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Antonella De Giusti, presidente del XVII Municipio: Ponte della Musica, un ponte sul nulla

Galvanica Bruni

“Il Ponte della Musica, inaugurato già da tre mesi, è ancora un cantiere a tutti gli effetti – dichiara in una nota Antonella De Giusti, Presidente del XVII Municipio di Roma. “Lo avevamo già detto, con molta chiarezza e a tempo debito, che si trattava di un ponte sul nulla, perché gli elementi urbani che avrebbe dovuto mettere in comunicazione sono scomparsi dal punto di vista funzionale oppure sono caduti nell’abbandono. Valgano, come esempio, la chiusura dell’Ostello della Gioventù e il crescente degrado di cui soffre l’Accademia di scherma di Moretti”.

 “Oggi sappiamo che non solo il Ponte della Musica mette in collegamento il ‘nulla’ – ha proseguito la De Giusti – ma che è ‘nulla’ esso stesso. A tre mesi e passa dall’inaugurazione ha ancora la forma convulsa del cantiere e non ha risolto la questione del suo collegamento funzionale con la pista ciclabile. I residui dei materiali di costruzione giacciono indisturbati accanto alle erbacce, e l’immagine complessiva è quella di un’opera che, allo stato attuale, appare quasi fuori luogo.”

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“Cosa c’è di più insensato – si chiede De Giusti – di un ponte ‘avulso’ dal contesto immediatamente circostante, e che appare letteralmente ‘sganciato’ dai quartieri che avrebbe dovuto invece avvicinare? L’inaugurazione fu inizialmente rinviata, si disse, perché mancavano gli ultimi ritocchi. Non immaginavamo che questi ritocchi fossero talmente tanti da costituire un ‘cantiere’. Oggi la situazione è sotto gli occhi di tutti, e l’amministrazione comunale non ci fa una bella figura”.

“Il degrado del Ponte – conclude la Presidente del Municipio Roma XVII – si somma a quello di cui già soffrono i nostri quartieri, contro il quale ci stiamo battendo e che abbiamo più volte denunciato al Campidoglio. Proprio in questi giorni abbiamo segnalato per l’ennesima volta lo stato di abbandono in cui versano le sponde del Tevere, in particolare nel tratto all’altezza di Lungotevere delle Vittoria. Abbiamo scritto agli assessori all’ambiente di Regione e Comune chiedendo interventi urgenti. Sapranno darci ascolto? Lo spero per i nostri quartieri, ma sono molto scettica al riguardo”.

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7 COMMENTI

  1. Ma non ci posso credere…, ma chi se lo sarebbe mai aspettato? Eppure ci avevano raccontato di un Eden sull’altra sponda… (non importa quale,… l’altra)

  2. Io non capisco affatto questo “finto” stupore.
    Non esistendo alcuna programmazione urbanistica, ne alcun vincolo è chiaro che l’unico scopo di queste costruzione è il lucro del costruttore con il beneplacido dell’amministrazione.
    Per tornare a casa nostra: il XX ha fatto un accordi di programma con il gruppo bonifaci per la costruzione della sede dello stesso nel 2008 a fronte del rilascio della licenza per la costruzione di due supercondomini da circa 500 appartamenti.
    Bhe, Bonifaci ha venduto ed incassato soldi dalla vendita di circa 300 appartamenti, ma della nuova sede del XX neanche l’ombra. Neanche le fondamenta hanno iniziato. Ci meravigliamo ? Io no di certo, mica questa è la Germania, è l’Italia ed in particolare Roma.

  3. Ce ne vuole di faccia tosta per sparlare di un ponte inutile da parte di una amministratrice di sinistra !! Alemanno ha fatto molto male ad inaugurarlo ….ma quella insulsità di ” struttura ” è stata voluta. fatta progettare , appaltata ed avviata dalle giunte capitoline di sinistra . Perché non fate anche una bella inchiesta sul costo complessivo dell’opera inutile ? Così completiamo il quadro !

    Grazie per l’ospitalità

  4. Sinistra o destra, …ormai il ponte è fatto. almeno rendiamolo funzionale per l’attraversamento da parte di soli mezzi pubblici per una zona – come quella di Vigna clara \ Cassia -che non solo è male collegata al centro., ma sopratutto perchè le linee attualmente esistenti di autobus per andare al CENTRO, ( la città proibita ) fanno dei percorsi LUNGHI e TORTUOSI impiegando circa un’ora dal momento della partenza al loro arrivo a destinazione !

  5. E certo ……..che importanza ha capire di chi sia la responsabilità di quest’altro orrore architettonico ed urbanistico !!! Ormai è fatto !!! Quanto al possibile uso ” funzionale ” tra i quartieri Vigna Clara – Cassia / CENTRO , gentile signora Sofia , ci faccia capire meglio , perché non se ne vede proprio il nesso . Ultima considerazione paesaggistica: ante ponte di “ferro verniciato bianco “, dal preesistente ponte fronte Stadio, c’era una visione di S. Pietro, ” appogiata” sullo scorrere del Tevere , semplicemente magnifica . Provate ora !!

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