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Ponte Milvio – Cozza, Scoppola: Sfilata di moda si, festa dell’Unità no. Due pesi e due misure

Galvanica Bruni

I consiglieri PD Alessandro Cozza e Francesco Scoppola, in relazione alla manifestazione “Ponte Milvio in moda” tenutasi la sera di martedì 7 giugno a Ponte Milvio con il contributo finanziario ed il patrocinio del XX Municipio, definiscono “due pesi e due misure” lo strumento adottato dalla Giunta municipale nell’autorizzare gli eventi nelle adiacenze della storica Torretta Valadier. “Il circolo PD di Ponte Milvio – spiegano – un mese fa ha infatti ricevuto dal XX Municipio parere contrario alla realizzazione della Festa dell’Unità da svolgere nello stesso posto, come l’anno scorso”.

“La contrarietà – spiegano ancora Cozza e Scoppola – sarebbe giustificata da una risoluzione votata dal consiglio municipale che vieta di fare manifestazioni nell’area di Ponte Milvio fatta eccezione per eventi istituzionali e culturali che comunque non devono avere carattere commerciale/pubblicitario”.

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NdR: Per dovere di cronaca, ricordiamo infatti che il 20 dicembre 2010 (leggi qui)  il Consiglio del XX Municipio ha votato una risoluzione con la quale testualmente “si risolve di impegnare il Presidente e la Giunta ad emanare una direttiva agli uffici competenti volta a non autorizzare alcuna iniziativa da realizzare nel piazzale antistante la Torretta Valadier e le due aree a destra e sinistra, fatta eccezione per importanti iniziative istituzionali e culturali le quali comunque non dovranno avere alcun carattere commerciale/pubblicitario”.
Con lo stesso documento il Consiglio dava mandato “agli stessi soggetti di istituire un regolamento sui criteri di valutazione delle manifestazioni promosse su tali aree”, regolamento che, alla data, pare non ancora aver visto la luce.

Tornando alla nota di Cozza e Scoppola, i due consiglieri affermano di ritenere “la Festa dell’Unità un momento di sicura formazione culturale, confermato anche dal grande successo riscosso l’anno passato, durante la quale hanno assistito ai dibattiti persone di tutti gli schieramenti politici a testimonianza dell’interesse verso un sano confronto politico come quello che la Festa offre” mentre, ironizzano,  “non possiamo certo dire la stessa cosa della sfilata di moda che abbiamo visto martedi sera a Ponte Milvio.”

“Per quanto l’evento potesse essere istituzionale perchè messo a bando dal Municipio, non tolleriamo assolutamente che siano stati usati due pesi e due misure per autorizzare un evento di sicuro carattere commerciale/pubblicitario. L’intento con cui è stato votato il documento in consiglio municipale – incalzano Cozza e Scoppola – era proprio quello di evitare che eventi del genere potessero umiliare il prestigio della Torretta Valadier. È per questo che autorizzare un evento come quello di martedi proprio sotto la Torretta e negare al Partito Democratico l’autorizzazione per l’area adiacente rappresenta una grave causa di ingiustizia.”

“Noi siamo assolutamente contrari a che si facciano iniziative come il Grande Fratello, lanci pubblicitari, presentazioni di macchine o sfilate di moda sotto la Torretta mentre siamo d’accordo affinché le due aree adiacenti rimangano a disposizione per eventi del genere. Questa, infatti, è stata la nostra posizione anche in sede di discussione della risoluzione che ha posto questi nuovi vincoli.
Ma di questo avviso non è stato il PdL che ha voluto usare il pugno duro ed estendere il divieto su tutta l’area, forse già con un preciso intento. Peccato però – concludono – che di questo pugno duro si sia ricordato solo al momento di negare l’autorizzazione alla nostra Festa”.

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1 commento

  1. Mi pare di poter dire che l’atteggiamento del Presidente Giacomini e della Giunta Municipale sia inequivocabilmente e gravemente discriminatoria.
    Infatti,oltre la sfilata di moda tenuta sullo spazio antistante la Torretta del Valadier il giorno 7 giugno u.s.,il giorno successivo verso sera una musica oltremodo assordante proveniente da un’orchestra su palco piazzato nel suddetto spazio,mi ha costretto a chiudere le finestre prospicenti il pinte.
    A niente sono valse le mie lamentele nei riguardi di un ineffabile tenente de Vigili Urbani che alla mia richiesta di sapere se sussistesse un permesso mi invitava a recarmi negli uffici del Municipio XX negandomi una risposta.
    Si può costatare in quale considerazione tengono i nostri amministratori un monumento del valore del Ponte Milvio,onusto di storia. E quale sfregio all’arte e
    all’ambiente siano queste continue superfetazioni.

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