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Cosa chiedono i residenti di Ponte Milvio

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Un’indagine sulla qualità della vita nella zona di Ponte Milvio, condotta dal neo-costituito “Comitato Abitare Ponte Milvio”, la dice lunga sullo stato di insoddisfazione dei residenti la cui pazienza e sopportazione, stante il basso livello di vivibilità che ha raggiunto il quartiere, sembrano aver toccato il limite. Lo si percepisce nettamente dai risultati che emergono dallo studio delle risposte.

L’indagine è stata svolta dal Comitato – che in brevissimo tempo ha già toccato quota 350 iscritti, un numero niente affatto irrilevante e destinato a crescere – lo scorso 28 gennaio, giorno in cui ha organizzato la sua prima uscita in pubblico (leggi qui), riscuotendo molta attenzione. Nell’occasione il Comitato si era dato l’obiettivo di accertare l’opinione degli intervistati-residenti sulle condizioni di abitabilità dell’area di Ponte Milvio ponendo tre semplici domande tendenti ad accertare il livello di soddisfazione/insoddisfazione sulla qualità della vita in questo spicchio di territorio di Roma Nord.

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Considerato il contesto e la giornata (era un sabato, quando di solito la piazza diventa un suk) il Comitato ha avuto l’accortezza di non porre domande dirette sul degrado o sullo stato d’abbandono dell’area, le cui risposte sarebbero state oltremodo scontate. Viabilità e vivibilità sono stati invece i temi trattati con l’obiettivo di far emergere le proposte anziché le proteste.

E le risposte fornite dagli intervistati sono veramente interessanti.

In tema di scarso livello di vivibilità a farli dannare è la presenza di locali per mescita aperti fino a notte e relative conseguenze, quali schiamazzi ed inquinamento acustico, confusione e smog. A segnalarlo è il 65%. Strettamente connesso è il tema del parcheggio selvaggio, mal sofferto dal 36% degli intervistati.

A fronte di questi due profondi disagi i residenti non si sentono tutelati dalle istituzioni, in primis il XX Municipio, che ritengono inattive sia nel contrasto alla degenerazione dei locali sia nella prevenzione delle degenerazioni.

In termini propositivi i residenti hanno chiesto l’istituzione di un presidio fisso di Polizia Municipale nell’area Ponte Milvio Via Riano (86%), l’installazione di parapedonali per contrastare il parcheggio selvaggio (84%), l’istituzione di una ZTL prolungata (80%), l’adozione delle strisce blu fino alle 23 (76%.).

In totale sono stati intervistati 100 cittadini. Forse un campione non numericamente elevato ma – come dice il Comitato – “sicuramente rappresentativo dell’universo dei residenti con spirito di fiducia nel miglioramento e/o con propensione alla partecipazione alla cosa pubblica.”. E non ha torto.

In sintesi, si tratta di un’indagine molto interessante e ben strutturata, vale la pena sfogliarne la dozzina di pagine di cui si compone. Per farlo, è sufficiente cliccare qui.

Claudio Cafasso

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8 COMMENTI

  1. Complimenti al comitato per l’iniziativa e per la qualità del lavoro svolto che, forse numericamente non eclatante, rappresenta comunque una buona base su cui “lavorare”.
    Speriamo che il principale soggetto chiamato in causa dagli intervistati (il XX Municipio) abbia effettivamente voglia di “lavorare” al problema e non continui a chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie come troppo spesso ha fatto.

  2. Aggiungo i miei complimenti e sottolineo la evidente professionalità delle persone che nel neonato Comitato Abitare Ponte Milvio hanno predisposto il questionario ed elaborato i dati raccolti. Mi stupiscono alcuni risultati come l’1 percento assegnato alla presenza di Trony e la stessa percentuale attribuita al non uso dei parcheggi.

  3. Questo è un passo importante, adesso bisognerà “mettere a frutto” i risultati della ricerca e fare in modo che le autorità preposte si assumano le loro responsabilità. Come membro del comitato “abitare ponte milvio” invito tutti gli altri iscritti a partecipare attivamente con segnalazioni di problemi e proposte di risoluzione su cui lavorare………concittadini, se non ora quando?

  4. Evviva per le proposte concrete volte a migliorare la vivibililità della zona. Sarebbe necessario però anche tutelare meglio i diritti dei residenti nella zona e non solo quelli che abitano nella prossimità della piazza. Mi riferisco agli abitanti del COSIDDETTO TRIDENTE che sono COSTRETTI per tornare a casa propria nei giorni di zona ZTL a lunghi giri in auto LUNGOTEVERE TOR DI QUINTO-CORSO FRANCIA- VIGNA STELLUTI-PIAZZA GIUOCHI DELFICI -NEMEA . Non è possibile anche per questi incolpevoli automobilisti, consentire – SE RESIDENTI- di tornare a casa senza lunghi giri notturni con spreco di tempo, benzina e maggiore inquinamento ?

  5. Peccato che però ponte Milvio NON SIA Campo dei Fiori! ZTL e strisce blu sarebbero una beffa per chi vive qui, nella periferia romana, non certo nota per la sua bellezza, e sarebbe costretto a subire i disagi senza godere dei vantaggi del centro.

  6. Ma il Municipio sulle opinioni espresse dai residenti di Ponte Milvio cosa dice? Ignora? Dorme? Risponde? Rifiuta? Convoca? Cestina? Mi dicono che non ha risposto al Comitato Abitare PM e perché si permette d’ignorare cosa chiedono 350 residenti? E’una vergogna!

  7. Non vivendo proprio sulla piazza, il principale problema per me e’ il traffico e di conseguenza polizia e carabinieri, a mio parere presenti ma con i paraocchi. 3 4 telecamere piazzate sul lato dx (guardando la piazza con alle spalle il ponte) servirebbero a snellire il traffico spesso intasato causa 2da o 3za fila di macchine parcheggiate sopratutto sulle curve verso via Flaminia (angolo Gianfornaio) e inizio via cassia (angolo pasticceria Marcucci).

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