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Incontri ravvicinati a Collina Fleming

Galvanica Bruni

et.jpgPer la prima volta a Roma saranno di scena testi teatrali che parlano di scienza e fantascienza. Pianeti e stelle, galassie e marziani, extraterrestri stile ET saranno infatti i protagonisti di “Futurando – vetrina teatrale sul tema della fantascienza” che da mercoledì 18 a domenica 22 aprile si svolgerà al Teatro Betti di Via Antonio Serra 81, nel quartiere Collina Fleming, dove ogni sera verranno rappresentate le opere di tre autori diversi della durata di circa 20/30 minuti ognuna.

Autori reali, concreti, ma la cui fantasia, afferma Virginia Barrett, organizzatrice della serata inaugurale, “in questi testi non ha avuto limitazioni. Si sono sbizzarriti nella ricerca di suggestioni ed evocazioni legate ad un mondo futuro probabile in cui si muovono personaggi bizzarri o visionari con argomenti innovativi per contenuti ed immagini. Un modo di proporre un teatro insolito, all’interno di un panorama teatrale nazionale sempre più banale e scontato”.

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Dal 18 al 22 aprile, nel teatro Betti, si potrà infatti assistere a “Nella Ridda delle Stelle” di Luciana Luppi, “4014” di Alessandro Iori, “Il Tagliando” di Anna Cantagallo, “Un uomo all’infinito” di Vittorio Pavoncello, “Nuovo” di Liliana Paganini, “Riproduzioni” di Renato Capitani, “Dopotutto” di Massimiliano Perrotta, “Voglio tornare a casa” di Francesco Randazzo, “Frankenstein – l’altra genesi” di Leonardo Petrillo.

Inaugura e chiude Lucia Lasciarrea, direttrice del Teatro Betti, con i testi “La stanza – l’incubo di un prossimo futuro” e “Il servizio” tratto dall’omonima commedia della stessa Lasciarrea.

Il battesimo di “Futurando – vetrina teatrale sul tema della fantascienza” si terrà alle 20 di oggi, martedì 17 aprile, presso il Planetario e Museo Astronomico di Roma, dove si svolgerà la serata di apertura della rassegna teatrale con l’esibizione del soprano russo Elena Martemianova con il brano in tema “Solo i miei occhi nell’Universo”, con versi di Virginia Barrett e musiche originali del maestro Riccardo Cimino.
A seguire il pubblico verrà accompagnato in varie postazioni all’interno del Museo Astronomico per assistere alle performances degli attori interpreti dei personaggi dei testi che saranno poi presentati nella vetrina teatrale. Dopo le performance è prevista la visita al Planetario con relativo spettacolo e la proiezione di due corti di fantascienza.

E da domani tutti al Teatro Betti per cinque giorni di iper-realtà.
A Collina Fleming è facile incontrare qualche conoscente passeggiando a Piazza Monteleone di Spoleto o per via Flaminia e strade attigue, ma è la prima volta che capiterà di fare incontri ravvicinati del terzo tipo…

Edoardo Cafasso

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