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Roma – Il pedaggio sul GRA è cosa certa

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Ebbene si, il pedaggio sul Grande Raccordo Anulare, da maggio 2011 sarà effettivo, ma non per tutti. Chi utilizzerà il GRA per le tratte urbane la farà franca; non pagherà nulla infatti l’automobilista che entrato ad esempio dalla Cassia esca poi sulla Flaminia o sulla Salaria. Il balzello sarà dovuto invece da chi, entrato sempre ad esempio dalla Cassia, andrà a prendere l’autostrada per Firenze. In questo caso pagherà un quid in più per aver utilizzato il Raccordo come se fosse un’appendice dell’autostrada.

Queste bene o male le affermazioni di Pietro Ciucci, presidente Anas, con esclusione ovviamente del termine balzello, nostra libera interpretazione. Ma come funzionerà l’esazione? Spiega ancora Ciucci: ” Verranno installate delle telecamere come quelle che si trovano agli ingressi del centro storico di Roma. I pagamenti non saranno effettuati al casello, ma in modalità elettronica”.

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Il sindaco Alemanno è d’accordo

Tutto ciò trova inaspettatamente d’accordo il primo cittadino della Capitale che pure fino a qualche tempo fa era schierato sul fronte del no. Solo  un mese fa, il 7 ottobre,  aveva infatti dichiarato “confermiamo la nostra contrarietà a questo tipo di intervento, da parte del Campidoglio ci sarà quindi ampia disponibilità ad appoggiare e a partecipare in sede giudiziaria al nuovo ricorso al Tar da parte della Provincia di Roma contro il decreto che definisce i pedaggi per i raccordi autostradali”.

Cosa gli abbia fatto cambiare idea non è noto. Resta il fatto che dal suo blog ha invece così commentato l’annuncio di Ciucci: “ringrazio il presidente di Anas, Pietro Ciucci, per la precisazione in merito al pagamento dei pedaggi sul Grande raccordo anulare di Roma. Le sue parole dimostrano il carattere puramente demagogico di tutta la campagna sull’argomento messa in campo dal Pd e dal resto dell’opposizione. Attendiamo entro la fine del mese la convocazione del tavolo che deve definire la questione legata ai pendolari e quella relativa alle risorse per garantire all’Anas i finanziamenti necessari per la manutenzione delle strade a essa affidate”.

Ora, a noi modesti cronisti pare però che il Sindaco dimentichi un fatto molto importante: dimentica che ogni giorno il GRA è percorso da migliaia di romani che per necessità sono andati a vivere fuori Roma ma lavorano nella capitale e da altrettanti che, vivendo in città, lavorano nei comuni limitrofi. E saranno proprio questi romani, in nettissima maggioranza rispetto al flusso turistico, a pagare il balzello in quanto utilizzatori di autostrade, seppur per brevi tratte.

Il fronte del no insorge di nuovo.

L’on.le Michele Meta è sarcastico nel dire “Crediamo a questo punto che il primo cittadino della Capitale sia ostaggio di un gigantesco equivoco e della confusione dell’Anas. È certamente insolito e paradossale che il sindaco Alemanno sia felice per una nuova tassa che sarà pagata dai pendolari che non hanno alternative all’utilizzo dell’automobile”
Da Esterino Montino, capogruppo PD alla Regione, giunge invece l’amara verità: “L’introito non servirà a dare nuovi servizi e garantire maggiore sicurezza ma semplicemente a fare cassa e a sostituire i tagli fatti dal Governo all’Anas. Sosterremo l’azione di Nicola Zingaretti che presenterà un novo ricorso al Tar e chiediamo che lo facciano tutti i Sindaci dei comuni interessati e i Presidenti di Provincia”

Nuovo ricorso? Pare di si.

Lo anticipa Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, nel sottolineare l’ambiguità delle affermazioni del sindaco Alemanno. “Ricordo che il sindaco si dichiarò a favore del primo ricorso al Tar per cancellare questo balzello e mi ha chiesto di presentare insieme il secondo ricorso al Tar quando sarà emanato il decreto”.

Ma lo anticipa anche il Codacons, che già a Giugno si era schierato con la Provincia di Roma ed insieme ad altri 51 Comuni avevano vinto il primo ricorso al TAR, vittoria confermata al Consiglio di Stato. “Se davvero, come anticipato dal presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, verra’ imposto il pagamento di un pedaggio sul Gra a carico di chi utilizzerà l’arteria per uscire dalla capitale e prendere le autostrade, sarà inevitabile un ricorso al Tar del Lazio, finalizzato a bloccare il provvedimento” spiega il presidente Carlo Rienzi nel sottolineare l’iniquità del balzello. “Si tratta di un provvedimento iniquo e che crea disparità tra gli automobilisti relativamente alla fruizione del medesimo servizio. Inoltre, comporta difficoltà tecniche enormi, considerando che non verrà accettato alcun pedaggio a carico dei pendolari che ogni giorno entrano ed escono da Roma per recarsi a lavoro, e che non si può distinguere tra chi utilizza il Gra per motivi lavorativi e chi per viaggiare”.  (red.)

i precedenti articoli di VignaClaraBlog.it sul pedaggio del GRA: clicca qui

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3 COMMENTI

  1. ………e noi paghiamo, ma per che cosa?? Per un servizio migliore?? Ma il nostro primo cittadino lo sa che da più di un anno è chiuso lo svincolo del raccordo dalla Cassia verso Aurelia-Eur? Allora magari dal suo blog , oltre ai salamelecchi e ringraziamenti, potrebbe chiedere al presidente dell’Anas quando finirà il calvario di parte dei suoi cittadini che percorrono tutti i giorni quel tratto di raccordo.

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