Home TEMPO LIBERO La Commedia Divina, i ragazzi del Teatro Patologico al Parioli

La Commedia Divina, i ragazzi del Teatro Patologico al Parioli

i ragazzi disabili del Teatro Patologico raccontano l’inferno dei giorni d’oggi in una pièce liberamente tratta dalla Divina Commedia di Dante Alighieri

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Dario D’Ambrosi, direttore e fondatore artistico del Teatro Patologico – in via Cassia 472 -, ha dedicato trent’anni del suo lavoro di teatrante e terapeuta alla ricerca di uno straordinario ed efficace strumento espressivo che rispondesse alle necessità di chi, nella società, vive la precarietà dell’integrazione a causa dell’alienazione in cui versa: il disabile fisico e mentale.

Con questo progetto il Teatro Patologico sceglie di mettere in campo una ricerca meta testuale e fortemente visiva, ambiziosa e dalla profonda analisi linguistica e culturale ma soprattutto umana, allo stesso tempo sociale ed individuale: La Commedia Divina, adattamento della Divina Commedia di Dante Alighieri, ad opera del direttore D’Ambrosi e degli attori disabili psichici e fisici che hanno frequentano il Corso Universitario Teatro Integrato dell’Emozione che fondato dallo stesso D’Ambrosi in collaborazione con l’Università di Tor Vergata di Roma, ora diventata una Compagnia Stabile riscuotendo enormi successi nella riabilitazione terapeutica, nell’espressione artistica – l’arte è ovunque ed in chiunque.

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L’impianto dello spettacolo nasce con l’idea di avvicinarsi quanto più possibile all’esperienza interiore del sommo Poeta per cogliere, al di là del “velo” delle parole, il suo messaggio più intimo e spirituale.

Dante ci prende per mano e ci conduce nei meandri più profondi dell’esperienza umana, spingendoci a “frugare” nelle “secrete cose”, in quelle parti private che ci sono sconosciute: i nostri conflitti, i nostri aspetti antisociali. Con l’incanto estetico della poesia, D’Ambrosi e il Teatro Patologico ci sollevano a contemplare i nostri sentimenti più intimi: il dolore, l’ira, la paura, la violenza, l’odio, l’inerzia, l’abulia, ma anche il piacere, la gioia, la beatitudine, la pace.

Il Teatro Patologico vira verso un’interpretazione straordinaria dell’opera Divina andando fuori dagli ordinari binari di lettura cui la Commedia è solitamente sottoposta.

Nell’Inferno troviamo così personaggi ostici, incomprensibili e cervellotici, proprio perché lasciati vegetare nel profondo. Qui rivive il loro diritto a raccontare, a spiegare e – almeno sul palcoscenico – a tornar vivi nella coscienza di chi li osserva con nuova lente d’analisi e profondità di riflessione.

Nel Purgatorio prendono forma i tentativi di tamponamento del disagio, tramite terapia psichica e farmacologica. Il diversamente abile, in una dimensione che già odora di divinità, ritrova la profondità del senso della speranza, indirizzando la relazione nella verità della manifestazione artistica. Masticando parole che non suonano più incomprensibili a chi sanamente osserva. Ogni cornice scenica rappresenta un grado di comprensione terapeutica guadagnato vittoriosamente.

Nel Paradiso si sviluppa l’immagine reale di ciò che il diversamente abile desidera: la comprensione e l’accettazione, in allegoria con le istanze spirituali che portano all’unione finale col Principio, cioè con Dio, inteso come il più elementare diritto all’Amore.

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Teatro Parioli
Via Giosuè Borsi 20
4 e 5 dicembre alle 21
biglietteria: biglietteria@ilparioli.it – tel.065434851 servizio whatsapp 3517211283

 

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