Sotto le arcate di Ponte Milvio, fra rami secchi e vegetazione, è ben visibile un insediamento di senzatetto che hanno trasformato il luogo in una piccola baraccopoli con cumuli di rifiuti e detriti.
Per raggiungerla dalla strada bastano un paio di minuti, un piccolo sentiero aperto nella vegetazione conduce alla sponda, all’arcata e alle tende con suppellettili sparsi.
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In attesa che proprio nei pressi venga realizzato il Parco d’affaccio – Oasi Naturalistica previsto nel programma delle opere pubbliche per il Giubileo del 2025, sarebbe bene che qualcuno si affacci prima e prenda nota del degrado sotto quell’arcata.
Francesco Gargaglia
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I rami e tronchi arenati sotto le arcate di Ponte Milvio stanno lì dalle piene degli anni passati! Inoltre le sponde sono “ricche” di spazzatura: buste di plastica, bottiglie, rifiuti vari. Sono visibili a tutti e la bonifica arriva solo in estate prima dell’apertura dei locali posti proprio lì sotto. Riguardo i senza tetto è davvero vergognoso che si consenta loro di dormire in mezzo ai topi.
E, in superficie, infiniti cantieri per il Giubileo, la città in 15 minuti, le aree a 30 all’ora e ovunque la “deforestazione green”?
E poi, se vogliamo, “deforestazione green” e decisamente un ossimoro.
È proprio così: ossimoro in tutti i sensi visto che rispecchia il reale, fatto di palesi contraddizioni.