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Occupate altre scuole di Roma Nord ma su Facebook il NO al blocco del Farnesina

Galvanica Bruni

Il movimento Blocco Studentesco, dopo quella di ieri del Liceo Farnesina, si è reso protagonista di nuove occupazioni nel territorio del XX Municipio. Oggi infatti, martedì 30 novembre, per protestare contro il DDL Gelmini, nel Bernini, nel De Sanctis ed nel Pascal di Labaro sono state interrotte le attività scolastiche e gli istituti sono stati occupati dagli studenti. Un corteo di circa 500 ragazzi si è mosso da Labaro per raggiungere la sede sulla Cassia del De Sanctis dove si è tenuta un’assemblea.

Nel frattempo sulla rete si sta formando un gruppo avverso, sono studenti contrari all’occupazione del liceo di via dei Giochi Istmici. Su Facebook infatti, in poche ore il gruppo “io non occupo il farnesina” ha già raccolto circa 160 iscritti.

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Queste le loro motivazioni: “io non occupo il Farnesina perchè occupare è un modo vecchio e assolutamente inefficace di protestare, perchè non voglio perdere tutti i campi scuola, la didattica integrata, e forse anche il Rimum grazie ad una banda di fanatici ancora una volta strumentalizza troppi primini ingenui; perchè non voglio vedere la mia scuola invasa e danneggiata da esterni esaltati, di età dai venti a quarant’anni, affiliati ad un’organizzazione che ha perso in netta minoranza le elezioni; perchè la scuola non migliora venendo occupata, migliora invece lavorando per il Farnesina”.

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14 COMMENTI

  1. Anch’io anch’io mi iscrivo , subito subito !
    Meglio andare andare a sfondare le vetrine al centro e molto ma molto più divertente cercare di sfondare Montecitorio perchè peccato settimana scorsa al Senato non c’è riuscito ma c’eravamo quasi.
    Ridicolizzare poi lo sketch di Amici miei alla stazione , bloccando per ore dei poveri sfigati di pendolari occupando i binari , questo si ! Questo si!
    Però nel frattempo mi sono iscritto aanch’io al l gruppo di facebook “ridiamo casa ai piccioni” , visto che tutti i tetti sono occupati dagli imbecilli in cerca di visibilità di turno .
    Domanda , i 160 iscritti sono solo della scuola o magari sono esterni alla scuola anch’essi esaltati, di età dai venti a quarant’anni, affiliati ad opposte organizzazioni ?

  2. @aragorn: Io non sono uno studente del farnesina ma dell’università, ma ti suggerisco di pensare a quel che dici perchè per gli studenti è una cosa abbastanza pesante questa riforma.

    Dopotutto siamo noi (porto il mio esempio) che non abbiamo potuto scegliere due esami molto interessanti (Intelligenza artificiale e Programmazione Web) perchè sono stati rimossi i docenti a causa di mancanza di fondi…

    Non è una farsa, quello che sta succedendo è un problema serio e se gli studenti reagiscono c’è un motivo, si sentono già gli effetti (nel nostro caso La Sapienza ha dovuto prendere misure già in anticipo)

  3. Aragorn, perchè secondo lei i ragazzi che sono contrari all’occupazione del Farnesina, appartengono ad un qualche gruppo di “esaltati” , come quelli che ieri hanno scatenato una vera e propria guerriglia per le strade di Roma ? La mia logica (ma forse sbaglio), mi indica esattamente il contrario. Non vedo proprio esaltati qua, ma studenti che non vogliono subire una occupazione illegale e inutile. Esattamente il contrario. No alla logica, peraltro trasversale politicamente, dello “Sfasciamo tutto e subito”. Per Francesco: una cosa è portare avanti una giusta e legittima protesta, in questo caso il desiderio comune a tutti gli studenti di buon senso di avere una università che funzioni, un conto è assistere allo sfascio di ieri, completamente gratuito e sicuramente strumentalizzato

  4. Dal sito del Farnesina “01 Dicembre 2010 – Si comunica che oggi, 1 dicembre 2010, le lezioni si sono svolte regolarmente nelle sedi di via Gosio e via dei Robilant.
    L’organizzazione di domani, 2 dicembre 2010, è la seguente: le lezioni si svolgeranno nella sede di via dei Robilant per le classi della sede medesima (corsi E, F, G) e per tutte le classi del corso A, 1 B, 2 B, 3 B, 1 N, 2 N; a via Gosio si svolgeranno le lezioni delle classi della sede medesima (corsi H, I, L, M, 4B, 5 B) e di tutte le classi dei corsi C e D. I genitori sono invitati a consultare il sito per ulteriori aggiornamenti.

  5. @Lucia sicuramente non mi piace sfasciare tutto, il problema è che l’altr’anno abbiamo fatto la protesta “innocente” ovvero senza toccare nulla e non gli studenti non se li è filati nessuno… giuro, ero li con lo striscione l’altr’anno (non mi ci ritrovo con la manifestazione violentà) però non è stato sortito il benchè minimo effetto

  6. Francesco, pensi che quest’altro tipo di protesta, diciamo “energica”, serva invece a qualcosa? Diranno (e infatti hanno detto), che gli studenti sono stati come al solito strumentalizzati , e che mischiati a loro c’erano i soliti gruppi che partecipano alle manifestazioni solo per fare casino e cercare lo scontro con le forze dell’ordine, cosa che tristemente si vede anche tra i cosiddetti “tifosi” di calcio. Non centra niente con lo sport e non c’entra niente con la protesta democratica. La riforma è passata alla Camera e probabilmente passerà anche al Senato, che manifestiate o no, pacificamente o violentemente. La riforma poi,. Secondo te quanti degli studenti che sono scesi in piazza per contestare ne conoscevano il contenuto? E qui, purtroppo, risiamo al discorso della strumentalizzazione.
    Cari miei, quelli li governano ed è per questo che sono stati votati, pare dalla maggioranza degli italiani. L’unico strumento veramente democratico è il voto. E voi studenti che contestate la riforma dell’Università magari avrete un’altro strumento per esprimere il vostro dissenso. Comunque in bocca al lupo, io ho tre figli probabilmente più o meno della tua età

  7. Ragazzi se volete che la scuola non cambi e resti così com’è, dobbiamo fare qualcosa, se no in futuro ce ne potremmo pentire, perché sarà compromesso, sia il nostro futuro sia quello di migliaia di studenti Italiani. Io non voglio rischiare così tanto, noi dobbiamo guardare solo noi stessi dobbiamo guardare anche gli altri perché è anche per loro che lo facciamo. Ragazzi non importa se siamo la minoranza, la storia ci insegna che molte volte è stata proprio questa a vincere: la rivoluzione Francese quella Russa sono dei grandi esempi come pochi uomini hanno cambiato il corso della storia. Non dobbiamo essere passivi perché un paese passivo è come se fosse un paese morto o che sta morendo, dobbiamo pensare cosa sia meglio per il nostro futuro ma sopratutto per quello degli altri, ma non è perché lo dice la bibbia o qualsiasi altro politico o filoso, ma perché l’umanità nel suo insieme non è composta da una persona ma da miliardi.
    Non pensate che i mass media dicano la verità loro al massimo ne dicono mezza e l’altra è quella che fa comodo al governo o ad alcune persone la in alto, io lo so perché lo visto durante la guerra in Georgia di 2 o 1 anno fa, non mi ricordo scusate, ma ho visto che disinformazione c’era a livello internazionale.
    Un giorno quando ricorderò questi giorni dirò ai miei figli che io allora ho combattuto per gli ideali che ritenevo più giusti.

  8. @Lucia: Beh in realtà all’università ci spiegarono parecchie volte come funzionava la riforma presentandola nel dettaglio, solo che mi sembra ridicolo dire che quelli in piazza non erano studenti vista la quantità che si è mossa per tutta Italia…

    Spero anche io che vada meglio ma ho già perso le speranze visto il voto

  9. @Francesco Belladonna : Io non sono più, ahimè, nè uno studente universitario nè tantomeno studente liceale , questo comunque non mi impedisce di pensare, malgrado tu posso pensare il contrario. Nessuno parla di farsa , non mi risulta. E non deve neanche diventare uno scontro generazionale altrimenti finisce tutto. Dico semplicemente che l’Università ha necessità di essere rinnovata , ha necessità di essere liberata dai baronati che sono causa di sperperi e di clientelismo. Ha bisogno di essere riformata e razionalizzata per stare al passo delle altre in Europa e questo lo si può ottenere solo con il controllo delle spese , cacciando via i gestori non capaci ed inetti , impedendo il tramandare di padre in figlio o figliastro le prerogative del potere e purtroppo molto altro ancora si dovrà fare.
    Questa è una riforma , sicuramente perfezionabile ma è comunque una riforma.
    E’inutile far finta di nulla , pensare che si possa continuare a sperperare il denaro di tutti per fare tutti contenti. Così non funziona o meglio non funziona più ammesso che abbia mai funzionato davvero. Il tempo ( che poi è diventato il tempio ) delle vacche grasse è finito. E’ necessario fare tagli anche se dolorosi ma tagli. Razionali e mirati.
    Perchè tenere in vita corsi di laurea con pochi iscritti ? Per loro è interessante ? Chissenefrega , si accultureranno in altro modo sull’interessante argomento. Una facoltà significa rettore , professori , aule, utenze , personale non docente, materiali eccetera eccetera. In sostanza significano soldi , tanti soldi. Che ti debbo ricordare che esistono oltre 5500 corsi di laurea ? Ti debbo ricordare che ci sono 325 facoltà con 15 iscritti ? E circa 35 con invece 1 ( diconsi uno ) solo .Ti debbo ricordare che in Italia ci sono in ambito universitario 170.000 ( centosettantamila ) materie di insegnamento contro una media europea di 90.000 ? Ti debbo ricordare che abbiamo la bellezza di 320 sedi distaccate di cui alcune in paesi di poche anime ma che comunque necessitano tutte dell’elenco sopra fornito in termini di uomini e materiali ?
    Quasi cento università ma meno laureati del Cile , fantastico.
    Il 90% dei fondi finisce in retribuzioni mica per voi.
    La popolazione steduentesca è aumentat negli ultimi 5 anni ( circa ) del 7% , i docenti del 24% , qualcosa non torna.
    Sono Io contribuente che protesto allora ( e magari fosse solo per questo ).
    Francesco , non so quanti avrebbero voluto frequentare i corsi di Intelligenza artificiale e Programmazione Web ma se eravate “poche anime” è stato giusto che il corso sia stato soppresso. In un’ottica appunto di razionalizzazione. La programmazione web la imparerai in altro modo. Mi spiace.
    Nel 2008, la spesa studente in italia era di 8.026$ contro una media OCSE di 11.512$, cioè circa il 50% in più. E’chiaro che siamo sotto come spesa-procapite ma è altrettanto chiaro che vista la situazione economica globale ( e quella nostra in particolare ) , questa spesa potrà essere aumentata solo se si tagliano i rami secchi. Considerando poi che circa il 20% di quella spesa italiana è coperta dalle tasse universitarie.
    I ricercatori. Sicuramente sono diventati un asse portante dell’università ma questo anche perchè è stato consentito ai docenti di cattedra di svolgere altro lavoro , mansioni ed occupazioni. Rari sono i docenti che tengono personalmente lezione mentre sono la totalità quelli che passano all’incasso a fine mese. Sarebbe ora di dire basta. I ricercatori sono stati usati e trattati in ambito universitario , come in altri settori occupazionali , come posizioni clientelari e posti di appoggio. Alcuni , molti si sono talmente appoggiati che non si scollano più dalla sedia. Sò di essere magari cinico, ma un ricercatore , ricerca , quindi deve scoprire e deve scoprire qualcosa di interessante e soprattutto di pubblica utilità , mica è per diletto personale. Bene , se non scopri nulla dopo un determinato tempo, forse è il caso che cambi mestiere , mica te l’ha ordinato il medico di fare a tutti i costi il ricercatore. In Italia ci sono 175.000 posizioni lavorative aperte tra richieste di fabbri , falegnami , montatori di infissi , idraulici eccetera eccetera. Andate e lavorate. O pensate che comunque si debba sostenere vita natural durante , una persona che non “frutta” ?
    Siamo un Paese di statali. Sempre pronti a protestare sapendo che comunque esiste sopra un “ombrello statale”.
    Ma nel privato , pensi che funzioni così ? Sai quanto gliene frega se ti arrampichi sul tetto ? Se poni dimora su di una gru ? Se lavori e porti frutti bene altrimenti giù.
    Lo stupito ( e stupido ) orrore che ha provocato Brunetta in ambito statale con le sue disposizioni , la dice lunga sull’impegno che viene posto sulla produttività lavorativa in determinati ambienti e da determinati tipi di persone.
    Essì che ce ne sono buone e valide tra statali , ricercatori e professori.
    Alcuni rettori reclamano perchè non potranno più rimanere in carica oltre i sei anni ? E te credo ciavevano fatta casa per sè e per gli altri in quelle facoltà.
    In sostanza Francesco , tanto per chiudere , visto che sono stato decisamente prolisso , forse è l’ora che si rimbocchino le maniche tutti. Personalmente due anni fa alla mia “veneranda”età sono stato “vittima” con relativa perdita del posto di lavoro da parte di una multinazione ed in quanto persona indipendente e non aderente a nessuna parrocchietta di turno non ho goduto di alcun appoggio. Non sono salito sui tetti , non mi sono inerpicato sulla gru. Mi sono rimesso a cercare un’altra posizione lavorativa. Eppoi chi cerca trova , se non è un cretino. Ed io trovai. Se lo trovassero pure i ricercatori ed i professori così come lo cercano gli operai espulsi dalle fabbriche.
    Continua a studiare come fai , che è la cosa giusta.

  10. @ Lucia O. , ma tu che dici invece ?
    “Loro” diranno che sono stati strumentalizzati negli scontri….
    “Loro” diranno che gli studenti non conoscono una riga del DDl…
    “Tu” Francesco invece dici …

    Ma tu Lucia che dici ,in merito degli scontri , dell’ignoranza studentesca in merito alla conoscenza dei termini della legge ?
    O Lucia ,non vorrei che invece tu istigassi alla violenza i ragazzi , che non possono votare ma hanno invece dalla loro la possibilità di un’altro strumento per esprimere il vostro dissenso.
    Quale ?

  11. @ Aragorn, perdonami, non ho capito una mazza di quello che mi hai scritto!
    Sarà che sono un pò stupidina, ma ti puoi spiegare meglio, così magari ti rispondo. Grazie

  12. @Lucia.
    Intendevo dire in relazione agli incidenti che la sua frase :
    ” E voi studenti che contestate la riforma dell’Università magari avrete un’altro strumento per esprimere il vostro dissenso” citata in contrapposizione al voto , mi era sembrato un appoggio agli incidenti stessi.
    Ossia , gli studenti non potendo votare , hanno questa modalità di contestazione , ovvero gli incidenti di piazza.
    Augurandomi di aver male interpretato spero di essere statio più chiaro.

  13. @aragorn: il tuo discorso non è sbagliato e non è che trovi tutta sbagliata la riforma, ne trovo sbagliati vari punti… per quanto la valutazione dei professori la trovo piu che interessante (almeno non possono fare quello che vogliono e basta).
    Non so il motivo per il quale i miei esami sono stati tolti, so che la causa è la riforma, però so che tutte le persone del corso volevano fare “programmazione per il web” (piu semplice della media dei nostri esami, piu utile e con risultati immediati anche applicabili in ambito lavorativo), intelligenza artificiale già era piu raro, ma non va bene la disattivazione (non so se avete presente in ambito lavorativo quant’è importante una cosa del genere a livello informatico).
    Purtroppo abbiamo dovuto ripiegare tutti su qualcos’altro (esami fatti da professori che fanno già altri esami, forse per questo non sono stati tolti), fatto sta che alcuni corsi (specialmente per quanto riguarda le materie scientifiche) non dovrebbero essere tolti pure se frequentati da poche persone, si risulteranno difficili ma sono pur sempre importanti.

    Questo è come la penso io ovviamente

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