi che il suo articolo sia pura espressione di falsità.
    Cordiali saluti.

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome