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Flaminia: Un “foro romano” a Roma Nord

marco nonio macrino 7
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Un museo a cielo aperto in via Flaminia? – A Roma, in via Vitorchiano, sulla Flaminia, due anni fa sono stati rinvenuti i resti di un monumento funerario dedicato ad un grande condottiero romano. Secondo quanto si legge nell’epigrafe è Marco Nonio Macrino. Si tratta di un ritrovamento eccezionale, forse il più importante degli ultimi trenta anni, che consente di arricchire la lettura della Roma repubblicana e imperiale. VignaClaraBlog.it ve lo presenta in tutto il suo splendore.

Un intero tempio romano, completo di colonne in marmo e frontoni, in un’area intatta e ben conservata comprensiva di un affascinante tratto dell’antica via Flaminia, è lo straordinario spettacolo che si presenta improvvisamente agli occhi entrando nella porzione di terreno di via Vitorchiano che costeggia il Tevere.

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Sette metri sotto il livello della ferrovia Roma Viterbo, con i suoi basolati scuri vulcanici, ci viene incontro un foro romano in miniatura con al centro la fantastica tomba di Marco Nonio Macrino, un grande generale dell’imperatore Marco Aurelio. Il tutto proprio nel cuore del territorio del XX Municipio.
E pensare che lì, su quei resti, stavano per essere costruiti tre edifici residenziali per 20mila metri cubi.

marco nonio macrino 6Andiamo con ordine. L’occasione di entrare in questo sito ci viene data da una seduta pubblica en plein air della commissione cultura del XX Municipio che, assieme all’assessore alla cultura, Marco Perina, ha ascoltato attentamente quanto riferito dalle dottoresse Federica Chiocci e Rossella Zaccagnini, consulenti della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, in merito allo stato dell’arte degli scavi.

La storia

Nel 2006 viene sottoscritto un accordo di programma tra Comune di Roma e gruppo Bonifaci in base al quale, in cambio della costruzione della nuova sede del XX Municipio e di un asilo (poi non avvenuta), si autorizza la variante della destinazione d’uso (da albergo ad abitazioni) del complesso di via Flaminia km 8,5 e l’edificabilità di circa 20mila metri cubi su quest’area, fermo restando che già allora si supponeva che, sotto sotto, vi passasse l’antica via Flaminia.
Per fugare ogni dubbio, a spese del gruppo Bonifaci vennero effettuate, nel 2007, le prime indagini archeologiche.

Spunta così il primo tratto della via Flaminia.

marco nonio macrino 2Proseguono gli scavi archeologici. Nei primi mesi del 2008 vengono trovati un timpano di marmo ed una colonna che per ragioni di sicurezza vengono rimossi ed accantonati. E si continua a scavare finchè, a dicembre 2008, grazie alla demolizione di un vecchio manufatto posto proprio al centro dell’area, viene alla luce l’intero tracciato dell’antica via Flaminia e ciò che resta del meraviglioso monumento funebre.

marco nonio macrino 5Marmi, colonne, timpani, basamenti, capitelli meravigliosamente scolpiti, tutto stava a significare che si era alla presenza di una tomba di un importantissimo personaggio, secondo solo all’imperatore, unica figura “istituzionale” per la quale si costruivano tombe in marmo.

Ma è l’epigrafe dedicatoria posta dal figlio a svelare l’identità del personaggio: è Marco Nonio Macrino, grande generale vissuto tra il 111 ed il 175 d. C., originario delle terre di Brescia (sulla sponda bresciana del lago di Garda è stata ritrovata la sua villa).
Durante la sua vita ha ricoperto non solo il ruolo di Comes dell’imperatore romano Marco Aurelio, ma anche quello di proconsole delle province romane in Asia ed in Pannonia, cioè nelle moderne Turchia, Austria ed Ungheria.

marco nonio macrino 4Per somiglianza di carriera politico-militare e periodo storico di appartenenza, si diffuse subito la notizia (errata) che si trattava del rinvenimento della tomba del “Gladiatore”, il protagonista del film di Ridley Scott interpretato da Russell Crowe.

Nella realtà, si apprende da Wikipedia, la grande enciclopedia mediatica, non fu Marco Nonio Macrino ad ispirare il personaggio di fantasia Massimo Decimo Meridio, e inoltre, sebbene sia il generale romano che il personaggio interpretato da Russell Crowe avessero agito nello stesso periodo e avessero caratteristiche comuni come l’essere graditi e ben conosciuti dall’Imperatore Marco Aurelio, il primo ebbe una carriera di successo e morì da benestante, il secondo invece perse la sua famiglia e venne ridotto in schiavitù.

marco nonio macrino 3E’ certo che fu un grandissimo personaggio, la sua tomba tutta in marmo, fatto molto inusuale, sta lì a dimostrarlo.

Toniamo ai nostri giorni

Nel 2010 la Soprintendenza di Stato si fa carico della prosecuzione dello scavo archeologico e vengono trovati altri reperti funerari.

Gli esperti giungono quindi alla conclusione che tutta l’area sia stata funeraria: la bellezza delle colonne, i fasci littori, la qualità della manifattura e soprattutto le incisioni dicono che quella doveva essere un’area funeraria molto ambita, soprattutto dai personaggi militari di alto rango.

marco nonio macrino 8Quale futuro per questo sito?

Già nel 2010 il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Maria Giro, nell’effettuare un sopralluogo, ebbe a dire che “l’area potrebbe diventare parco archeologico”.

“Il problema – dichiara a VignaClaraBlog.it l’assessore Perina – sta nel fatto che il gruppo Bonifaci è ancora forte del nulla osta alla costruzione dei due palazzi. Non è certo una concessione edilizia, ma sicuramente ha sempre la sua valenza. Occorre quindi un primo atto del XX Municipio e, successivamente, del Comune di Roma affinchè il progetto edilizio venga delocalizzato, l’area sottoposta a vincolo di assoluta inedificabilità e destinata ad un museo a cielo aperto, dove portare le scuole locali, dove indirizzare il turismo. Un parco archeologico di grande valenza storico-artistica – conclude – nel cuore del nostro territorio”.

marco nonio macrino 1Dai cenni di testa dei componenti della commissione cultura è parso di capire che l’idea venga da tutti condivisa.
C’è chi sottolinea però che la compensazione, in una porzione di territorio così importante potrebbe essere, molto onerosa. C’è comunque da ricordare che il costruttore deve ancora 10 milioni di euro al Comune a titolo di oneri concessori per quanto costruito in via Flaminia al km 8,5 senza poi aver tirato su la nuova sede del XX Municipio. Ma questa è un’altra storia.

Edoardo Cafasso

© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma
© foto di Edoardo Cafasso 

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7 COMMENTI

  1. ….sbaglio o c’è una “disputa” in corso per la primigenia dell’articolo…..
    Mi sembra squallido e poco interessante dire “l’ho pubblicato prima IO…” se non “…l’avevo già detto IO nel 2010…” posso solo commentare con un semplice (ma sempre efficace) MACHISSENEFREGA….
    Basta che qualcune se ne occupi e si dia da fare per evitare lo scempio!!!!!

  2. Per chi non lo sapesse il compianto dott. Gaetano Mesineo aveva elaborato un progetto del parco archeologico lineare della antica via Flaminia, che se realizzato farebbe concorrenza a quello dell’Appia Antica: é stato poi approvato nei progetti di Roma Capitale.
    L’allora ministro per le aree urbane, on. Conte, con Decreto Ministeriale del 1 marzo 1992 aveva infatti approvato fra i programmi degli interventi per Roma Capitale anche il progetto del parco archeologico lineare della via Flaminia e della pista ciclabile Castel Giubileo- Malborghetto, assieme al parco archeologico lineare della via Veientana Vetere (elaborato e presentato dal sottoscritto), per un finanziamento previsto di 10 miliardi delle vecchie lire, poi mai erogato.
    Con deliberazione n. 49 del 20.2.2006 il Consiglio Comunale ha approvato i contenuti dell’Accordo di Programma in Variante del nuovo P.R.G. che ha già permesso al costruttore Bonifaci di relizzare le volumetrie dell’ex albergo in via Flaminia Nuova e 60.000 mc. ca. del Piano di lottizzazione convenzionato Acqua Acetosa Ostiense, in compensazione delle cubature che avrebbe voluto realizzare sull’antico tracciato della via Flaminia, su cui si é però riservato la possibilità di costrruire 3 palazzine in via Vitorchiano per 20.000 mc., il tutto in cambio dell’impegno (a tutt’oggi non mantenuto) di costruire a proprie cure e spese la sede del XX Municipio in uno dei commparti della lottizzazione di Grottarossa: invece di mantenere quell’impegno, Bonifaci é riuscito a comprare l’edificio di via Flaminia 842 che ha concesso al XX Municipio quale attuale sede, facendosi pagare addirittura l’affitto, sperando per di più di poter costrruire prima o poi anche a via Vitorchiano alla fine dei saggi di scavo che ha finanziato personalmente proprio per tale finalità.
    I primi scavi in via Vitorchiano condotti dal funzionario della Soprintendenza Archeologica di Malborghetto hanno riportato alla luce un tratto di basolato della antica via Flaminia per il quale é stata subito proposta l’ìmposizione di un vincolo archeologico che avrebbe impedito di fatto la realizzazione delle tre palazzine previste dal progetto della ditta del gruppo Bonifaci, che si é opposto al procedimento di vincolo.
    Il vincolo non é stato imposto ed il prosieguo degli scavi é stato affidato alla dott.ssa Daniela Rossi dal Soprintendente Angelo Bottini , che non ha fin qui ritenuto di imporre alcun vincolo archeologico, malgradio l’importanza sempre maggiore accertata dei reperti riportati alla aluce, ed ha anzi rilasciato il nulla osta per 2 dei 3 edifici che Bonifaci si ostina a voler realizzare sul posto.
    Per reclamizzare fra gli altri anche i resti archeologici fin lì rinvenuti in via Vitorchiano, il 16 ottobre del 2008 é stata tenuta una conferenza stampa a cui ha partecipato il sottoscritto, che ha chiesto pubblicamente al sottosegretario Giro di rifinanziare la realizzazione del progetto del parco archeologico lineare della via Flaminia, di cui via Vitorchiano costituisce una delle tappe non secondarie.
    La risposta é stata del tutto dilatoria e comunque di rimando alla disponibilità finanziarie che a quel momento non c’erano.
    Per non alterare irreversibilmente la realizzazione di quel progetto, occorre che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali si faccia carico di assicurare alla storia tutti i resti rinvenuti in via Vitorchiano con l’imposizione di un vincolo archelogico di assoluta inedificabilità dell’area ed il contestuale annullamento del nulla osta rilasciato a Bonifaci.
    L’Assessore Perina si dovrebbe fare promotore di questo, per la parte di sua competenza, se veramente si vuol lasciare ai posteri la memoria tangibile di quella che é stata una delle più importanti vie consolari dell’epoca romana, quale é l’antica via Flaminia.

  3. Chiedo al sig. Marcello Sensi, che si permette di perdere il suo tempo per ridicolizzare da una comoda poltrona tutto e tutti con le sue “classifiche”, di far sapere come la pensa veramente riguardo alla tutela non solo di quest’area archeoleogica, ma dell’intero tracciato della antica via Flaminia, che stava tanto a cuore al dott. Gaetano Messineo, unico caso mai a dover stare in testa con pieno diritto alla sua classifica.
    Gli faccio presente ad ogni modo che qui non si tratta di stabilire chi é più bravo e più bello di tutti, ma unicamente di difendere il nostro patrimonio unico al mondo tutti assieme, portando un contributo (piccolo o grande che sia) che ognuno di noi è capace o ritiene comunque di dover dare: mi farebbe piacere che in questa speciale classifica senza graduatorie (che se fatte sarebbero solo che ridicole) possa esserci anche il sig. Marcello Sensi.

  4. Ecco il futuro del ”foro romano flaminio” una colata di cemento lo seppellirà per sempre. Il XX municipio ha dato parere favorevole contro ogni evidenza e contro la volontà popolare ad un folle progetto di speculazione edilizia di un costruttore fin troppo noto da queste parti.

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