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Appello ai cittadini di Collina Fleming

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Il Comitato Cittadino per il XX Municipio, il Comitato Promotore del Parco di Veio, l’Associazione Collina Fleming-Vigna Clara per la Mobilità e l’Associazione Vivere Collina Fleming, da sempre impegnati nella difesa del verde pubblico ed in particolare del parco di via Città di Castello recentemente recintato (leggi qui), lanciano un appello agli abitanti del Fleming per la salvezza di quella che definiscono “l’ultima area verde dell’intero quartiere”.

“La Presidente Polverini e il Sindaco Alemanno – dichiarano i Comitati in una nota inviata a VignaClaraBlog.it – hanno firmato l’Accordo di Programma che apre la strada alla cementificazione dell’area verde di Via Città di Castello, nonostante gli accorati appelli e le rimostranze e manifestazioni dei cittadini, di cui i suddetti rappresentanti istituzionali non hanno tenuto alcun conto. Ora, l’ultima speranza di bloccare questo progetto speculativo è data dalla possibilità di riprendere il ricorso al TAR iniziato nel 2003 dallo Studio del Prof. Scoca su mandato dei cittadini.”

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“A giudizio di tale Studio – spiega la nota – dall’esame dell’Accordo di Programma e della precedente Conferenza di Servizi, sono evidenziabili motivi aggiuntivi che possono dar forza al ricorso. Per ragioni tecnico-giuridiche, detti motivi possono essere introdotti con una nuova sottoscrizione del ricorso, da effettuarsi in tempi molto brevi.”

“Chi intende perciò contribuire alla difesa del “Parco di Via Città di Castello” – è questo l’appello – può partecipare alla raccolta delle firme e concorrere alle spese del ricorso nella misura che riterrà opportuna.
A tal fine potrà rivolgersi alle seguenti persone: Mario Attorre, ai numeri 063337631 o 3333613682, Giovanni Landini,  0636307377 oppure 3290540580 e Paolo Paiella al numero 063293342 o 3384177588″

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5 COMMENTI

  1. Un appello da sottoscrivere, un grazie ai tre volenterosi che da anni, insieme con un gruppo di abitanti del quartiere, conducono , senza scoraggiarsi, una difficile e impegnativa azione a difesa dei beni comuni.
    Un grazie anche a Vigna Clara Blog che, come il TG3, ha dato la possibilità di far conoscere una dolorosa vicenda dell’urbanistica romana.

  2. “nonostante gli accorati appelli e le rimostranze e manifestazioni dei cittadini, di cui i suddetti rappresentanti istituzionali non hanno tenuto alcun conto”..

    Questo è il problema….il nostro municipio fa schifo!!!

  3. . . . . sottoscrivo l’appello, ma ricordiamoci delle promosse fatte dai ns. politici durante la campagna elettorale. Abbiamo il solo potere del voto esercitiamolo con il giusto valore!
    Probabilmente sparisce l’ultimo lembo del mio ” prato” del campo di calcio dei “morlupesi” dove noi della piazzetta andavamo a fare delle mitiche trasferte . . . GRAZIE ANCORA UNA VOLTA AI NOSTRI POLITICI!!!

  4. UN MINUTO PER RIFLETTERE
    Da alcuni giorni e’ stato definitivamente chiuso l’unico spazio verde della collina fleming che e’ certamente un quartiere di persone benestanti ma che non ha neppure un giardino pubblico in cui passeggiare, sedersi a riposare, far giocare i bambini o portare a spasso i cani.
    La mia casa ed il mio ufficio sono separati da questo spazio che percorrevo tutti i giorni piu’ volte al di’ … come una medicina, per l’anima: in questi pochi metri di verde che attraversavo quotidianamente potevo sentire gli odori, avvertire il cambiamento delle stagioni, osservare il cielo come si puo’ fare solo da uno spazio aperto, non circostritto da palazzi, viadotti e cartelloni pubblicitari.
    Ora tutto questo e’ precluso non solo a me, che avevo la fortuna di poter raggiungere il lavoro a piedi, ma a tutti quelli che in questo luogo – incolto ma vivo – trovavano un momento di contatto con la natura a portata di mano o meglio di piede poiche’ nel nostro quartiere, a piedi, non c’e’ giardino raggiungibile.
    Dopo le mie parole lascio al lettore riflettere su questo brano del giornalista carlo petrini che ho tratto dal quotidiano la repubblica del 19.01.12, che mi colpi’ tanto da trascriverlo ancor prima della chiusura di quello che ho sempre chiamato il pratone.
    Ecco il testo di c.petrini, buona lettura:
    “e’ il momento di fare una campagna comune, di presidiare il territorio in maniera capillare a livello locale, di amplificare l’urlo di milioni d’italiani che sono stufi di vedersi distruggere paesaggi e luoghi del cuore, un’ulteriore forma di vessazione, tra le tante che subiamo, anche su cio’ che e’ gratis e non ha prezzo: la BELLEZZA. Perche’ guardatevi attorno: c’e’ in ogni luogo, soprattutto nelle cose piccole che stanno sotto i nostri occhi. E’ una forma di poesia disponibile ovunque, che non dobbiamo farci togliere, che merita devozione e rispetto, che ci salva l’anima, tutti i giorni.”
    Concludo con un commento al testo: credo ci sia piu’ BELLEZZA in uno spazio verde abbandonato come il nostro pratone che in tante opere dell’uomo la cui mente e la cui mano e’ mossa solo dal denaro.
    Abs

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