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A Roma Nord il maggior numero dei beni confiscati alle mafie nella Capitale. Se ne parla al Parco Capoprati

Galvanica Bruni

Venerdì 27 maggio alle 19, presso il Parco Capoprati, in via Capoprati 12/A, sarà presentato il dossier di inchiesta sui beni confiscati alle mafie a Roma e provincia dal quale emerge che tra immobili e aziende solo nella Capitale sono ben 383, il maggior numero dei quali a Roma Nord. In tal senso sono stati invitati a partecipare all’evento i quattro presidenti dei municipi coinvolti: Gianni Giacomini del XX, Alfredo Milioni del XIX, Antonella De Giusti del XVII e Sara De Angelis del II.

Riprendiamoci il maltolto, Dalla confisca all’effettivo riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie” è il titolo dello studio che verrà presentato ad un vasta platea che vedrà la partecipazione, oltre che degli assessori alle politiche sociali e giovanili e dei consiglieri dei quattro municipi, anch’essi invitati, di Enrico Fontanta, condirettore di Terra e direttore di Paese Sera, Franco La Torre, figlio dell’onorevole Pio La Torre, e Mario Attorre, in rappresentanza del Comitato Cittadino per il XX Municipio.

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L’evento del 27 maggio è stato annunciato dall’associazione Gioventù Attiva, che lo ha organizzato, con un comunicato che qui di seguito riportiamo.

“Le mafie a Roma sono una realtà. Una realtà fin troppo ignorata, che richiederebbe invece maggiore attenzione da parte della politica e delle istituzioni. Ma, soprattutto, dovrebbero essere i cittadini a pretenderla, rivendicando ciò che gli appartiene e che il crimine organizzato gli sottrae quotidianamente. I beni confiscati offrono un’opportunità unica. Un’opportunità che va conquistata e che, nel momento in cui si costruisce un’attività finalizzata al bene collettivo in un luogo che prima ne ospitava una illecita, esemplifica il significato di lotta sociale e culturale contro le mafie. Una battaglia, quella per il riuso sociale dei beni confiscati, che chiama in causa due parti, i cittadini e le istituzioni, su due livelli differenti che dovrebbero intrecciarsi: la partecipazione e l’efficienza, ovvero la mediazione.
Venerdì 27 maggio divulgheremo i dati e le storie di Riprendiamoci il maltolto, il dossier sullo stato e il riutilizzo sociale dei beni confiscati presenti a Roma realizzato con in contributo nostro e delle associazioni Action, CNCA, DaSud, Equorete e Libera. Proseguendo la nostra campagna Laziosenzamafia, noi di Gioventù Attiva presenteremo una video inchiesta relativa al territorio di Roma nord, sul quale si trovano la maggior parte dei beni presenti nella capitale. ”

“Consegneremo inoltre a rappresentanti dei Municipi la nostra petizione sul riutilizzo sociale e la valorizzazione delle attività giovanili, che ha raccolto 2000 firme di giovani. Con Laziosenzamafia – conclude il comunicato – abbiamo riscontrato che una sensibilità ed una risposta da parte dei giovani di questo territorio c’è e ora non può essere ignorata. Di questo parleremo con i nostri ospiti.”

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