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Scheggino e la Valnerina, un fresco paradiso nel verde

Galvanica Bruni

Quando la temperatura soffocante fa boccheggiare e l’istinto di sopravvivenza prende il sopravvento, VignaClaraBlog.it si mette alla ricerca per voi di luoghi dove sia possibile tornare a respirare. Che ne dite di trascorrere un’intera giornata sulle rive del fiume Nera? Lo splendido borgo di Scheggino, un salotto adagiato sull’acqua nell’intenso verde della Valnerina a poco più d’un centinaio di km da Roma Nord, vi attende.

Per raggiungerlo bisogna percorrere l’A-1 fino ad Orte per poi proseguire verso Terni; lasciata la superstrada all’uscita di Terni Est occorre entrare in città, fiancheggiare le ex acciaierie Terni, prendere poi la strada che porta verso le cascate delle Marmore (se le trovate aperte fermatevi ad ammirarle), continuare poi per Ferentillo (il paradiso dei free-climbers) per arrivare infine a Scheggino, nel cuore della Val Nerina.

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In alternativa, anziché lasciare la superstrada a Terni Est, si può invece proseguire sempre dritti (è un modo di dire, le curve abbondano), salire sul passo della Somma, scendere fino a Spoleto (l’arrivo è stupendo, la rocca vi abbaglia subito dopo una curva) e lasciata sulla sinistra la splendida cittadina imboccare il tunnel di 7 km che conduce sulla Valnerina. Dall’uscita a Scheggino intercorrono solo un paio di km.

Il primo percorso è ricco di distrazioni, si attraversano tanti paesini ricchi di storia e di bellezze naturali. Proprio per questo, pur essendo più breve rispetto al secondo, richiede maggior tempo per raggiungere Scheggino, il minuscolo borgo medievale che, situato a 281 metri sul livello del mare, si affaccia sulle limpide acque del fiume Nera.

La sua origine risale all’XI secolo quando venne edificata da Spoleto (il nome deriva probabilmente dalla conformazione a schegge del terreno). Nel 1300 venne saccheggiata e la sua ricostruzione iniziò solo a meta del 1500.

L’incantevole borgo si presenta oggi con la struttura di ‘castello di pendio triangolare’ con i resti della torre e le mura che si inerpicano sulla rocca.

Dal borgo, ordinato e pulitissimo, si raggiungono le antiche vasche dove vengono allevate le trote: in questo punto è possibile sostare al fresco di grandi alberi o dilettarsi nella pesca dalle sponde della enorme vasca verdeggiante oppure affrontare uno dei tanti sentieri che portano in alto.

Ma il vanto di Scheggino sono le limpide acque del fiume che taglia in due il piccolo centro abitato; in questo punto le acque del Nera scorrono veloci ma senza ostacoli. Le sponde verdissime e le acque pulite e trasparenti sono un irresistibile richiamo.

Proprio al centro del borgo, sulla riva destra, sorge il Centro Rafting “Pangea”: il “rafting” è una discesa fluviale effettuata a bordo di gommoni inaffondabili e autosvuotanti che ospitano quattro, sei o otto passeggeri.

Chi affronta la discesa di un fiume indossa casco e giubbetto salvagente e utilizza una lunga pagaia. Le difficoltà vanno dal 1° Grado (facile) fino al 4° (difficile).

Il Centro Pangea è perfettamente attrezzato e offre varie tipologie di percorsi (la durata minima è di un ora) tutti “facili” tanto che possono essere affrontati da chiunque, bambini compresi.

Ogni partecipante viene equipaggiato con una muta in neoprene, un casco, un giubbetto salvagente e una pagaia; a bordo del gommone, in funzione di “guida”, prende posto anche un membro dello staff.

Navigare sulle veloci ma tranquille acque del Nera significa fare un viaggio in una natura incredibilmente bella; il fiume scorre attraverso una valle verdissima scavata dalle acque nel corso dei millenni.

A bordo del gommone, in totale sicurezza, è possibile osservare scenari inusuali: un viaggio fantastico su acque cristalline.
Nella stagione estiva sono tantissime le scolaresche e i gruppi scout che praticano il rafting per cui sarà bene prenotare chiamando con qualche giorno di anticipo il Centro; Pangea offre anche altre attività come mountain-bike, free-climber, canyoning e trekking.

A proposito, non dimenticate di portare il costume da bagno. A Scheggino c’è anche una piccola piscina pubblica, ben curata ed immersa nel verde.

Per chi volesse invece trascorrere una lunga ed oziosa giornata di totale riposo allora sarà sufficiente sostare sulle rive verdissime del Nera all’ombra dei grandi salici: la frescura che sale dalle gelide acque trasformerà l’afa cittadina in un lontano ricordo.

Ma Scheggino non è soltanto avventura e riposo: la cucina genuina e casereccia è uno dei punti di forza dell’intera Valle.

Dai salumi ai formaggi locali e poi primi piatti farciti con tartufi o funghi porcini, arrosti di cinghiale o di agnello e infine lumachine alla schegginese: non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Sia a Scheggino che nel confinante paesino Sant’Anatolia di Narco si trovano ottimi ristoranti con cucina e vino locale che vi stupiranno per la loro genuinità, per la calorosa accoglienza e per il fatto che anch’essi sono quasi tutti immersi nel verde.

Attività adrenaliniche o totale riposo condito da tartufi: queste le alternative di una lunga e freschissima giornata immersi nel profondo verde della Valnerina.

Francesco Gargaglia

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