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Ponte Milvio – Sigilli a un bar di via Flaminia, droga e spaccio nelle strade

Galvanica Bruni

ponte-milvio-notte-5.jpgSiamo alla degenerazione di Ponte Milvio? Movida, schiamazzi, auto in terza fila, marciapiedi fai-da-te che restringono la strada gettando il traffico nel caos, a Ponte Milvio di notte accade di tutto. Accade anche che gli spacciatori si infiltrino nella massa dei giovani cercando e purtroppo trovando acquirenti ed accade pure che esercenti senza scrupoli vendano alcol a minorenni. Non è difficile infatti incontrare alle due, alle tre di notte sedicenni con un bicchiere od una bottiglia in mano e non è la prima volta che nel triangolo Ponte Milvio, via Flaminia e via Riano un locale venga chiuso per tale motivo. Ed è accaduto anche questa notte.

I Carabinieri della Stazione di Ponte Milvio questa notte hanno infatti messo i sigilli ad un bar di via Flaminia dove negli ultimi mesi sono stati riscontrati diversi episodi che hanno turbato l’ordine e la sicurezza pubblica.

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Ne dà notizia un comunicato del Comando provinciale dell’Arma spiegando che i Carabinieri hanno accertato che presso il bar in questione, del quale non è stato reso noto il nome, vi erano minorenni che alle 2 di notte acquistavano alcolici. Ma non basta, nei pressi sono stati trovati dei ragazzi in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale mentre altri sono stati denunciati e arrestati per detenzione di droga ai fini di spaccio.

Proprio grazie agli elementi raccolti dai Carabinieri è stata decretata la sospensione della licenza al locale per 20 giorni. I Militari hanno infatti documentato quanto avveniva nel locale e verificato le persone che lo frequentavano nel corso dei diversi controlli effettuati a Ponte Milvio per frenare il fenomeno del crescente degrado della zona, dovuta proprio alla continua presenza di giovani spesso ubriachi e dediti all’uso di sostanze stupefacenti.

Dal comunicato si apprende appunto che nel corso di questi controlli i Carabinieri hanno identificato un migliaio di persone, di cui 389 minori. Centinaia le dosi di sostanze stupefacenti sequestrate tra cui hashish, marijuana, cocaina e shaboo. 3 i pusher arrestati e uno denunciato. A tredici minori e dodici maggiorenni sorpresi a bere alcolici è stata contestata la violazione dell’ordinanza sindacale anti-alcol, stessa sorte è toccata anche a 4 esercizi pubblici che glieli avevano venduti. Sempre nel corso di tali controlli sono state denunciate 3 persone che urinavano in strada e altre 3 per furto.

Con l’arrivo della movida estiva la piazza di notte assume toni da inciviltà assoluta. Siamo alla degenerazione di Ponte Milvio?

Parcheggiatori abusivi e spacciatori si aggirano come se niente fosse dimostrando la quasi inutilità delle telecamere volute dal XX Municipio, la ZTL sulla piazza riesce a mala pena a frenare il traffico convulso nonostante la dozzina di agenti della Polizia Municipale impegnati ogni venerdì e sabato a mettere e spostare a mano le transenne, scooter e mini-car, non soggette alle limitazioni della pedonalizzazione, vengono parcheggiati ovunque, soprattutto sulle piazzole spartitraffico, i locali all’aperto fanno a gara a superarsi in decibel, i residenti esasperati perdono il sonno e raccolgono firme, una petizione dopo l’altra, per chiedere l’intervento delle istituzioni contro il caos, l’inciviltà, la viabilità resa impossibile in via Flaminia anche grazie agli allargamenti dei marciapiedi concessi ad alcuni locali che hanno di fatto sottratto posti auto e ristretto la carreggiata (tema questo che verrà affrontato nuovamente dal Consiglio del XX Municipio nella seduta di lunedì 4 giugno).

Siamo in dubbio se togliere o no il punto interrogativo dalla nostra domanda iniziale: siamo proprio alla degenerazione di Ponte Milvio?

Claudio Cafasso

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3 COMMENTI

  1. Sebbene sia evidente che le problematiche della zona originino in mal ponderate scelte politico-amministrative e anche che dette problematiche esulano dalle specifiche competenze delle forze dell’ordine, mi compiaccio per la nuova attenzione che queste ultime stanno ponendo nei confronti di adolescenti sempre più arroganti e privi di senso civico.

    Ricordo alcuni anni fa una gazzella dei carabinieri costretta a fermarsi in piazza, impedita nella svolta lungo Via Flaminia a causa delle macchine parcheggiate che occludevano del tutto il passaggio.
    Mi immagino l’ebbrezza di potere che avrà eccitato i proprietari delle vetture alla vista dei carabinieri impotenti!

    La repressione in tali casi vale come educazione; è della massima importanza ricordare a questi ragazzi che l’adolescenza non comporta essere “legibus solutus”.

  2. Si tratta di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione e, possibilmente, in modo coerente ed integrato.
    I Carabinieri, le Forze dell’Ordine in generale, logicamente utilizzano quelli propri e, alla luce di quanto riscontrano sul territorio, prendono i provvedimenti previsti per legge e sospendono licenze.
    Ma poi, inevitabilmente, quando la restrizione termina, tutto ricomincia o, per non essere catastrofisti, “potenzialmente potrebbe ricominciare”.
    E’ la situazione al contorno che facilita e promuove il prodursi di tali circostanze ed eventi.
    Il degrado a tutti noto, semplicemente.
    Lì si dovrebbe, dunque, intervenire con gli strumenti della buona amministrazione, che opera nell’interesse della città e dei cittadini e non, SEMPRE, di quelli di poche categorie portatrici di interessi particolari, per esempio (ma solo per esempio!) commercianti e costruttori.
    Viceversa assistiamo, inermi, al continuo sopruso, all’occupazione selvaggia del suolo pubblico (è selvaggia anche e soprattutto se sostenuta da ordinanze municipali accondiscendenti), alla cementificazione massiccia a discapito del verde (optional in una città “moderna” come la nostra).
    Tutto questo, lo viviamo quotidianamente, porta al degrado dell’ambiente urbano e del vivere in comunità.
    Tutto questo è la diretta conseguenza di una pessima amministrazione.
    Tornando agli strumenti, questi esistono.
    Dobbiamo, come cittadini, pretendere che siano utilizzati, e nel modo in cui devono essere utilizzati.
    A cosa serve, alla fine, l’intervento della Forza Pubblica se poi non è sostenuto e affiancato da una serie di provvedimenti, che altri Organismi possono mettere in campo, volti a sostenere e rendere stabile quell’intervento, andando soprattutto a modificare la situazione al contorno della quali si diceva?

    Lunedì 4 giugno, il Consiglio del XX° è chiamato ad affrontare anche il tema del “marciapiede fai-da-te”.
    E’ un’altra occasione per fare sentire la nostra presenza di cittadini che non sono distratti.
    Stiamogli con il fiato sul collo.
    L’argomento non è marginale, tutt’altro.
    Contribuisce, e notevolmente, alla situazione al contorno ed è emblematico del rapporto “cattivo governo-interesse di pochi”.
    Il processo che si innesca è devastante e innumerevoli, e di varia natura, sono gli effetti prodotti.
    Paolo Salonia

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