Home ATTUALITÀ XX Municipio – Giacomini: cassonetti gialli di Monsignore? Devono essere rimossi, tutti

XX Municipio – Giacomini: cassonetti gialli di Monsignore? Devono essere rimossi, tutti

Galvanica Bruni

E’ all’epilogo la saga dei cassonetti gialli per la raccolta degli abiti usati posizionati sul territorio del XX Municipio ad agosto 2010 da parte della “Chiesa Ortodossa Cristiana Cattolica”, pur se l’autorizzazione risulta intestata alla “Chiesa Ortodossa Bielorussa Eslava”. Due confessioni in una? Ma non è questa l’unica stranezza.
Questa e le altre stranezze del caso sono state oggetto di una question time del gruppo PD al presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, nel corso della seduta di Consiglio di lunedì 22 novembre.

Non ci dilunghiamo a riepilogare i fatti avendone già scritto più volte, ai curiosi suggeriamo di leggere i nostri precedenti articoli cliccando qui.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

La sintesi.
Brevemente ricordiamo che a Luglio 2010 il XX Municipio ha rilasciato una “concessione permanente di occupazione suolo pubblico al Mons. Giacalone Lucas Rocco Massimo, in qualità di Patriarca Vicario della Chiesa Ortodossa Bielorussa Eslava”  per il posizionamento di 17 contenitori per la raccolta di indumenti usati a scopo di beneficienza.

Ma alla prova dei fatti, come dimostrato da VignaClaraBlog.it nell’inchiesta dello scorso ottobre, questa autorizzazione non poteva essere concessa in quanto non rientra nelle competenze di un Municipio.
Ma se anche fosse rientrata, pare che il concessionario non possegga i requisiti richiesti dalla cosiddetta Legge Ronchi per lo smaltimento dei rifiuti (tali sono, a norma di legge, anche gli abiti usati).
E, dulcis in fundo, l’autorizzazione è stata del tutto disattesa: sono oltre 60 i cassonetti posizionati anziché 17. Dunque gli eccedenti sono del tutto abusivi ma l’abuso fa si che la concessione possa, anzi debba essere revocata per intero.

La question time
Quanto sopra sono state le argomentazioni di Daniele Torquati, capogruppo PD, che  al termine della question time ha posto al presidente del Municipio una precisa domanda: cosa intende fare per ripristinare la legalità?
E la risposta di Giacomini è stata inequivocabile: “ho invitato il Direttore del Municipio a revocare la concessione ed a disporre la rimozione dei cassonetti”.
Ed alla seconda domanda ” tutti, o solo gli eccedenti?” la risposta è stata lapidaria: “tutti”.

E tutti siano dunque ed anche presto. Oltretutto numerosi degli stessi, soprattutto quelli non rientranti nei siti elencati dall’autorizzazione, risultano posizionati malamente, anche a rischio sicurezza.
“Mi auguro che fintantoché non vengono rimossi nessuno ci vada a sbattere o si faccia del male – ha chiosato Torquati – perché dubito anche che gli stessi siano assicurati”.

Coincidenza vuole.. 
E il diavolo (ci perdoni Monsignore) fa le pentole ma non i coperchi. Perché proprio meno di due giorni fa, alle 3 della notte fra sabato e domenica 21 novembre, all’altezza di via Cassia 555, un’auto è sbandata e, come riferito nella nostra cronaca (leggi qui) è andata a sbattere contro un cassonetto. Un uomo è stato ricoverato e l’auto è semi distrutta.
Neanche a farlo apposta si tratta di un cassonetto giallo di Monsignore, di uno di quelli non autorizzati.
Vero è che l’incidente probabilmente si sarebbe verificato in ogni caso, ma se quel blocco di ferro non fosse stato lì forse l’impatto sarebbe stato meno violento ed i danni minori? Al verbale della Polizia Municipale il responso.

Una domanda sorge spontanea
Ma tornando alla seduta di questa mattina, il Consiglio ha quindi preso atto della decisione del presidente Giacomini e della determinazione con la quale l’ha manifestata, resta solo da attendere che il direttore del Municipio la metta in pratica disponendo la rimozione dei cassonetti.
Come però diceva qualcuno, ora una domanda sorge spontanea: quando avverrà, chi la farà e soprattutto chi la pagherà?

Claudio Cafasso

© RIPRODUZIONE RISERVATA

10 COMMENTI

  1. Mi chiamo Gianni Giacomini, comandante dell’esercito di Roma Nord, generale delle legioni XX°, servo leale dell’unico vero imperatore….. è così che ti voglio vedere Giacomo , più duro e risoluto come forgiato nell’acciao del Krupp.
    Oggi i cassonetti , domani la strada dell’ospedale s andrea eppoi ancora la cassia antica.
    Nulla ti ferma , ciò che facciamo in vita, riecheggia nell’eternità !
    Roma ha vinto ( quantomeno al momento quinta ).

  2. I “SUCCESSI” DI GIACOMINI:
    1) APPROVA NUOVA VIABILITA’ FARNESINA 🙁 E DOPO 6 MESI LA ANNULLA
    2) APRE LA CASSIA ANTICA 🙁 E DOPO 5 GIORNI LA RICHIUDE
    3) APRE IL COLLEGAMENTO S.ANDREA 🙁 E DOPO 6 MESI LO RICHIUDONO
    4) SFIDUCIA UN ASSESSORE 🙁 E DOPO 2 MESI IL TAR LO RIAMMETTE
    5) AUTORIZZA I CASSONETTI ABUSIVI 🙁 E DOPO 5 MESI LI DEVE RIMUOVERE
    6) ANNUNCIA UNA NUOVA ANAGRAFE A PONTE MILVIO 🙁 E DOPO 3 MESI CI METTONO UN BAR….
    MA CHI CE L’HA MESSO….???? ARIDATECE…..

  3. …i cassonetti li aveva autorizzati Giacomini, in accordo con Mons. Giacalone e sono stati rimossi, con la scusa dell’eccedenza rispetto a quanti autorizzati, SOLO perchè il Municipio NON PUO’ AUTORIZZARE qualsiasi raccolta su sede stradale. Questa è la verità!!!
    E’ incredibile che il Direttore del Municipio si sia preso una tale responsabilità e che non conosca (o abbia fatto finta di non conoscere) le leggi che regolano tale servizio.
    Mi chiedo (e chiedo): ma se Giaccalone NON avesse ecceduto nel numero, Il Municipio avrebbe continuato ad avallare una raccolta di rifiuti NON AUTORIZZATA e, quindi, ABUSIVA???

  4. Caro Decio Meridio ce l’ho messo io insieme a molto ma molto più della metà degli elettori quindi ha tutto il diritto di fare il presidente per tutto il periodo che gli spetta. Si chiama democrazia e gli uomini non sono infallibili, anche lui può sbagliare ma ha fatto anche tante cose buone.

  5. ci voleva proprio una disgrazia per dare la spinta definitiva a levare di mezzo quei cassonetti abusivi!adesso quanto tempo ci mettera il direttore a mettere in pratica le direttive del municipio?non è che si aspetterà il prossimo cambio dei stagione? certo per quel sola questo non ci voleva !adesso che si stava ingrandendo -cercava pure una chiesa su porta portese!cosi ci provava a fare il giochetto sulle altre ncircoscrizioni!saluti alla redazione

  6. @ Fausto…… ha tutto il diritto, ma direi di più, il DOVERE di fare il Presidente ma, come il “Grande Capo…..” ha anche il DOVERE di non fare cavolate e mi sembra che ne faccia una al giorno….
    Non la chiamerei “infallibilità” ma piuttosto “incapacità”

  7. Occupazioni dell’aula consiliare, 4 direttori cambiati, tentativi di sfiducia al presidente del consiglio, assessore sfiduciato, ricorso al Tar che boccia il suo operato e condanna il Comune di Roma a pagare,concessioni illegali a fantomatici monsignori, dipendenti che vogliono scappare altrove, ora affidamenti diretti concessi con troppa superficialità….siamo noi cittadini che paghiamo le conseguenze di un’amministrazione a dir poco catastrofica!

  8. caro fausto come diceva sciascia il mondo è fatto di uomini ominicchi e quaraquaquà perciò non credo che lei sappia conscere gli uomini! perchè se così fosse lei non avrebbe tanta fiducia! oppure lei è uno di quelli che conosce bene gli uomini e le serviva proprio quel tipo di persona per non uscire in prima persona! saluti alla redazione

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome