Home ATTUALITÀ Multe pazze a Roma: atto settimo

Multe pazze a Roma: atto settimo

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bilancia.jpgNe avevamo parlato nei nostri articoli del 17 Gennaio e del 4 Gennaio : l’ Ordinanza della Corte Costituzionale del 9.11.2007 aveva sancito l’illegittimità e quindi la nullità delle cartelle esattoriali emesse dalla Gerit (gruppo Equitalia) prima del 9.11.2007 in quanto “non indicanti chiaramente il nome e cognome del responsabile del procedimento di riscossione“. Ma contro tale disposizione, che aveva scatenato una marea di ricorsi ai Giudici di Pace, incredibile ma vero Equitalia aveva messo in campo tutta la sua forza ed una nutrita squadra di avvocati – scardinando un principio consolidato dell’ordinamento legislativo italiano in base al quale le sentenze della Corte Costituzionale hanno supremo valore di legge – per dimostrarne la non applicabilità.

Ma questa strategia non deve esser sembrata vincente perché ora qualcuno sta tentando, in sordina, di dare una mano ad Equitalia. Non si sa ancora da chi ma nel decreto «Milleproroghe», già approvato alla Camera e al vaglio del Senato entro il 29 febbraio, è stato inserito un emendamento che sposta l’efficacia dell’Ordinanza di cui sopra dal 9.11.2007 all’1.6.2008 dando così modo di rendere legittime ed esigibili tutte le cartelle esattoriali emesse in tale periodo anche se non riportanti gli estremi del responsabile del procedimento di riscossione. In soldoni, l’illegittimità varrà solo per il futuro in barba alla regola che le sentenze della Corte Costituzionale, suprema corte di giustizia, sono insindacabili e modificano la legge dal giorno della loro pubblicazione.

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Cosa succederà, se passa questo emendamento, delle migliaia di ricorsi già presentati ?

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La storia delle multe pazze a Roma: clicca qui

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