Home AMBIENTE Fa scuola il degrado ambientale di Roma Nord

Fa scuola il degrado ambientale di Roma Nord

Galvanica Bruni

Accompagniamo Giorgio, un giornalista di un periodico cittadino, in un tour particolare, il tour del degrado di alcune zone di Roma Nord la cui documentazione sarà utilizzata nell’ambito dell’iniziativa intrapresa dalla Associazione Stampa Romana con alcune scuole elementari per trattare i problemi relativi alla mobilità, all’ecologia ed all’ambiente.

Partiamo da Tomba di Nerone ed il nostro giro non può che iniziare dai giardini che fanno parte della Riserva dell’Insugherata; sporchi e trascurati ancora ospitano all’interno della macchia alcuni giacigli dove dormono dei senzatetto. Ma anche la macchia che costeggia Via Tomba di Nerone è ingombra di rifiuti, carcasse di scooter e vecchi materassi.

Dalla Cassia, attraverso via di Grottarossa, ci spostiamo sotto il GRA all’altezza della Veientana: pensavamo di ritrovare la montagna di calcinacci e rifiuti che da mesi stazionava sotto il cavalcavia ed invece, con piacere, l’area è pulita e finalmente recintata, con alcuni cartelli che avvertono che la zona, per motivi di sicurezza, è videosorvegliata. Finalmente una buona notizia.

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Proseguiamo per la sterrata che porta a Via di Grottarossa e che costeggia lo sporco fosso della Crescenza; siamo venuti qui a colpo sicuro perché l’area è usata da anni per scaricare materiale edile ed oggetti ingombranti come frigoriferi, vasche da bagno, mobili e divani.
Quegli ottocento metri di Via Spizzichino sono una vera e propria discarica a cielo aperto; sebbene la situazione di degrado sia nota a tutti la strada continua ad essere usata con disinvoltura da tutti quelli che non intendono ricorrere ad una discarica autorizzata.

Al termine della sgangherata e fangosa strada troviamo una vettura dei Carabinieri intenti ad effettuare un controllo sugli occupanti di un autocarro; pensiamo si tratti di operai, complice la giornata festiva, venuti a scaricare calcinacci. E invece scopriamo con sorpresa che questa gente è venuta a caricare quanto c’è di riutilizzabile; insomma, dopo i cassonetti, anche le discariche.

Proseguiamo diretti alla Via Flaminia raggiungendo la strada che costeggia la diga di Castel Giubileo; la discarica che tempo fa avevamo segnalato è sempre là.
L’Autorità Giudiziaria ha messo sotto sequestro l’area che continua però ad essere ingombra di tonnellate di materiali e scarti. Fotografiamo alcuni serbatoi in Eternit e poi una striscia di rifiuti che scende verso uno dei laghetti dove qualche buontempone ancora si ostina a pescare.

Lasciamo la diga e dirigiamo a Tor di Quinto dove tra le caserme e l’ampio viale sorge un’altra discarica; anche di questa ci siamo interessati ma qui la Legge ancora non è arrivata.
A sorprenderci non è tanto la quantità dei detriti quanto il fatto che vengano scaricati con un certo ordine: da una parte calcinacci, dall’altra piastrelle, poco più avanti asfalto, a sinistra vetri e vecchi mobili, a destra stracci e così via.

Parliamo con un signore che porta a spasso il cane e ci parla di segnalazioni ed esposti caduti nel vuoto: “Meno male” conclude “che sono stato trasferito così me ne vado da questa città così sporca…..”. In cuor nostro speriamo che la nuova sede sia il Trentino, o ancora più sù!

L’ultima meta di questo “tour della monnezza” è la pista ciclabile nei pressi di Via del Baiardo; appena vedono la macchina fotografica alcuni rom ci minacciano e così scattiamo alcuni fotogrammi solo dall’alto del ponte che attraversa il Tevere. Montagne di rifiuti ricoprono gli argini fangosi.

Alla fine di questo giro, dopo aver visto tanto degrado, non sappiamo più che che dire. Ci auguriamo, noi e Giorgio, che i bambini delle elementari coinvolti nel progetto dell’Associazione Stampa Romana, attraverso queste foto possano capire qual è il dramma ambientale in cui vive oggi la nostra città e che futuro li attende se, almeno loro, non si comporteranno da bravi cittadini.

Francesco Gargaglia

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3 COMMENTI

  1. Sono perfettamente d’accordo con il Sig. Francesco, nel XX municipio la “monnezza” REGNA SOVRANA !!
    Fatevi un giretto dalle parti delle gallerie sulla Flaminia all’altezza del cimitero di Prima Porta e vedrete i nuovi “mercatini della monnezza”.
    AMMINISTRATORI DOVE SIETE ? CHE FATE ? SVEGLIAAAAAA…….

    Alessandro D’Armini

  2. Bisogna viaggiare in trenino da Prima Porta a P.le Flaminio, per vedere altro… Dalla Stazione di Tor di Quinto, direzione Roma, volgete lo sguardo a sinistra. C’è un “quartiere industriale” con una “pregevole” discarica…. non andate oltre …. I margini del Tevere, addobbati come se fosse sempre Natale…. con relativi accampamenti e annesse altre confortevoli discariche. In conclusione: su tutta la tratta ferroviaria Prima Porta – P.le Framinio, si nota l’incessante lavoro degli addetti alla pulizia e bonifica……

  3. si tratta di via camposampiero quella pregevole discarica che si vede dal trenino che va da Prima Porta a P.le Flaminio, tra l’altro comunicata gia alla xx circoscrizione

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