Home AMBIENTE Basta con le affissioni abusive, lo chiede Alemanno. Sarà ascoltato?

Basta con le affissioni abusive, lo chiede Alemanno. Sarà ascoltato?

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”Faccio un appello a tutti: basta con le affissioni che non sono autorizzate”, liberiamo ”Roma dai manifesti abusivi, cambiamo strada facciamo in modo che Roma sia più bella e più pulita”. A lanciare questo appello è niente di meno che il sindaco Gianni Alemanno dal suo blog personale dove annuncia di aver dato mandato “all’assessore Davide Bordoni di fare un circuito specializzato per le affissioni politiche e delle associazioni” con una tariffa bassissima in modo che “tutti la possano utilizzare”.

Ma “basta con questo modo di fare propaganda – esclama il sindaco al termine del suo video –  basta con questo modo di comunicare le proprie idee, oggi c’è internet, ci sono tanti altri sistemi per farlo! “

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Un appello – nonostante esista già una legge, basterebbe solo farla rispettare – chiaramente inviato ai partiti ed all’intera galassia di movimenti politici, di circoli, di associazioni d’ogni colore e d’ogni tendenza.

Un appello – scendendo sul locale – indirizzato a quegli amministratori pubblici che ad ogni buca chiusa o strada aperta, ad ogni festa o marciapiede inaugurato, non esitano a spalmare strade e piazze di colla, manifesti e volantini.

Nel corso del 2011 gli operatori AMA – parole di Piergiorgio Benvenuti, presidente dell’azienda – hanno rimosso oltre un milione di manifesti abusivi. Il costo? Due milioni di euro. E chi paga? “l’AMA e Roma Capitale” dice Benvenuti. Cioè i contribuenti.

Che si smetta dunque di imbrattare la città con manifesti, volantini, scritte sui muri inneggianti a nuclei, a movimenti, a collettivi ed a partiti. Non ci crede più nessuno. Che si smetta di infierire sulla dignità e sul decoro della Capitale, che si smetta con l’arroganza di sentirsi superiori alle leggi solo perchè si è all’ombra di un simbolo politico.

Ma si smetta anche con gli appelli e si metta invece mano al codice, ai verbali, alle denunce.
Partiti, soggetti politici, rappresentanti delle istituzioni devono rispondere come chiunque altro, se non di più, dei loro comportamenti contra legem. (red.)

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7 COMMENTI

  1. Mi sembra che Alemanno avesse già legiferato a proposito.
    Ma stiamo alle solite BLA….BLA…… Aquando il CORAGGIO di FAR RISPETTARE (con multone) le leggi???
    Ecco nun altro esempio del Paese delle Banane: Cari signori pergete i calici anche questa storia proseguirà a “Vino e Tarallucci”
    Saluti

  2. Forse a qualcuno sfugge che un cartellone pubblicitario è un opera struttturale al pari di qualsiasi altra costruzione e per legge dovrebbe essere accompagnata da un progetto firmato da un tecnico. Un cartellone pubblicitario può crollare, può piegarsi, può essere abattuto dal vento o da cedimenti del terreno.

    L’Ordine degli Ingegneri di Roma aveva svolto un’analisi (gratutita) del problema e fatto una proposta in tal senso al sindaco avente l’obiettivo di mitigare la cartellonistica selvaggia e garantire la sicurezza a chi fruisce dello spazio urbano.
    Credo che la proposta sia stata del tutto snobbata.

  3. Per eliminare i manifesti pubblicitari abusuvi, nei quale è inserito l’identificativo di qualli ai quali servono, bastrerebbe applicare multe pesanti ed obbligarli a toglierli. Ma si tratta di una soluzione troppo semplce per i nostri amministratori.

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