Home ATTUALITÀ Per loro l’estate romana è ben altro che divertimento: grazie, ragazzi

Per loro l’estate romana è ben altro che divertimento: grazie, ragazzi

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foto di repertorioVia Cortina d’Ampezzo, ore 14: il termometro segna 38° e la strada, rovente, è deserta. Nell’aria calda e immobile una figura isolata sosta all’ombra di una acacia. E’ un militare in servizio di vigilanza all’Ambasciata libica: uniforme mimetica, anfibi, basco di lana nero, giubbetto antiframmentazione, il fucile di traverso davanti al petto.

Il militare, granatiere o cavaliere, fa parte di quel piccolo esercito che non conosce ferie: poliziotti, vigili urbani, medici, infermieri, vigili del fuoco, addetti alla raccolta dei rifiuti…uomini e donne che di giorno e di notte vigilano e lavorano senza sosta per garantire che la città, anche nei mesi estivi, non si fermi.

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Ma il compito dei militari è particolarmente gravoso perché presidiano senza sosta e con ogni condizione meteorologica obiettivi statici in strade per lo più deserte dove il sole non concede tregua.

E cosi in questa estate romana rovente (e non solo per il clima) mentre i romani si riposano sulle spiagge del litorale, loro sono là di presidio ad una ambasciata che non ne vuole sapere di riaprire i battenti: nell’afa soffocante vigilano ininterrottamente le sedi diplomatiche di una metropoli ingrata che si ricorda di loro solo quando qualcuno ci lascia la pelle ai confini del mondo.

I “nostri ragazzi” (come li chiamano presidenti e politici ai funerali di Stato) sono sempre là con un solo scopo: fare bene il loro dovere.
Grazie ragazzi.

Francesco Gargaglia

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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3 COMMENTI

  1. L’articolo mi è piaciuto, devo dire che il lavoro che svolgono è davvero duro

    Un grazie anche da parte mia

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