Home CRONACA ‘Malamovida’ a Ponte Milvio. Stretta sui minimarket, ma non tutti

‘Malamovida’ a Ponte Milvio. Stretta sui minimarket, ma non tutti

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Galvanica Bruni

Premesso che alcune aree e piazze del territorio capitolino sono notoriamente interessate dal cosiddetto fenomeno della ‘movida’ e dai suoi effetti distorsivi, la cosiddetta ‘malamovida’… 

Inizia così l’ordinanza n.56 del 9 maggio 2024 con la quale il sindaco Gualtieri, prorogando la precedente, ha di nuovo disposto la chiusura nelle ore notturne degli esercizi di vicinato del settore alimentare, i cosiddetti minimarket, gestiti per lo più da stranieri di cui è piena Roma.

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L’ordinanza è entrata in vigore venerdì 10 maggio e scadrà il 21 ottobre 2024. In tale periodo i minimarket avranno l’obbligo di chiusura nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle 22 alle 5 del mattino.

Quasi tutti i Municipi coinvolti. Per quanto riguarda il XV i minimarket che dovranno sottostare a questa ordinanza sono – citazione testuale – “quelli presenti nell’area compresa tra il Piazzale di Ponte Milvio e Via Riano”. Uno? Due? Non di più.

Mentre a poter restare aperti tutta la notte e a poter vendere alcol saranno quindi tutti gli altri della zona, come quello in via Orti della Farnesina, a 200 metri da Ponte Milvio, e quello in via della Farnesina, a 400 metri.
Sarebbe interessante capire la logica sottostante a questa decisione trasmessa dal Municipio al Campidoglio. 

 

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2 COMMENTI

  1. Potrebbe essere la logica dei figli e figliastri.
    O più probabilmente, una formulazione di neo Gattopardismo :
    “tutto cambia, in questo caso non proprio tutto, affinchè
    nulla cambi “.

  2. Divertente vedere come in occasione delle partite a chi va a fare la spesa nel piccolo supermercato di zona e prende una bottiglia di vino viene fatta rimettere al suo posto nello scaffale, mentre in piazza in mezzo al caos, ai petardi, ai fumogeni, insomma nel pieno della terra di nessuno girino indisturbati figuri a frotte trascinando carrelli pieni di bottiglie di qualsiasi tipo di alcolico, tenute in chissà quali condizioni igieniche vendute alla luce del sole. Come si può ben vedere quando le mandrie se ne vanno e la piazza si ritrova ricoperta di bottiglie (acquistate dove, visto che è teoricamente vietato ovunque?).
    Piazza che gli encomiabili dipendenti AMA ripuliscono a tempo di record.

    Lo stesso succederà in questo caso. Laddove si mettono paletti si crea automaticamente un mercato parallelo. Qualcuno si sposterà di qualche centinaio di metri, altri troveranno il modo per fare affari indisturbati in loco, magari da nullatenenti.

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