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Cassia – I comitati di via Gradoli, Via Mastrigli e via Pirzio Biroli chiedono: quando gli altri sgomberi?

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Dai portavoce del Comitato per via Gradoli, Comitato Via Pirzio Biroli e Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti riceviamo e pubblichiamo – “Il 14 ottobre l’attuazione dell’ordinanza sindacale di sgombero relativa ai locali interrati del civico 65 di Via Gradoli, emanata nel novembre 2007 unitamente al sequestro penale dei medesimi, è stata considerata storica dagli organi di informazione e dai residenti tutti. Con analoga enfasi era stata salutato lo sgombero dello scorso agosto relativo ad una delle palazzine del residence di Via Mastrigli e, più recentemente, la bonifica della discarica adiacente.”

“I cittadini del XX Municipio chiedono che tali interventi debbano costituire l’ordinarietà di una Pubblica Amministrazione che per decenni è risultata inerte e/o connivente nei confronti degli innumerevoli atti di abusivismo edilizio che hanno stravolto l’assetto urbano di una vasta porzione di territorio.
I suindicati Comitati chiedono che, a prescindere dai precisi impegni assunti dai rappresentanti delle istituzioni in occasione degli “storici” interventi, siano messi in atto analoghi provvedimenti relativi agli altri edifici più volte segnalati in Via Gradoli, in Via Mastrigli e non ultima, in Via Pirzio Biroli.”

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“È evidente come tali interventi costituiscano la condizione necessaria ma non sufficiente per la definitiva e permanente riqualificazione del tessuto urbano. A tale fine è doveroso pretendere la demolizione di tutti gli impianti tecnologici, il ripristino delle destinazioni d’uso originarie e l’accertamento delle responsabilità amministrative e penali degli autori di tale scempio edilizio e di tutta l’annessa catena di speculazione e sfruttamento.”

“Con riguardo alle annose problematiche correlate alla viabilità stradale, in attesa del reperimento dei fondi necessari per la costruzione della rotatoria all’incrocio tra Via Cortina d’Ampezzo e Via Cassia Antica, si chiede la riapertura di quest’ultima senza l’apposizione di alcun vincolo nelle svolte, in modo da evitare il ripetersi degli inconvenienti evidenziati dalla recente sperimentazione del maggio scorso.”

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10 COMMENTI

  1. Le promesse in balia del vento……..
    Come prevedibile i buoni propositi dei pubblici amministratori sono rimasti comletamente disattesi.
    Ricordo a tutti che in occasione dell’assemblea del consorzio di via Gradoli, tenutasi il 14 ottobre scorso (nella stessa data dello sgombero), il presidente del XX^ Municipio, Giacomini e il delegato del sindaco alla sicurezza, Ciardi, avevano assicurato l’adozione entro la conclusione dell’anno di nuovi provvedimenti amministrativi (vedi ordinanze sindacali di sgombero), non solo in via Gradoli ma anche nelle altre vie indicate nel comunicato.
    Ad oggi, nulla di quanto promesso si é avverato.
    Il Comitato per via Gradoli non ha alcuna intenzione di restare passivamente in attesa della prossima vacua promessa e continuerà ostinatamente nel suo percorso per il completo ripristino della legalità’, richiamando i rappresentanti delle Istituzioni alle loro responsabilità e al mantenimento degli impegni assunti.
    A tal fine rivolgo l’appello agli aderenti il Comitato affinchè si adoperino per mobilitare le coscienze di tutti coloro che si erano ilusi dopo il primo parziale successo.

    Lucio Maria Frizzoni

  2. Il segnale che è stato dato con gli sgomberi era incoraggiante, ma aspettare entro l’anno il seguito con l’adozione di provvedimenti di eguale portata era sicuramente troppo bello da credere.
    Comunque, voglio essere positivo e pensare che dopo le feste, la poltica si rimetterà al servizio dei cittadini e risolverà i problemi.
    Buon anno a tutti.

  3. Abito in Via Gradoli da 10 anni, ormai, e la vera novità di questi tempi non è lo sgombero dei seminterrati del civico 65 – atto dovuto dall’amministrazione – ma la presa di coscienza dei residenti, grazie al buon lavoro del Comitato e dei suoi protavoce.
    Se si tratta di tornare in piazza, come già è stato fatto… io e tanti altri ci saremo

  4. Anno nuovo, via gradoli nuova? Frank ha ragione. I residenti attraverso i comitati e partecipando direttamente faranno la loro parte, ancora e ancora e ancora…..finquando anche l’amministrazione non porterà a termine il lavoro appena iniziato. Prima, si spera ,di altre scadenze elettorali, e solo perchè è giusto dovere.

  5. Ero presente in qualità di portavoce del Comitato (il Presidente era fuori roma) di Via Gradoli all’assemblea del Consorzio di Via Cassia 857 (leggi via Gradoli) tenutasi il 14 ottobre 2010. In quell’occasione ci era stato assicurato dal Presidente Giacomini e dal delegato del Sindaco alla sicurezza Ciardi che, entro fine anno, provvedimenti analoghi a quelli presi al civico n.65 sarebbero stati presi per altri edifici di Via Gradoli (in particolare i civici nn.35 e 96) e altri punti della Cassia (via Biroli, largo Sperlonga ecc.) aventi le stesse problematiche.
    Devo constatare con molta amarezza che quello che doveva essere una nuova era per i cittadini, così messi a dura prova in tutti questi anni, è ancora lontana dal vedere luce. Noi del Comitato non vogliamo essere presi in giro con promesse da marinai, nè ricevere contentini forse elargiti per chiedere voti i prossimi anni. Chiediamo a tutti i lettori di vignaclara blog di far sentire forte e decisa la propria voce, non vogliamo tornare indietro nel tempo.
    Grazie

  6. Nello stesso modo in cui, avendo appurato l’unità di intenti, sono state superate le iniziali incomprensioni tra Comitato e Consorzio di Via Gradoli, sono certo che in egual modo saranno superate le iniziali idiosincrasie tra cittadini e amministratori municipali e comunali.
    Non realizza l’interesse di alcuno, infatti, non dar seguito alle istanze dei cittadini e alle promesse degli amministratori.
    Chiederemo al Presidente Giacomini di ragguagliarci sullo stato delle procedure.

  7. Attendiamo con ansia informazioni, da parte del’amministrazione comunale, riguardanti i prossimi interventi. Il segnale positivo dato con il primo sgombero non può restare un atto isolato, ma deve essere il primo passo di un’azione di recupero su più ampia scala. ci auguriamo che anche il Sindaco, voglia finalmente dare una risposta alle numerose interrogazioni comunali finora presentate.

  8. Condivido in pieno quanto detto da tutti… non si deve fermarsi e/o tornare indietro!!! Non ci si deve adagiare sugli allori… Qui bisogna far capire che così le cose ancora non vanno bene!!! Sicuramente gli abitanti della via sono tutti dalla parte del Comitato e dell’Amministrazione nell’ottica di far effettuare gli sgomberi e soprattutto far togliere le utenze illegali!!!!

  9. Ancora tutto fermo da piu’ di 1 anno, almeno a via Mastrigli.
    Il mini sgombero del luglio 2010 (che si era detto propedeutico ad un’azione ben piu’ ampia atta a bonificare la zona dallo scempio residence) in realtà è rimasto figlio unico di madre vedova.

    Tra le altre cose alcune testimonianze riportano come alcuni loculi/appartamenti sgomberati siano stati di nuovo affittati ad incauti inquilini.

    Forse sarebbe il caso di verificare, magari con un intervento a sorpresa della polizia municipale (da sempre attenta alle segnalazioni riguardanti il residence …. 15 anni di esposti senza seguito lo dimostrano :-)).

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